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Lacco Ameno, torna il “Grande Fratello”: si riaccendono le telecamere ai varchi della Ztl

LACCO AMENO. Da domani, mercoledì 28 marzo, si riaccendono le telecamere sul corso di Lacco Ameno in corrispondenza dei varchi alla zona a traffico limitato. Con l’avvento del periodo pasquale e l’inizio della stagione turistica termina dunque la fase di letargo del “grande fratello” elettronico. L’amministrazione comunale di Lacco Ameno ed il comando di polizia municipale hanno diramato le nuove disposizioni relative alla circolazione stradale sul territorio. Nell’apposito box potete leggere tutti i dettagli utili.

Si spera tuttavia che stavolta il bilancio di tale tipo di controllo sia meno “sanguinoso” di quello che si registrò sul finire della scorsa estate, quando la prima attivazione dei varchi a controllo elettronico mediante videosorveglianza per l’ingresso nella Ztl dimostrò drammaticamente che una enorme quantità di automobilisti e di centauri non aveva affatto compreso il meccanismo che, se infranto, porta all’elevazione della sanzione.  Il Comando di Polizia locale di Lacco Ameno non rilasciò cifre ufficiali, ma a quanto si apprese da alcune stime sul campo e da qualche voce di corridoio, gli utenti della strada “beccati” dall’inflessibile occhio della telecamera presente sui varchi di accesso fu così alto da andare ben oltre ogni pessimistica previsione. Furono infatti circa quattrocento trasgressori in soli due giorni: un numero enorme. Eppure era stato previsto un adeguato periodo di “sperimentazione”, pari a un mese. Un lasso di tempo ritenuto congruo per consentire ai cittadini di prendere familiarità con il sistema, per monitorare l’andamento dei varchi e apportare eventuali modifiche o miglioramenti, ma anche per  studiare perfezionamenti all’intera gestione dei permessi. Tuttavia nessuno si sarebbe aspettato quattrocento verbali nelle prime quarantott’ore, indice di una diffusa mancanza di conoscenza delle più elementari regole della strada.

In ogni caso vennero predisposti una serie di ampi cartelli di preavviso, posti in vari punti all’esterno della zona a traffico limitato: uno nei pressi della Villa Svizzera al Capitello, altri tre sulla via Circumvallazione ex Statale 270, e un altro in corrispondenza dell’incrocio per Montevico. Segnalazioni esplicite a indicare con tanto di frecce che, negli orari stabiliti (anch’essi indicati sui cartelli), non si può accedere alla ztl, composta essenzialmente dal Corso Angelo Rizzoli che costeggia il lungomare. Il Comando Vigili installò insieme alla segnaletica di “preavviso” anche un semaforo a doppia luce, rossa e verde, allo scopo di fornire ulteriore visibilità al varco. Nelle prime fasi di attivazione non mancarono episodi che potrebbero sembrare esilaranti barzellette, ma che invece sono realmente accaduti: ad esempio, qualcuno, munito di titolo per l’accesso nella Ztl anche negli orari di divieto, fu visto avvicinarsi al varco elettronico e “mostrare” il proprio tagliando a una inesistente videocamera inserita nel display elettronico, come se quest’ultimo potesse “vedere” il documento e quindi evitare di far scattare la sanzione: un episodio paradossale, in grado di dimostrare  che diversi utenti non hanno capito affatto il funzionamento del sistema. Quest’ultimo infatti rileva le targhe posteriori di chi è già entrato al di là del limite della ztl, e sventolare il proprio tagliando verso l’apparecchiatura non serve ovviamente a nulla. Il punto focale da capire è essenzialmente uno: ciò che conta è la segnaletica stradale verticale presente sui cartelli, fornita di tutti i dettagli e di ogni informazione utile all’utente motorizzato della strada. Il display elettronico è soltanto un messaggio ulteriore.

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