CRONACA

Si avvia l’iter per l’approvazione del primo Piano Intercomunale di Protezione Civile dell’isola di Ischia

Un unico piano di protezione civile per l’isola di ischia, previo aggiornamento di quelli comunali, è l’obiettivo della nuova ordinanza varata oggi dal Commissario delegato alla gestione dell’emergenza post frana a Ischia, Giovanni Legnini. Dopo l’approvazione del piano Comunale di protezione civile da parte del Comune di Casamicciola, deliberato nel dicembre scorso e divenuto esecutivo a gennaio, con la nuova ordinanza vengono indicati gli obiettivi e le funzioni di ciascuno degli enti per dotare l’isola del suo primo Piano di coordinamento Intercomunale di Protezione Civile. Si tratta di un’operazione articolata che avrà come protagonisti principali le istituzioni locali e gli esperti del settore, insieme alle associazioni e ai cittadini.
Con l’ordinanza del Commissario delegato, varata oggi, si provvede ad attuare le indicazioni del Capo Dipartimento di Protezione Civile, contenute nell’OCDPC n.954 del 24 dicembre 2022 in materia di pianificazione comunale di Protezione civile, sulla necessità di realizzare un Piano condiviso tra tutti e sei Comuni dell’isola e dalla Regione Campania, definendone le tappe per giungere ad una celere approvazione. L’obiettivo è quello di dotare l’intero territorio di Ischia di uno strumento omogeneo ed efficace che consenta di mettere in condivisione fra i diversi enti locali le strategie di intervento, per migliorare la risposta ad eventuali situazioni emergenziali. I Comuni sono chiamati ad aggiornare i propri piani di protezione civile per poi redigere un Piano intercomunale condiviso, con il supporto specialistico di un gruppo di esperti nominati in virtù delle disposizioni contenute nell’ordinanza n.954 del Capo Dipartimento. Per il Comune di Casamicciola viene disposta la revisione della zonizzazione delle aree a rischio, con il supporto delle Università e dei Centri di competenza, valutando gli effetti della riduzione del rischio residuo derivanti dai lavori sin qui eseguiti nelle zone interessate dalla frana.
I tempi sono serrati: entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza i Comuni dovranno provvedere a fare una nuova mappatura dei rischi, entro il mese successivo a revisionare i piani di protezione civile comunali e nei 50 giorni a seguire approvare il Piano di coordinamento intercomunale. L’ordinanza prevede la concessione di un contributo finanziario massimo di 10.000 euro per la revisione dei Piani Comunali di Protezione Civile e di 30.000 euro massimo per la redazione del Piano di Coordinamento Intercomunale che fa capo al Comune di Ischia.
I Comuni avranno un ruolo centrale anche nella promozione di attività di formazione e comunicazione mirate a sensibilizzare e a preparare cittadini e autorità competenti alla gestione di situazioni emergenziali attraverso esercitazioni di protezione civile. È prevista, inoltre, l’adozione di un sistema di allertamento alla popolazione uniforme su tutto il territorio, nonché l’estensione negli altri cinque Comuni dell’attività del presidio territoriale, che al momento è operativo solo a Casamicciola, ma che diventerà il fulcro delle misure di monitoraggio e prevenzione per tutta l’Isola.
Per garantire un’azione condivisa tra i vari soggetti coinvolti, è costituito un apposito gruppo di lavoro, coordinato dal dirigente della Struttura commissariale, dott. Geol. Vincenzo Albanese e formato da tecnici ed esperti della Struttura commissariale, dai referenti dei Comuni e della Protezione civile di Regione e Città Metropolitana. Mentre, per la gestione del Piano di protezione civile integrato, una volta approvato, sarà costituita una struttura intercomunale, con capofila il Comune di Ischia, individuato come comune di riferimento dalla delibera di Giunta n. 422 del 5 ottobre 2021 della Regione Campania, e presieduta a turno dai sindaci dell’isola.
Sempre con l’intento di accelerare le azioni di messa in sicurezza del territorio di Ischia, infine, con il provvedimento appena firmato, vengono estese le deroghe al Codice degli appalti, previste per le stazioni appaltanti e le centrali di committenza, a tutti i soggetti attuatori delle opere contenute nel Piano degli interventi di somma urgenza.

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