Lacco e la guerra del Porto, De Laurentiis tra le vittime
Anche al presidente del Napoli non è stato consentito di ormeggiare a Marina di Capitello per l’impossibilità di fornire servizi quali corrente elettrica e fornitura idrica. Intanto il sindaco Pascale spara ancora a zero
Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli, ormai divenuto una presenza costante ad Ischia. L’isola a cui in questi mesi sta tributando speciali attenzioni e cure dopo le sciagure che hanno colpito in particolare Casamicciola, non ha mancato, però, di riservargli sorprese, soprattutto in negativo, nella sua ultima sortita isolana prima del big match perso con la Lazio. Stando a quanto ci è dato apprendere, il Patron degli azzurri sarebbe stato vittima, o attirato ad arte sul terreno di lotta, della guerra intestina sul porto di Lacco Ameno.
Giunto, infatti, venerdi mattina intorno alle 11,30 a bordo del suo lussuoso mega yacht, come narrano le cronache di banchina, De Laurentiis avrebbe ricevuto la triste comunicazione, da parte dello staff in servizio presso lo scalo da diporto, di non potere sostare con la sua imbarcazione in porto, ma di potervi solo sbarcare. Motivo? L’infrastruttura sarebbe stata impossibilitata ad offrire i servizi necessari, oltre che la corrente elettrica e la fornitura idrica. Il resto è storia tristemente nota. Cosi, De Laurentiis che proprio a luglio, nel corso della presentazione delle nuove maglie del Calcio Napoli, la prima con lo scudetto dopo oltre trent’anni, era stato protagonista di un esilarante show con il governatore Vincenzo De Luca, annunciando l’arrivo ad Ischia di una nave di pirati che sarebbe sbarcata al Castello Aragonese, ha fatto la fine di Jack Sparrow nei Pirati dei Caraibi con La Perla Nera e la fuga da Port Royal dopo il ritorno ad Isla de Muerta. Il presidente del Napoli, ha provato ritornare ad Ischia a sbarcare in porto a Lacco Ameno, in questo caso un porto che non c’è!
Il Calcio Napoli realizzerà una sorta di “nave dei pirati” coi calciatori che sbarcheranno al Castello Aragonese di Ischia , aveva detto il presidente della squadra azzurra, pungolato dall’altro presidente, quello della giunta regionale della Campania. “Tutto quello che investi nel Napoli ha un ritorno notevole – aveva avuto a dire De Laurentiis a De Luca, riferendosi ai fondi che la Regione evidentemente stanzierà per l’evento – e quindi vi annuncio che realizzeremo una nave di pirati che sbarcherà al castillo Aragonese di Ischia”.
L’obiettivo è accendere un faro d’attenzione sull’isola Verde che quest’anno ha annaspato un po’ col turismo – secondo i soloni della materia “a causa della tragica frana di Casamicciola dell’inverno scorso”. Ma, continuando di questo passo, senza infrastrutture senza servizi degni, senza una idea di paese, ma solo beghe di quartiere, per risollevare l’isola non servono i fondi e non basterà neppure un miracolo. È poi non “prendetevela” con Casamicciola e le sue sciagure, anzi Casamicciola Terme perdendo tutto, ha dato e tanto agli altri territori che ne hanno sfruttato, e all’occorrenza speculato, le sue fragilità. In ogni caso, Lacco Ameno né è solo l’ultimo esempio, non ha saputo fare neppure quello, anche se per gli amministratori locali è vero il contrario.
De Laurentiis è comunque arrivato a Ischia, ha trascorso il venerdi ed il sabato al Regina Isabella di Lacco Ameno, lasciando evidentemente la sua barca in rada, prima di ripartire alla volta di Napoli destinazione stadio Maradona per la partita di campionato in programma, Abbiamo provato a raggiungere De Laurentiis per un commento, giustamente, il presidente e la sua privacy sono stati protetti dallo staff del prestigioso hotel isolano. Aurelio De Laurentiis, dinanzi alle motivazioni del diniego ricevuto per l’ormeggio e la sosta presso il porto di Lacco Ameno, non avrebbe, comunque, avuto parole tenere, né risparmiato epiteti, a Giacomo Pascale, reo dell’incresciosa situazione in cui versa il porto. Per questo abbiamo provato a raggiungere anche il sindaco Pascale per un commento sui fatti e sulle considerazioni poco lusinghiere dell’ illustre diportista e ospite di Lacco Ameno. Il primo cittadino, dopo un iniziale incertezza sulle date di arrivo del Presidente non si è sottratto alle dichiarazioni: “ Ho un rapporto dignitoso con lui– ci ha detto- il presidente De Laurentiis apprezza l’operato dell’amministrazione, soprattutto per quello che sta facendo per ripristinare la legalità e promuovere la cultura che sono due settori che a lui interessano molto. Terza questione, io non non ho staccato niente– spiega Pascale riferendosi alle forniture idriche ed elettriche dello scalo- in un paese normale i servizi si pagano.E siccome qui (sul porto ndr) non paga niente nessuno non possono più esserci investimenti e spese a carico del pubblico e gli incassi ad opera di un privato che tra l’altro esercita senza titolo”. non
Conclude, infine, il sindaco sottolinenando: “ Che sia venuto o meno De Laurentiis, se uno gliela mette così, accusandomi di un disservizio, è chiaro che può darsi pure che il presidente abbia reagito… (sospira Pascale ndr) però dubito. Conosco bene De Laurentiis, so bene che apprezza il lavoro di questa giovane amministrazione comunale che da una parte lavora per ripristinare finalmente la legalità nel proprio paese e crea i presupposti per fare ricchezza da distribuire a tutti. Apprezza gli sforzi di promozione turistica, soprattutto col taglio culturale dell’iniziative fatte a Lacco Ameno. La situazione è abbastanza chiara, De Laurentiis la conosce bene, sa bene che qui purtroppo si tollera una gestione senza titolo”.