POLITICAPRIMO PIANO

Lacco, ecco il terzo polo: Monti e Calise strizzano l’occhio alla minoranza

Nasce il gruppo autonomo “Lacco vive” costituito dai due consiglieri recentemente usciti dalla maggioranza, che nel consiglio comunale di ieri pomeriggio hanno spesso condiviso gli orientamenti dell’altro gruppo di opposizione

Nel consiglio comunale di Lacco Ameno adesso i gruppi sono tre. L’ex assessore Giacinto Calise e Piero Monti, usciti dalla maggioranza, hanno infatti costituito il gruppo autonomo “Lacco vive”, che nella seduta di ieri pomeriggio ha in gran parte condiviso gli orientamenti della minoranza capeggiata da Domenico De Siano. Una seduta piuttosto lunga per le abitudini lacchesi, anche se è pur vero che i punti all’ordine del giorno erano ben nove, molti dei quali di una certa importanza politica, e infatti non sono mancati motivi di polemica. Il Consiglio era in programma alle 14.15, ora in cui solo i sette consiglieri di maggioranza erano presenti, insieme al “transfuga” Piero Monti. I presenti, con la collaborazione del segretario dottor Andrea Pettinato, hanno atteso fino alle 14.30 prima di dare il via ai lavori, col primo punto all’ordine del giorno relativo al programma triennale delle opere pubbliche, tra cui i lavori al campo sportivo e al cimitero.

Proprio mentre ci si accingeva a iniziare la votazione del primo punto, tutti gli altri componenti di minoranza sono arrivati uno dopo l’altro, innescando una breve polemica sulla ridotta flessibilità d’orario da parte della maggioranza. In tema di lavori pubblici, su esplicita domanda di Aniello Silvio che chiedeva delucidazioni sui lavori del campo sportivo, il sindaco Pascale ha spiegato che si tratta di un’opera che beneficia dei fondi della Città metropolitana, e che il progetto era già previsto nel precedente piano, trattandosi dunque di un semplice inserimento nella nuova programmazione. Il punto è stato approvato con 8 voti favorevoli, compreso Piero Monti, e cinque astenuti.

È stato a questo punto che Giacinto Calise ha ufficializzato la costituzione del gruppo autonomo “Lacco Vive”, con Piero Monti come capogruppo. Calise ha puntualizza sulle richieste di argomenti da inserire in consiglio da parte dei sei consiglieri di minoranza, facendo riferimento alla giurisprudenza per la posizione super partes che il presidente del consiglio comunale Dante De Luise è tenuto a mantenere, non potendo sindacare il contenuto delle richieste, e siccome nella seduta era stata inserita solo una delle tre richieste, Calise ha chiesto una conferenza dei capigruppo prima di andare avanti, ma tale richiesta pregiudiziale ai voti è stata respinta.

Forti polemiche sulla votazione del regolamento del consiglio comunale, che la minoranza voleva approvare con lettura articolo per articolo. Al no della maggioranza, De Siano ha annunciato ricorso al Tar contro la delibera

Anche De Siano è intervenuto chiedendo che il quinto punto, quello relativo all’Imu, chiedendo che la trattazione fosse rinviata al prossimo consiglio dedicato al bilancio, ma la proposta non è passata. Del resto il sindaco Pascale ha ribadito che di fatto le richieste sono state recepite, in quanto il prossimo 23 maggio sarà riunito un nuovo consiglio per discutere dell’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti.

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Rapidamente il civico consesso ha esaminato il secondo punto, relativo alla verifica delle aree edificabili per residenze e attività produttive: il primo cittadino ha spiegato che non c’erano stati cambiamenti rispetto all’anno scorso, e la proposta è passata con sette voti favorevoli a cinque, mentre Calise si è astenuto.

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Il successivo argomento riguardava l’approvazione del piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari. Pascale ha spiegato che dopo 20 anni il Comune ha finalmente chiuso la questione sul terreno dove sorge la rampa di accesso a Villa Arbusto, acquisito al patrimonio dell’ente, ma Piero Monti ha sollevato un interrogativo, notando che era stato inserito nelle possibili alienazioni l’ex ufficio di collocamento nel rione Ortola. Secondo la maggioranza si è trattato di un mero errore, perché l’immobile non va ceduto, anzi va ristrutturato. Silvio e Monti hanno rimarcato la necessità di uno spazio da dedicare a scopi sociali per anziani e giovani, e il sindaco ha spiegato che è già stato dato mandato verbale all’utc, mentre il presidente del Consiglio De Luise ha rivendicato il proprio impegno in materia. La delibera è stata quindi emendata e poi votata, entrambe le volte con l’unanimità dei 13 consiglieri.

Dall’urna ecco i cinque nuovi componenti della commissione paesaggio: Vitale Pitone, Vincenzo Galano, Ernesto Silvio, Davide Brescia e Benito Trani

Velocemente liquidato anche il piano triennale delle consulenze e degli incarichi, la cui somma minima stanziata è pari a 5mila euro: sette a quattro il computo dell’approvazione, con l’astensione del nuovo gruppo di Monti e Calise.

Il quinto punto concerneva la conferma delle aliquote della nuova Imu, che restano appunto invariate per il 2022. In quel momento il consigliere Domenico De Siano ha illustrato una riflessione sui costi del servizio di smaltimento rifiuti, spiegando il che il capitolato non viene rispettato, e che il mancato traguardo del 65% della raccolta differenziata ha aumentato i costi di riferimento. In più, il numero di addetti non corrisponde al capitolato, per poi passare a contestare la procedura di affidamento del servizio per un periodo di sette anni, citando le nuove regole dell’Ato che potrebbero comportare danni erariali per il Comune e caldeggiando un affidamento-ponte di tre anni al massimo. De Siano sul tema ha anche illustrato una mozione condivisa dai due gruppi di minoranza. Tuttavia il presidente del Consiglio De Luise ha fatto notare che il 23 maggio ci sarà un consiglio apposito sul tema e che era consentito votare solo sulle aliquote Imu, che sono state approvate anche in questo caso con sette voti favorevoli a quattro, e l’astensione di Monti e Calise. La mozione illustrata da De Siano per il momento è stata respinta, vista la sua non pertinenza, come ha spiegato l’assessore Leonardo Mennella, anche se probabilmente potrà essere riproposta nel consiglio dedicato.

È stata poi la volta dell’approvazione delle tariffe della tassa sui rifiuti, la Tari e della presa d’atto del Pef pluriennale. Il dottor Barbieri ha illustrato la proposta di delibera, i motivi delle modifiche legislative, ma stavolta i due gruppi di minoranza hanno votato contro in maniera compatta: le tariffe sono state approvate col tennistico punteggio di sette a sei.

Il consiglio è poi entrato nella fase più “calda”: c’era infatti da approvare il regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale. Subito Aniello Silvio ha proposto la costituzione di una commissione congiunta per elaborare e condividere un tale regolamento, ma tale ipotesi ai voti è stata respinta.

A quel punto la polemica è esplosa, precisamente quando la minoranza ha preteso che il regolamento venisse letto e votato articolo per articolo, mentre la maggioranza era dell’avviso che il documento era stato per giorni a disposizione dei consiglieri per visionarlo, e che al massimo si sarebbero potuti discutere singoli articoli sui quali ci fossero state eventuali perplessità. Silvio e De Siano sono arrivato a contestare l’operato del presidente del consiglio, e il senatore ha sostenuto che la seduta andava sospesa e la circostanza segnalata addirittura alla Prefettura.

La seduta è stata quindi sospesa per dieci minuti per dar modo di raffreddare gli animi, ma alla ripresa la maggioranza ha ribadito la linea della votazione complessiva e della discussione solo su singoli punti.

De Siano per tutta risposta ha annunciato ricorso al Tar, e la non partecipazione alla votazione. Pascale ha preso le difese del comportamento istituzionale tenuto da De Luise, il quale ha voluto ricordare che i quattro esponenti di minoranza abbandonarono l’aula quando venne votata l’elezione del presidente del consiglio. Dunque, con soli sette votanti, il regolamento è stato approvato.

Si è quindi proceduto alla votazione e allo spoglio: come esperto di beni ambientali è stato eletto il leghista Vitale Pitone, per Storia dell’arte e discipline pittoriche Vincenzo Galano, poi Ernesto Silvio per le Discipline agricolo-forestali naturalistiche, Davide Brescia per le Discipline storiche e infine Benito Trani per la Legislazione dei beni culturali.

Con l’abbandono della minoranza, la maggioranza ha votato all’unanimità il riconoscimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, ponendo fine alla seduta. Tra qualche giorno si replica.

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