L’accusa di Palomba: «Cellammare? Reo di aver attaccato i poteri forti»
Caro Direttore,
ti scrivo da socio dell’ Associazione Forense Isola d’ Ischia (né da sconfitto né da vincitore) per chiarire alcune vicende relative all’ assemblea tenutasi il 12 luglio 2019 presso la sede storica del Tribunale di Napoli Sezione distaccata di Ischia in via M. Mazzella. Da quando mi sono abilitato come praticante avvocato ho deciso di iscrivermi all’associazione degli avvocati dell’isola d’Ischia ed ho sempre regolarmente versato la quota associativa e partecipato alle assemblee indette dalla stessa. Ho sempre creduto nell’ operato dell’ associazione e nella unità della categoria, unica arma idonea a poter raggiungere gli obiettivi prefissati. Purtroppo il 12 luglio 2019 ho assistito ad una delle più brutte pagine che l’ avvocatura isolana potesse scrivere. Ho assistito personalmente ad una esecuzione nei confronti del nostro Presidente Cellammare, reo solo di aver attaccato i poteri forti, fatta da un plotone con all’interno alcuni commilitoni senza porto d’ armi. Ho visto colleghi estranei da sempre all’associazione che fino alla mattina del 12 luglio avevano beneficiato dei risultati ottenuti egregiamente da Cellammare iscriversi il giorno stesso della assemblea e sparare, come da ordini di scuderia loro impartiti, contro il nostro Presidente. L’ assemblea svoltasi il 12 luglio 2019 non rende giustizia all’ avvocatura e quei tantissimi colleghi che come me volevano votare le modifiche statutarie e invece con sommo stupore si sono trovati a votare per l’indizione delle elezioni. Credo che l’unica strada percorribile, per rendere giustizia all’ avvocatura isolana, sia quella dell’annullamento in autotutela della deliberazione adottata il 12 luglio 2019 e la convocazione di una nuova assemblea con all’ordine del giorno la modifica delle norme statutarie richieste da tanti colleghi tra cui lo scrivente. D’altronde ritengo che sia l’unico rimedio per evitare il ricorso all’ autorità giudiziaria che non farebbe bene alla onorabilità della categoria. Ci tengo a precisare che la ricandidabilità del presidente è solo una delle modifiche proposte e che secondo me in democrazia tutti dovrebbero poter avanzare la candidatura. Peraltro quella del Presidente Cellammare è invocata a gran voce da tantissimi colleghi.
P.s.: mi farebbe piacere, avendone diritto e a titolo informativo e per trasparenza, visto che si è trattato di una votazione nominale, sapere quale sia stato il voto attribuito alla mia persona poiché dai verbali non si evince, come non si evince quello di tutti gli altri colleghi.
AVVOCATO ANIELLO PALOMBA