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Gatto avvelenato a Ischia, Teresa Mazzella: «Nessun veterinario disponibile a visitarlo»

di Sara Mattera

foto di repertorio

ISCHIA – I cittadini di Ischia reclamano a gran voce l’istituzione di un pronto soccorso veterinario sul territorio isolano. Una richiesta, questa, non nuova da parte della popolazione di Ischia, ma che in queste ore è tornata prepotentemente di attualità dopo l’ennesimo caso di un animale deceduto senza avere avuto la possibilità di essere visitato d’urgenza da qualche veterinario. A denunciare l’accaduto Teresa Mazzella, volontaria isolana che da tempo si occupa dei gatti randagi della nostra isola. «Qualche sera fa, alle 21 una mia amica ha trovato fuori casa un gatto con la bava alla bocca e dolorante. Probabilmente era stato avvelenato. Ha contattato quasi tutti i veterinari, ma c’era chi aveva il cellulare spento, chi ha azzardato una diagnosi per telefono, chi ha rimandato la visita al giorno seguente. Alla fine il gatto è morto in auto nel disperato tentativo di farlo visitare da qualcuno».

Un triste epilogo, quindi, per lo sfortunato animaletto che è deceduto a causa del veleno messo dalla mano di chissà chi e che non ha avuto neppure la possibilità di essere soccorso e visitato da qualche veterinario. Sebbene la situazione sembrasse disperata, il dubbio che il gatto si sarebbe potuto salvare se sottoposto a repentine cure resta. «Magari sarebbe morto lo stesso – ha aggiunto Teresa – ma è allucinante che in un’isola di 65.00 mila abitanti con un enorme numero di animali non ci sia un pronto soccorso veterinario disponibile ventiquattro ore su ventiquattro».

Un deficit, quello sottolineato dalla volontaria isolana su cui più volte si è cercato di portare l’attenzione delle autorità locali e regionali, ma l’appello continua a restare inascoltato. Lo scorso anno fu il consigliere Maria Grazia Di Scala ad attenzionare la questione, seguita poi anche dal consigliere di Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che qualche mese fa denunciò un caso simile a quello  segnalato da Teresa Mazzella. Ora, però, i cittadini isolani cominciano ad essere stanchi di questa situazione e sentono sempre più l’esigenza dell’istituzione di una guardia medica veterinaria, data anche la sempre più frequente irreperibilità e indisponibilità di veterinari nei casi di emergenza.

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Sono davvero pochi, infatti, quelli che effettuano interventi d’urgenza in piena notte o durante le festività. Del resto però a mancare sull’isola non è solo un servizio di guardia medica veterinaria. Se qualche animale ha la necessità di essere sottoposto ad esami o operazioni complesse, deve recarsi necessariamente in strutture ubicate sulla terraferma. Proprio come capita, insomma, anche agli stessi cittadini isolani, che se hanno necessità di sottoporsi ad interventi d’urgenza e particolari, devono recarsi a Napoli. «Nel corso degli anni – ha commentato  Maria Esposito, una nostra concittadina – tutti i miei animali sono deceduti proprio per mancanza di aiuto. È ora che le cose cambino e che la cittadinanza faccia di tutto per ottenere un pronto soccorso veterinario».

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