CULTURA & SOCIETA'

L’agnello di Pasqua vittima scrificale per volere divino: uova, colombe e pastiere altri simboli

La Pasqua di quest’anno come di tutti gtli anni addietro, si apre con la solita inevitabile ed anche un pò noiosa polemica sul destino dell’agnello sacrificale che quasi tutti per tradizione mangiano con piacere e gusto, per festeggiare la ricorrenza e per soddisfare come di deve il proprio palato. La maggioranza degli ischitani non rinuncia al capretto o agnello al forno in barba alla protesta degli animalisti locali. Per la cronaca, sono tutti cuccioli di circa un mese, o comunque sempre di età inferiore ai 3 mesi di vita, gli agnellini che ogni anno, in occasione delle festività di Pasqua, vengono sacrificati per volere divino per finire poi sulle tavole degli italiani e degli ischitani naturalmente.. Sono 800 mila per la precisione, come denuncia Animal Equality, organizzazione internazionale che difende gli animali. Ma Pasqua è Pasqua, e vince la tradizione. Quindi oltre all’agnello ad essere simbolo di questa festa che ha tutti i connotati della religiosità e dello spirito, altro simbolo pasquale è la colomba, che nell’episodio del diluvio universale descritto nella Genesi, ritornò da Noè tenendo nel becco un ramoscello di ulivo, simbolo della pace portata da Gesù. Le palme, i datteri, i vegetali ed i cereali utilizzati come elementi decorativi negli addobbi e nelle scenografie dei riti pasquali, hanno un evidente significato di rinascita e rigenerazione della vita: il passaggio dall’inverno, stagione in cui la natura muore, alla primavera, in cui la vegetazione e la natura risorgono a nuova vita. La colomba, fra l’altro, diventa quindi simbolo della pace. Infine l’uovo di Pasqua che è una tradizione pasquale per eccellenza. Esso è divenuto nel tempo uno dei simboli della stessa festività della Pasqua cristiana, insieme alla colomba ed all’agnello. Nel cristianesimo simboleggia la resurrezione di Gesù dal sepolcro. La tradizione del classico uovo di cioccolato è recente, ma il dono di uova vere, decorate con qualsiasi tipo di disegni o dediche, è correlato alla festa pasquale sin dal Medioevo. Il Cattolicesimo riprese le tradizioni che vedevano nell’uovo un simbolo della vita, rielaborandole nella nuova prospettiva del Cristo risorto. L’uovo infatti somiglia a un sasso e appare privo di vita, così come il sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù. Dentro l’uovo c’è però una vita pronta a sbocciare da ciò che sembrava morto. In questo modo , l’uovo diventa quindi un simbolo di resurrezione.

michelelubrano@yahoo.it

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