Per tutti noi, che abbiamo apprezzato i suoi momenti di partecipazione, perderlo è stata una vera tristezza. Perché il mitico Evangelista, al di là di ogni coreografia che ha animato la sua vita, è stato un uomo sensibile, mite, disponibile. Quando bisognava mettere in scena uno spettacolo lui c’era sempre per offrirti tutta la sua collezione di abiti, darti le sue mani fatate per gli aggiusti oltre i preziosi consigli per la messa in scena. Ricordo il suo costante e prezioso contributo a tante edizioni di pubblici spettacoli e per tanti spettacoli teatrali che ho realizzato. Era il riferimento di ogni mak P 100, di ogni carnevale, di ogni festa particolare pubblica o privata. Ma quello che mi preme ricordare è la sua grande passione sartoriale, che se pur non sostenuta da nessuna scuola, ha saputo regalarci abiti e ricami frutto della sua creatività.
E come non ricordare le preziose bamboline messe in palio in mille occasioni, i mistici bambinelli di Natale. Difficile fare una lista di tutto ciò che è riuscito a creare. A noi interessa molto di più mettere in risalto la sua grande vena creativa, la sua goliardia ed il suo entusiasmo con cui viveva tutte le giornate della vita. Ma soprattutto la sua innata umanità e disponibilità che ne hanno fatto un MITO. Pochi sono stati i riconoscimenti ricevuti pubblicamente, ma grande è sempre stato l’affetto verso di lui da parte di tutti. La sua casa è rimasta aperta al territorio per lunghi decenni. Non vi è stato un evento goliardico, culturale, tradizionale che non hanno visto la sua partecipazione ed il suo contributo. Lontano dalle polemiche, ha sempre guardato all’isola che amava con gli occhi dell’inclusione e dell’apertura al dialogo. Per lui la vita era una gran bella festa e bisognava viverla con la serenità, con il rispetto per gli altri, con il senso profondo della comunità. E oggi, dobbiamo dirgli GRAZIE di tutto. Caro Angelo, così come mi piaceva chiamarti, non mi hai mai negato la tua collaborazione nelle cose che ho fatto e sei sempre stato un cittadino attento e partecipe di quest’isola”.
