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L’amore tra mito e realtà

La nostra rubrica questa settimana affronta un tema particolare.

In occasione del San Valentino si parlerà dei miti dell’amore e della vita di coppia . L’articolo è stato realizzato dalla dottoressa Tiziana Di Scala, psicologa psicoterapeuta.

 

La settimana di San Valentino, come tutti gli anni, ci offre la possibilità di riflettere sulle nostre relazioni e, perché no, anche sull’amore in generale. Per millenni l’uomo ha cercato di spiegare le motivazioni che ci spingono a creare una coppia. C’è chi lo ha considerato un costume sociale basato su un’alleanza reciprocamente vantaggiosa, chi una strategia insita nella nostra biologia finalizzata alla trasmissione dei geni alla prole. Quello che è certo è che la nostra tendenza a  legarci emotivamente agli altri e a trovare qualcuno da amare (e da cui essere amati) è inscritta nei nostri geni. La qualità di queste relazioni influisce sulla nostra salute fisica e mentale, incidendo sul sistema immunitario e ormonale e perfino sulla capacità del corpo di guarire.

 

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I miti sull’amore

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Innamorarsi è facile. Vivere in coppia e far funzionare una relazione, però, tutt’altro che semplice. Il nostro modo di vivere in coppia può essere “viziato” da stereotipi e pregiudizi. R. Harris ha elencato nel suo libro “Se la coppia è in crisi” alcuni dei più comuni miti sull’amore. Il primo, e forse anche il più diffuso, è che il partner debba essere perfetto: siamo cresciuti con l’idea che ci fosse qualcuno, da qualche parte nel mondo, fatto apposta per noi. Quest’anima gemella, perfetta da ogni punto di vista, sarebbe stata l’unica in grado di soddisfare ogni nostra esigenza. Purtroppo facciamo ben presto i conti con i difetti del partner, che è tutto fuorché perfetto. Proprio la ricerca della perfezione ci rende insoddisfatti, alimentando credenze su come un partner “dovrebbe comportarsi”. E poi, siamo onesti…non sono proprio le imperfezioni a volte a farci innamorare?

Un altro mito piuttosto diffuso prevede che il partner debba completarci. Abbiamo talvolta la tendenza a percepirci come incompleti. Fortunatamente ciò non corrisponde a realtà: siamo già completi. L’idea di poter essere soddisfatti e completi solo con un’altra persona apre la strada alla dipendenza, alla paura di restare soli, all’insoddisfazione. Tutte cose che, insomma, non fanno esattamente bene ad una relazione.

Altro mito molto diffuso soprattutto tra le coppie in crisi è che l’amore dovrebbe essere una cosa facile. Se c’è l’amore, tutto dovrebbe andare liscio come l’olio, senza intoppi e difficoltà. Ma vi pare una cosa semplice confrontarvi ogni giorno con una persona che, inevitabilmente, ha modi di pensare diversi, così come sono diversi i suoi interessi, abitudini, aspettative, stili comunicativi, modi d vivere?L’amore è una cosa complicata e le coppie che funzionano meglio non hanno meno difficoltà delle coppie in crisi: hanno semplicemente modi diversi di affrontare le avversità e hanno trovato il modo di trasformare gli ostacoli in occasioni di crescita.

L’ultimo mito sull’amore descritto da Harris è forse il più interessante e riguarda l’idea che l’amore sia eterno. Secondo l’autore, infatti, la fase di “luna di miele”, che comprende l’infatuazione, l’idealizzazione del partner e l’esplosione della passione iniziale, e non sarebbe destinato a durare per sempre (per l’esattezza, durerebbe dai 6 mesi ai 3 anni). Molte coppie non superano questa fase. Prima di mandare nel panico le giovani coppie aggiungo che, secondo Harris, le coppie che invece sopravvivono a questo step entrano in una nuova fase, caratterizzata da un rapporto più maturo, intimo, coinvolgente. Solo quando l’infatuazione svanisce e l’idealizzazione sfuma, i partner possono vedersi per quello che realmente sono e costruire un’autentica relazione intima.

 

Ogni coppia collaudata e sana ha i suoi segreti, ma una cosa è certa: i partner che riescono a sviluppare un modo tutto loro di stare in coppia, al di là degli stereotipi culturali, riconoscendo i valori dell’altro senza imporre i propri, hanno sicuramente una marcia in più.Secondo A. T. Beck (1988) i fattori che permettono di predire la durata e la qualità di una relazione amorosa sono alcune qualità del partner ( in particolare sensibilità, lealtà, riguardo, rispetto, comprensione, responsabilità), ma anche la capacità di prendere decisioni condivise e negoziare i conflitti. Quando una coppia è forte e unita, “disinnescare”i litigi sul nascere e risolvere i conflitti in modo costruttivo può essere semplice e, a volte, unire ancora di più. Ma quando due partner sono in crisi, fare un passo indietro e riconoscere ciò che sta avvenendo, fermando l’escalation di rimproveri e recriminazioni, può essere quasi impossibile. Per superare una crisi è necessario trovare nuovi modi di riconnettersi all’altro, correndo il rischio di mostrare la parte più vulnerabile di noi stessi. Fondamentale è comunicare con sincerità e apertura dei nostri bisogni, in modo tale che il partner ci possa rispondere. Una volta che due persone avranno imparato a udire le richieste reciproche, ogni prova affrontata insieme renderà il loro amore più forte. E solo in quel momento, le difficoltà che prima li avrebbero separati per sempre, diventeranno occasioni di crescita e cambiamento.

 

Dott.ssa Tiziana Di Scala

Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale

tizianadiscalapsicologa@gmail.com

tel. 3208531292

 

“Liberamente” è curata da Ilaria Castagna, psicologa, laureata presso l’Università degli Studi de L’Aquila, specializzanda presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva Comportamentale di Caserta A.T. Beck

La nostra rubrica questa settimana affronta un tema particolare.

In occasione del San Valentino si parlerà dei miti dell’amore e della vita di coppia . L’articolo è stato realizzato dalla dottoressa Tiziana Di Scala, psicologa psicoterapeuta.

 

La settimana di San Valentino, come tutti gli anni, ci offre la possibilità di riflettere sulle nostre relazioni e, perché no, anche sull’amore in generale. Per millenni l’uomo ha cercato di spiegare le motivazioni che ci spingono a creare una coppia. C’è chi lo ha considerato un costume sociale basato su un’alleanza reciprocamente vantaggiosa, chi una strategia insita nella nostra biologia finalizzata alla trasmissione dei geni alla prole. Quello che è certo è che la nostra tendenza a  legarci emotivamente agli altri e a trovare qualcuno da amare (e da cui essere amati) è inscritta nei nostri geni. La qualità di queste relazioni influisce sulla nostra salute fisica e mentale, incidendo sul sistema immunitario e ormonale e perfino sulla capacità del corpo di guarire.

 

I miti sull’amore

Innamorarsi è facile. Vivere in coppia e far funzionare una relazione, però, tutt’altro che semplice. Il nostro modo di vivere in coppia può essere “viziato” da stereotipi e pregiudizi. R. Harris ha elencato nel suo libro “Se la coppia è in crisi” alcuni dei più comuni miti sull’amore. Il primo, e forse anche il più diffuso, è che il partner debba essere perfetto: siamo cresciuti con l’idea che ci fosse qualcuno, da qualche parte nel mondo, fatto apposta per noi. Quest’anima gemella, perfetta da ogni punto di vista, sarebbe stata l’unica in grado di soddisfare ogni nostra esigenza. Purtroppo facciamo ben presto i conti con i difetti del partner, che è tutto fuorché perfetto. Proprio la ricerca della perfezione ci rende insoddisfatti, alimentando credenze su come un partner “dovrebbe comportarsi”. E poi, siamo onesti…non sono proprio le imperfezioni a volte a farci innamorare?

Un altro mito piuttosto diffuso prevede che il partner debba completarci. Abbiamo talvolta la tendenza a percepirci come incompleti. Fortunatamente ciò non corrisponde a realtà: siamo già completi. L’idea di poter essere soddisfatti e completi solo con un’altra persona apre la strada alla dipendenza, alla paura di restare soli, all’insoddisfazione. Tutte cose che, insomma, non fanno esattamente bene ad una relazione.

Altro mito molto diffuso soprattutto tra le coppie in crisi è che l’amore dovrebbe essere una cosa facile. Se c’è l’amore, tutto dovrebbe andare liscio come l’olio, senza intoppi e difficoltà. Ma vi pare una cosa semplice confrontarvi ogni giorno con una persona che, inevitabilmente, ha modi di pensare diversi, così come sono diversi i suoi interessi, abitudini, aspettative, stili comunicativi, modi d vivere?L’amore è una cosa complicata e le coppie che funzionano meglio non hanno meno difficoltà delle coppie in crisi: hanno semplicemente modi diversi di affrontare le avversità e hanno trovato il modo di trasformare gli ostacoli in occasioni di crescita.

L’ultimo mito sull’amore descritto da Harris è forse il più interessante e riguarda l’idea che l’amore sia eterno. Secondo l’autore, infatti, la fase di “luna di miele”, che comprende l’infatuazione, l’idealizzazione del partner e l’esplosione della passione iniziale, e non sarebbe destinato a durare per sempre (per l’esattezza, durerebbe dai 6 mesi ai 3 anni). Molte coppie non superano questa fase. Prima di mandare nel panico le giovani coppie aggiungo che, secondo Harris, le coppie che invece sopravvivono a questo step entrano in una nuova fase, caratterizzata da un rapporto più maturo, intimo, coinvolgente. Solo quando l’infatuazione svanisce e l’idealizzazione sfuma, i partner possono vedersi per quello che realmente sono e costruire un’autentica relazione intima.

 

Ogni coppia collaudata e sana ha i suoi segreti, ma una cosa è certa: i partner che riescono a sviluppare un modo tutto loro di stare in coppia, al di là degli stereotipi culturali, riconoscendo i valori dell’altro senza imporre i propri, hanno sicuramente una marcia in più.Secondo A. T. Beck (1988) i fattori che permettono di predire la durata e la qualità di una relazione amorosa sono alcune qualità del partner ( in particolare sensibilità, lealtà, riguardo, rispetto, comprensione, responsabilità), ma anche la capacità di prendere decisioni condivise e negoziare i conflitti. Quando una coppia è forte e unita, “disinnescare”i litigi sul nascere e risolvere i conflitti in modo costruttivo può essere semplice e, a volte, unire ancora di più. Ma quando due partner sono in crisi, fare un passo indietro e riconoscere ciò che sta avvenendo, fermando l’escalation di rimproveri e recriminazioni, può essere quasi impossibile. Per superare una crisi è necessario trovare nuovi modi di riconnettersi all’altro, correndo il rischio di mostrare la parte più vulnerabile di noi stessi. Fondamentale è comunicare con sincerità e apertura dei nostri bisogni, in modo tale che il partner ci possa rispondere. Una volta che due persone avranno imparato a udire le richieste reciproche, ogni prova affrontata insieme renderà il loro amore più forte. E solo in quel momento, le difficoltà che prima li avrebbero separati per sempre, diventeranno occasioni di crescita e cambiamento.

 

Dott.ssa Tiziana Di Scala

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tizianadiscalapsicologa@gmail.com

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“Liberamente” è curata da Ilaria Castagna, psicologa, laureata presso l’Università degli Studi de L’Aquila, specializzanda presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva Comportamentale di Caserta A.T. Beck

Tel: 3456260689

Email: castagna.ilaria@yahoo.com

 

 

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Email: castagna.ilaria@yahoo.com

 

 

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