CULTURA & SOCIETA'

A Forio l’ artista ischitana Claudia Rech dalla fotografia alla passione per la pittura informale

IL GIUDIZIO DELLA SUA AMICA E COLLEGA YLENIA PILATO: ”. " Ho avuto modo di  entrare in relazione con le sue opere, ascoltando il suo linguaggio artistico del tutto singolare durante alcune mostre collettive di arte contemporanea. L'arte e l'anima sono un connubio indissolubile. Le capacità artistiche di Claudia portano a quel percorso interiore definito individuazione.  Guardando le sue opere subito si capisce che è lei l'autrice."

Arte impegnata in bella esposizione al Caffè Centrale di Forio messaggera di sentimenti trasferiti e dipinti su tela con la bellezza delle forme e del colore che scaturiscono, i sentimenti, direttamente dall’anima con cui l’artista ispirata dialoga. Al riguardo la pittrice ischitana autrice delle opere in Mostra, Claudia Rech si confessa così:“Mi muovo attraverso un sentire , quello dell’anima” e aggiunge: “Bramo quello che gli occhi non possono scorgere, ma che può solo l’anima”.

Le dà man forte la sua amica artista Ylenia Pilato che afferma: “L’arte e l’anima sono un connubio indissolubile”. E’ evidente che il discorso dell’anima coinvolge moltissimo l’artista e la condiziona dal profondo per incamminarla su di un terreno praticabile fra realtà e sogni. Sull’anima accompagnatrice occulta e non dei “viaggi” di Claudia verso l’ inconscio, ci possono dire qualcos’ altro il cantautore e poeta Battiato, Platone e Aristotele del nostro tempo e del tempo remoto. Secondo Franco Battiato “L’ anima si intende generalmente quell’essenza trasparente e inafferrabile che si cela dietro, e oserei nasconde dentro, i nostri respiri…. L’anima va preservata, ci dice Battiato, va ascoltata, va guidata, siamo il suo scudo, è lei che forse deterrà il dono eterno, l’impermeabilità al tempo, il corpo muore, l’anima chissà, è lei il vero dono, il respiro della vita intera. Infine Battiato dice: prendiamoci cura dell’anima”. 

La concezione platonica dell’anima si distanzia dal tema della canzone di Battiato, il corpo non è che la prigione dell’anima, la sede di appetiti mai soddisfatti, di brama irrazionale, di sfrenatezza incontenibile e la parte razionale di un’ anima che, secondo Platone, è tripartita, deve mantenere equilibrio e controllo e non farsi sovrastare dalla presenza della passione. Per Aristotele l’anima è ciò che muove il corpo, che lo adibisce alla vita, è l’essenza dei corpi animati, si identifica, quindi, con la vita, e ne è anche il fine, caricandosi di un potere costitutivo che permea e delinea origine e orizzonte dell’uomo. Questi personaggi della storia lungo il loro percorso di vita si sono fatti guidare dall’anima ed hanno lasciato ai posteri il patrimonio di arte del pensiero filosofico e cultura ampia che conosciamo. Cosi la nostra artista, che eccelle anche nella fotografia , si affida all’anima per esprimere il meglio che porta dentro. Così l’ artista Claudia Rech non si confina – lo dice Lei stessa – nella semplice razionalità della realtà che la circonda. Va oltre sperimentandosi nell’arte della pittura in informale che diventa la sua passione.

L’arte informale è una corrente artistico-pittorica della fine degli anni ’40 (se ne parlava già dieci anni prima), nata in linea con l’espressionismo astratto americano per poi evolversi in varie correnti. Abbiamo infatti l’informale americano, quello europeo e pure una ristretta cerchia in Giappone detta Gruppo Gutai. . Il termine Informale viene coniato nel 1951 dallo studioso francese Michel Tapiè e prevale in virtù della sua genericità. Si possono individuare nell’arte Informale varie matrici, tra cui Dadaismo, Espressionismo e Surrealismo. La pittura diventa informale e si sottrae al figurativo, ma anche alla geometria e al rigore matematico che caratterizzano l’astrattismo. In pratica l’artista ischitana è alla ricerca dell’ infinito. A Forio D’ Ischis Claudia Rech espone le sue opere fino al 10 marzo 2023. L’artista, classe 1984, a 12 anni inizia a scrivere pensieri e poesie. Durante l’adolescenza si appassiona alla fotografia. Colleziona diverse esperienze in varie città europee conoscendo persone, storia e tradizione dei posti visitati. Da li’ a poco il passaggio dalla fotografia alla pittura è breve.

Per la Rech la fotografia è un’istante emozionale, riconducibile a qualsiasi presente, purché si risvegli nell’animo l’omonimo sentimento primo; invece nella pittura il vero protagonista è il colore. Dice Claudia: “Protagonisti dei miei quadri sono il colore , il movimento, il chiaro scuro, mi muovo attraverso un sentire , quello dell’anima , un viaggio animico verso la verità, la consapevolezza che siamo altro oltre al corpo. Chi guarda non deve essere condizionato da titoli o altro, ma trasportato dal suo sé più profondo, quello dimenticato, messo da parte da una realtà che non gli appartiene. Il mio intento e’ scaturire emozioni nuove o assopite , un viaggio che parte da me e continua da chi é attratto dall ‘opera. Bramo quello che gli occhi non possono scorgere, ma che può solo l’anima”.  L’anima ha la sua espressività e in ogni opera la si percepisce. Ammirare le opere esposte al Café Centrale permette al visitatore di fare un viaggio dentro l’anima. Claudia ha partecipato a numerose mostre collettive d’arte ad Ischia, distinguendosi sempre con il suo stile inconfondibile.

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CLAUDIA RECH – LA FOTOGRAFIA

Dice di lei la sua amica artista Ylenia: ” Ho avuto modo di  entrare in relazione con le sue opere, ascoltando il suo linguaggio artistico del tutto singolare durante alcune mostre collettive di arte contemporanea. L’arte e l’anima sono un connubio indissolubile. Le capacità artistiche di Claudia portano a quel percorso interiore definito individuazione.  Guardando le sue opere subito si capisce che è lei l’autrice.” La conoscenza dell’anima è affrontata e influenzata sempre da un fattore emotivo che lo stato d’animo decide. Come diceva Kandinsky:” L’anima prova un’emozione senza oggetto, che è ancora più sovrasensibile di quella suscitata dai rintocchi di una campana, dal suono di una corda…”.

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CLAUDIA RECH LA FOTOGRAFIA

Dicono di lei altri artisti che apprezzano la sua arte:” Claudia ha una fantasia e un’esperienza propria, secondo moduli espressivi irreali che catturano subito lo sguardo. Lei da’ forma consciamente e inconsciamente ai caratteri e ai valori del suo tempo affascinano chiunque guardi le sue creazioni”. Dice Claudia: ” Mi piace far riscoprire la bellezza dell’universo dei colori. Mi sento legata a tutti i miei quadri, li sento come pezzi di me stessa”, rivela entusiasta. E aggiunge:” Ho diversi progetti, idee e sogni. Sto lavorando alla produzione della nuova collezione sempre alla ricerca di nuovi stimoli visivi”. Visitare la sua mostra al Café Centrale, sorseggiando un bel caffè, è una tappa imperdibile. Nuove emozioni, immagini e sensazioni sono pronte ad emergere. Conclude Claudia:” Da autodidatta voglio trasmettere attraverso i  miei quadri informali e talvolta materici, la mia passione per la pittura in primis, ma anche la ricerca dell’infinito. Non confiniamoci nella semplice razionalità della realtà che ci circonda. Proviamo a bramare quello che gli occhi non possono scorgere, ma che può solo l’anima”. 

Elaborazione Foto di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

Collaborazione: Ylenia Pilato

antoniolubrano1941@gmail.copm

info@ischiamondoblog.com

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