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Il Giubileo e la Porta Santa aperta, ma non per tutti

di Sara Mattera

In un mondo troppo spesso suddiviso in privilegiati e non, sembra proprio che anche per entrare in Chiesa e partecipare ad una cerimonia pubblica si debba avere la raccomandazione. Specie se poi, l’evento in questione è di grande spessore. Sabato pomeriggio, infatti, in occasione dell’inaugurazione del Giubileo della Misericordia, indetto da Papa Francesco, alla presenza di numerosi fedeli, sacerdoti e del Vescovo di Ischia, Pietro Lagnese, è stata aperta quella che viene solitamente definita come Porta Santa. Un’occasione rara dal momento che tale porta viene aperta solo in occasione del Giubileo. E, come qualsiasi grande evento che si rispetti, purtroppo, non potevano mancare le polemiche, scaturite proprio da alcuni fedeli accorsi alla cerimonia. Alcuni di loro, infatti, ci hanno raccontato di non essere riusciti a godersi il rito, perché una volta arrivati alla Cattedrale, oltre a ritrovarsi in mezzo ad una folla numerosissima di cittadini, hanno dovuto pure fare i conti con chi non rispettava l’ordine della fila per entrare in chiesa e che, pur di assistere alla cerimonia, ha “scavalcato” gli altri.  Ordine che, a quanto pare, come ci hanno riferito, era gestito da alcune persone, appartenenti a Congreghe e Comunità della Chiesa isolana, che decidevano, senza un metodo ben preciso chi far passare avanti e chi no. A proprio piacimento, insomma, e in base a conoscenze.

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