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Daniele e Imma, due talenti ischitani al cospetto di Mogol

di Isabella Puca

ISCHIA – Sono due i giovani talenti ischitani che prenderanno parte, il prossimo 23 giugno, alla prima edizione del concorso canoro “Premio Mario De Rosa” di Cosenza. Parliamo di Imma Iaccarino e Daniele Cigliano che, insieme ad altri dodici finalisti, si contenderanno un premio dal valore di mille euro valido come borsa di studio presso il CET di Mogol. A decretare il vincitore una giuria di grande calibro composta da prestigiosi artisti come Mario Rosini (secondo classificato nel 2004 al Festival di Sanremo con il brano “Sei La Vita Mia”) e Marco D’angelo (vocalist al Festival di Sanremo dal 1993 al 2009, vocal coach di The Voice e Ti Lascio Una Canzone); a presiedere la giuria Mogol, l’autore che ha scritto la storia della musica leggera italiana.  Sono stati scritti, infatti, da Mogol i brani scelti dalla commissione artistica, Daniele interpreterà “l’Immensità”, mentre Imma “Impressioni di settembre”. «Alle audizioni – ci racconta Daniele –  siamo passati io, Imma e altri 10 ragazzi ed ognuno di noi si è esibito in tre brani scelti dai 12 selezionati dagli organizzatori. Una volta saputo l’esito abbiamo scelto i brani da eseguire quella sera, entrambi di Mogol. Abbiamo saputo del concorso scorrendo la home di Facebook e dopo aver letto le varie informazioni, abbiamo deciso di provarci. Essendo gli unici isolani ad iscriversi pensavamo di non riuscire a passare, anche perché i ragazzi che sono arrivati in semifinale, sono tutti ragazzi che vengono da altre finali di concorsi nazionali ed internazionali e invece… eccoci qua». La passione per il canto è esplosa in Daniele appena quattro anni fa, per gioco, quando con gli amici si divertiva a intonare il ritornello di “Che sarà”, una famosissima hit dei Ricchi e Poveri. «Giada, una mia amica appassionata di canto, – ci racconta ancora Daniele – mi spinse a prendere lezioni perché a suo parere la mia voce, non era una delle tante in circolazione, ma era particolare e poteva colpire. E allora, da buon ragazzo timido che ero, e che tutt’oggi ancora sono, iniziai ad intraprendere questo percorso». Nonostante Daniele sia ormai un habitué del palcoscenico ischitano, finalista tra l’altro anche di un altro concorso che si terrà a settembre a Eboli, l’emozione è davvero tanta. «É tanta perché stavolta non ci si confronta con la solita realtà isolana anche se, partecipare a concorsi su Ischia, non può  che aiutarci sia emotivamente che artisticamente. Questa è una cosa che noi artisti isolani spesso prendiamo un po’ troppo sottomano, rimanere con l’idea che soltanto sull’isola ci si può confrontare e crescere. Gareggiare fuori dall’isola, invece, in primis aiuta noi stessi ad aumentare la nostra dose professionale, confrontarci con altri ragazzi non fa altro che farci capire quanto noi isolani, possiamo valere e quanto ancora possiamo maturare». La sua prima volta fuori dall’isola tre anni fa per il concorso “Euro Talent” dove salì sul podio al terzo posto con un brano inedito; quella volta si confrontò con talenti provenienti da tutto il mondo, «con questo terzo posto, cominciai ad ottenere un po’ di autostima in più e ho iniziato veramente a capire cosa fosse per me la musica; così decisi di tentare ancora con altri concorsi non isolani, molto spesso accompagnati da un’orchestra dal vivo. Con queste esperienze sono riuscito a capire quale è la strada giusta per me e con quale stile lavorare». Sia Daniele che Imma sono guidati dalla maestra di canto Maria Napolano ed è grazie alle sue lezioni se i ragazzi sono risultati sempre molto preparati vocalmente, « è grazie a lei se ogni giorno miglioro sempre di più». Stessa passione per il canto, Daniele la condivide con Imma, sua compagna anche in amore, «canto fin da quando ero bambina, – ci racconta Imma –  ho iniziato  con un coro di una chiesa e, a soli sei anni, durante un concerto di Natale. Da quel momento non ho più smesso. Ho cominciato  a prendere lezioni di canto all’età di 12 anni da Maria Napolano, la mia attuale insegnate, che ringrazio vivamente perché mi ha sempre sostenuta in tutte le mie scelte musicali e non, e poi sono cresciuta con lei quindi per me è una persona molto importante». A trasmetterle la passone per la musica sua mamma che, fin da quando era molto piccola le faceva ascoltare i grandi interpreti della musica italiana come Mina, Mia Martini e Lucio Battisti, «devo a lei tutto questo perché è stata la prima persona a credere in me e ad invogliarmi ad andare avanti, tutt’ora lei mi affianca in questo mio percorso, è fantastica». Nemmeno per Imma è la prima volta che prende parte a un concorso canoro fuori dall’isola, ma ogni volta è sempre una grande emozione trovarsi a fare esperienza con nuove persone. «L’esperienza non isolana ti aiuta a maturare molto artisticamente, ti dà quella sicurezza in più. Personalmente mi gratifica molto ed è una gran bella soddisfazione personale. Gareggiare con ragazzi che provengono da tutta Italia mai visti prima ti dà una grinta incredibile e poi come in tutti concorsi si creano sempre delle belle amicizie». La sua prima volta, a 13 anni, quando passò le semifinali di “Una voce per il sud” a Manfredonia, « per me quella prima esperienza ha confermato ancora di più la mia passione, mi ha dato una forza incredibile perché ho conosciuto vari ragazzi con vari stili musicali diversi, cosa che io ancora non avevo, quindi questa cosa mi ha spronato molto a cercare e a capire il mio stile. La scorsa estate ho partecipato a vari concorsi qui in Campania che pure sono andati a buon fine. Trovo che sia un’esperienza formativa che consiglio a tutti quei ragazzi che come me stanno iniziando a scoprire questo mondo fantastico chiamato musica».

 

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