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Il caso Ischia: quando il gatto non c’è, Topo… balla

DI GAETANO FERRANDINO

ISCHIA – Fossimo stati in autunno, quando non soltanto le temperature sarebbero state più clementi ma soprattutto la campagna elettorale avrebbe di fatto preso il via, avrebbe scatenato un dibattito sicuramente maggiore ed un tam tam mediatico capace di durare intere giornate. Ma che volete farci, tra la calura di questi ultimi giorni ed il periodo non propriamente più indicato su un’isola turistica dove per ovvi motivi d’estate si va di fretta, personaggi, interpreti e comparse hanno “minimizzato” un’uscita pubblica decisamente indicativa per i contenuti e autorevole visto chi l’ha autografata. Lui è Lello Topo, consigliere regionale, presidente della commissione Sanità, personaggio di spicco del Pd campano notoriamente vicino al sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino. “Enzo e Gianluca, lavorate insieme”, questo l’invito rivolto all’attuale vicesindaco ed al presidente del consiglio comunale, che come è noto ha preso le distanze – e non da ieri mattina – dall’attuale maggioranza che amministra il paese. Ora, dopo aver ascoltato anche i maggiorenti dell’amministrazione è inevitabile fare una serie di riflessioni.

E’ chiaro, in primis, che quando Topo si concede ai giornalisti locali sa benissimo che – tra depurazione, sanità e quant’altro – anche un cronista alle prime armi gli chiederebbe qualcosa sulla spaccatura del Pd. E, di rimando, la sua risposta non può che essere quella, dal momento che in politica c’è quel famoso detto secondo cui “uniti si vince”. Ora, la prima considerazione da fare è questa: nulla di strano che il richiamo all’unità arrivi dal consigliere regionale, ma il sospetto (a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina), è che il messaggio dell’esponente Pd sia stato lanciato magari su imbeccata di Giosi Ferrandino. Il quale, presumibilmente, avrebbe potuto – anzi dovuto – farlo lui, ma in questa maniera si è “tolto dalle botte”, come si dice in gergo. Punto due: se Topo ha agito in autonomia, bene, nessun problema; se invece l’imbeccata l’ha ricevuta effettivamente dal sindaco, allora diciamo che la trovata non è stata delle migliori. Perché, se da una parte si è voluto ricordare al presidente del consiglio comunale che lui – fino a prova contraria – è un uomo in quota Pd, dall’altra l’impressione è che si sia legittimato il “peso” di quest’ultimo, che appare ormai lanciato verso la candidatura a sindaco per le amministrative del 2017. Se uniti si vince, come dicevamo prima, vuol dire che divisi evidentemente si può anche perdere. Non proprio un messaggio ed un passaggio coerente, per chi invece va in giro per il paese a raccontare a cittadini ed elettori che il giovane enfant prodige della politica ischitana non ha chance di successo e non andrà da nessuna parte. Insomma, se proprio alla fine il commercialista vuole rimanere per fatti propri e questo non costituirebbe un problema, non si capisce la necessità di richiamarlo all’ordine. E sorvoliamo sul tentativo giosiano di voler bruciare due piccioni con una fava, perchè altrimenti finiremmo in un sentiero troppo tortuoso.

Il terzo punto riguarda il silenzio che regna attorno a questa vicenda. Se Giosi Ferrandino, intervistato da Il Golfo, si è limitato a dire che le parole pronunciate da Topo non fanno una piega e che in politica, come nella vita, non bisogna mai dire mai, non possiamo non sottolineare l’atteggiamento dei due protagonisti tirati in ballo dalle dichiarazioni del consigliere regionale. Fin qui Trani è rimasto alla finestra, ma è chiaro a tutti che di riappacificazione proprio non se ne parla: in fondo con Giosi & co. ha rotto da tempo e lui mira anche a raccogliere i consensi dei cosiddetti scontenti, che dalle nostre parti per vocazione abbondano sempre. In un post pubblicato ieri, il presidente mostrava delle foto che ritraevano le pinete di Ischia in uno stato pietoso e lanciava un messaggio cifrato ma non troppo: “Quando si parla di lavorare per il paese, bisognerebbe partire proprio da questo”. Per la serie, state alla larga dal sottoscritto, anche se non pronunciato con toni forti e virulenti. E Enzo Ferrandino? Beh, anche ieri il vicesindaco si è preso un’altra giornata di riflessione, e non ha inteso rispondere alle domande de Il Golfo. Una cosa è certa, lui è perennemente sotto esame e certamente anche l’uscita di Lello Topo non è che possa avergli fatto compiere salti di gioia. La musica per le sue orecchie sarebbe consistita nel sentire una frase del tipo: “Noi siamo forti così, con Enzo: se Gianluca vuol tornare all’ovile bene, altrimenti ognuno per la sua strada”. Non è successo, ed ecco perché alla fine questa è una storia che può portare a diverse conclusioni ed interpretazioni. Mancando il gatto, d’altronde, è facile che il… Topo balli.

 

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