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Panza e i lavori disastrosi: tranciati alberi, guardrail e cavi elettrici

Le oeprazioni di manutenzione della cità Metropolitana in via Mario D’Ambra sono state devastanti, monta la protesta dei cittadini che pretendono spiegazioni

“Abbiate la pazienza di leggere fino in fondo, sono sintetico, la denuncia non lo sarà”. Con queste parole cariche di sconcerto inizia la descrizione di quanto sta avvenendo a Panza, in via Mario D’Ambra nell’ambito dei lavori che la città metropolitana sta effettuando presso la strada pubblica. “Gli alti alberi di Acacia – denuncia il sempre attivo cittadino Augusto Coppola – presenti su entrambe le scarpate laterali della strada, sono stati brutalmente tagliati quasi alla base (germoglieranno nuovamente). Quella che era un’area verde, si è trasformata in un deserto disseminato di tronchi mozzati. Si poteva potare con intelligenza, anche in considerazione dell’effettivo pericolo, rappresentato dai molti rami sporgenti, di una vegetazione abbandonata da decenni”. Nell’ottobre del 2018 la zona era verdeggiante e rigogliosa dove il maltempo, aveva fatto spezzare alcuni rami, finiti sulla carreggiata. Purtroppo – continua Augusto Coppola – sappiamo, che quando interviene Città Metropolitana, lo fa nel peggiore dei modi possibili, ma questa volta si è andati oltre, con il danneggiamento in più punti del guardrail

Nelle immagini sono evidenti i danni collaterali alla potatura. In alcuni punti, il Guard Rail è stato sbullonato e va assolutamente bullonato. Oltre alle evidentissime ammaccature, davvero brutte, i danni importanti sono stati fatti alla struttura elastica di ammortizzamento posteriore della paratia stradale che deve assolutamente essere ripristinata da personale specializzato. “Poi – aggiunge  Coppola – dovrei parlare dei grossi canali di scolo laterali della strada, che raccolgono le acque dalla zona alta. Abbandonati e pieni di vegetazione, che in due tratti specifici, sono stati addirittura tombati, così, come risultano abbandonate le due vasche di sedimentazione, sommerse dalla vegetazione, ma su questo, per ora mi astengo.  Fa parte dei rilievi, che sto ultimando con un amico, sulle acque pluviali, provenienti dalla zona alta di Forio e da Serrara Fontana”.

Il passaggio degli operai della città Metropolitana è stato tutt’altro che indolore. Lì dove c’era macchia mediterranea ora c’è solo un deserto che tra l’altro mette in evidenza in maniera davvero marcata quanto le operazioni effettuate nel tratto di strada un tempo di competenza della provincia e ora della città Metropolitana guidata dal sindaco De Magistris abbiano lasciato perplessi più di un cittadino. Non solo gli alberi di acacie sono stati tagliati nettamente, ma anche i guardrail risultano sbullonati e ancora non ripristinati. Sembra quasi di aver assistito al passaggio di una bufera devastante. Ora, analizzando meglio quanto successo in via Mario D’Ambra vanno aggiunti altri problemi che sono emersi dopo un’attenta analisi della porzione di territorio posta dove hanno agito gli operai della città Metropolitana. Non solo acacie e barriere di sicurezza stradale, anche la pubblica illuminazione non ha resistito al turbolento passaggio di chi ha operato non di certo con estrema delicatezza. Anche la rete di pubblica illuminazione risulta danneggiata in più punti stando alle testimonianze di chi ha notato cavi elettrici tranciati. Insomma altro che lavori di manutenzione, la strada provinciale che attraversa la frazione di Panza sembra vittima del passaggio di un tifone. Nella speranza che i luoghi possano tornare quanto prima al meglio e che le prossime operazioni di manutenzione nelle strade provinciali dell’isola non subiscano un trattamento così devastante, l’appello della cittadinanza si rivolge al buon cuore di chi dovrebbe lasciare il territorio meglio di prima e non vittima di una devastazione incomprensibile.

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