Sotto Tiro di Mizar Ischia tra terreni incolti e boschi
Lo stato dei nostri boschi e dei terreni incolti sull’isola è messo in evidenza dalle organizzazioni ecologiche, con foto ed articoli, e dimostrano che un intervento è necessario nel più breve tempo possibile altrimenti diventa irreversibile un recupero anche d’immagine della nostra isola. La maggior parte dei boschi sono lasciati al loro destino,sia i boschi privati che quelli pubblici non ricevono da decenni la cura necessaria.
Da anni mi batto per il recupero dei terreni incolti. Da anni ho proposto ai Sindaci di intervenire sui boschi pubblici innestando i castagni a marroni in modo da creare valore aggiunto con un prodotto molto richiesto sia per farina che per i famosi marron glacé. La necessità di creare nuovi lavori ha spinto sei laureati toscani a realizzare una start up che si interessa di boschi e terreni incolti. Si chiama “Forestsharing” ed aiuta i proprietari a valorizzare questi beni.
La crisi del turismo, per la pandemia e sull’isola per un prodotto turistico maturo, dovrebbe far illuminare la mente ai giovani che non vogliono essere costretti ad abbandonare l’isola per mancanza di lavoro. L’isola se pensata bene può, nel dopo pandemia, implementando le tante risorse esistenti, creare tante nuove attività
Chi deve invogliare i giovani a pensare? La scuola o illuminati amministratori pubblici? La mancanza di iniziative sull’isola è incomprensibile. Ai giovani bisognerebbe dire che le risorse finanziarie familiari e delGoverno non sono illimitate e che farebbero bene a darsi da fare.