ARCHIVIO 3ARCHIVIO 4

L’appello ai sindaci: «Difendete le spiagge libere»

In tempo di crisi economica che non fa circolare il denarao, anche Ischia ne patisce gli effetti, negativi naturalmente, per cui va giustamente di moda la politica del risparmio nel presente e nel futuro fino a quando la musoica non cambia. Sull’isola non si va per il sottile. Boutique alla moda, attività immobiliari e stabilimenti balneari fra le attività commerciali sono le categortie che maggiormente segnano il passo. Ischitani e potenziali turisti si fanno i conti in tasca e si preparano a vivere la prossima stagione turistica 2017 con la dovuta parsimonia. In preventivo niente spese pazze e nemmeno svaghi da far soffrire il proprio portafogli. Quando si andrà al mare, si opterà per  la spiaggia libera.  Non tutti lo faranno, ma buona parte degli ischitani e molti villeggianti, da Ischia a Sant’Angelo sicuramente eviteranno la sedia a sdraio, ombrellone e cabina-spogliatoio a pagamento presso stabilimenti balneari organizzati, per utilizzare invece gli spazi di spiagge libere che per fortuna i comuni isolani assicurano alla collettività, mantenendoli lontani dai continui assalti dei privati, pronti ad impossessarsene  previo concessione dell’Ente pubblico (Giosi Ferrandino ha respinto con decisione, nel recente passato, le insistenze dell’Hotel Miramare e Castello per la spiaggia libera del Muro Rotto ). I tratti di spiaggia libera sull’isola sono tanti, per altro anche abbastanza curati dai Comuni che ne detengono la proprietà. Ischia ad esempio, dalla spiaggia di San Pietro  a Cartaromana, lungo il  Lido e la Mandra, conta 13 spazi liberi sufficientemente capienti  per un gran numero di bagnanti. Casamicciola annovera solo 3 spazi, Lacco  Ameno 5, Forio 7, Sant’Angelo 2, Barano 4.  Questi bagnanti al risparmio, chiamiamoli così, attrezzati di tutto punto, con sedia, ombrellone, materassino elioterapico, palette e secchielli per i bambini occupano con soddisfazione le spiagge libere dell’isola facendo registrare nelle proprie tasche un risparmio complessivo per decine di migliaia di euro al giorno.Per questo l’appello ai sindaci affinchè le difendano da chi vuole impossessarsene per specularvi e soprattutto preservarle dalla erosione marina.Naturalmente l’atteggiamento di chi sceglie la spiaggia libera, se da una parte incide negativamente sull’incasso dei titolari degli stabilimenti balneari organizzati, e quindi sull’economia del settore, fa felice di contro chi adotta la linea  dello “spendere meno” per far quadrare i propri conti. In ogni modo, al di là di conti e riconti, resta ferma la determinazione degli ischitani, secondo cui è di assoluta priorità la difesa delle spiagge libere intorno all’isola. Bisogna riconosce che nel merito, i Savio, padre figlio, in fatto di lotta per la difesa delle spiagge libere, sono stati nella lotta sempre in prima linea. Al primo sentore scendono in piazza e non mollano la presa. E fanno benissimo.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex