CRONACA

L’appello del borgo al Vescovo: la Cattedrale torni parrocchia con Don Carlo parroco per un “nuovo corso”

LO SFOGO DI CATERINA MAZZELLA: “Ci hanno tolto la Diocesi ,tra le più antiche, riducendoci a satellite di Pozzuoli, ora, si elimina la Parrocchia da Ischia Ponte un tempo detto il "Vaticano" dell isola. L' eccellente Don Carlo ...emigra. Certo che occorre davvero una gran Fede!”

Foto di Giovan Giuseppe Lubrano

Fotoreporter

Nella fluida e anche tormentata storia delle parrocchie della Chiesa cattolica, episodi legati al magistero pastorale dei parroci finiti nella morsa di provvedimenti imperiosi messi in essere a loro danno dalla Curia diocesana dalla quale dipendono, sono davvero tanti e spesso in disaccordo con la volontà popolare, specie se la “vittima” designata è colpevole di niente. Il trasferimento di un parroco equivale quasi sempre a rimozione che in pratica significa allontanamento dal suo posto di apostolato praticante.

LA CHIESA SANTUARIO DELLO SPIRITO SANTO ORFANA DI DON CARLO

Nel caso della vicenda della parrocchia di Ischia Ponte e del suo parroco Don Carlo Candido rimosso, che tanto clamore ha suscitato in questi giorni e continua a suscitarne, non si può parlare di pacifico trasferimento, né di sospensione, ma di rimozione bella e buona, nuda e cruda senza i se e senza i ma. Di qui la protesta del popolo fedele all’ex parroco della chiesa della Spirito Santo nell’antico Borgo di Celsa di Ischia Ponte. La regola canonica indica 5 diverse cause che devono essere durature e provate e che esemplificano quale danno o inefficacia ministeriale può portare alla rimozione. Ciò si verifica quando il parroco: 1) agisce in modo da causare grave danno o turbamento alla comunione ecclesiale; 2) per incompetenza o impossibilità fisica o mentale non è (più) in grado di espletare efficacemente l’esercizio ministeriale; 3) perde la buona reputazione tra i parrocchiani o vi sia avversione contro di lui e si prevede che tali situazioni non cesseranno in breve tempo; 4) per una grave negligenza o inosservanza dei suoi doveri sia recidivo nella grave inadempienza del suo ministero; 5) amministri male i beni della parrocchia con grave danno della Chiesa e non vi sia altra possibilità di porre rimedio se non con la rimozione.

LA CATTEDRALE DI ISCHIA PONTE IERI SERA RIANIMATA CON LA PREGHIERA DEL VESPRO

La rimozione presuppone nocività o inefficacia del ministero pastorale del parroco, anche senza sua grave colpa. Al danno e all’inefficacia pastorale vanno ricondotte tutte le altre “cause” per poter o dover procedere alla rimozione.Si ha trasferimento quando il parroco, pur reggendo utilmente la sua parrocchia, risulta più adatto e idoneo a svolgere un altro compito ed esercitare un altro ufficio: il trasferimento è caratterizzato dall’assunzione di un nuovo ufficio. La lunga premessa per ricercare elementi di fondatezza sulle vere cause che avrebbero determinato la rimozione, l’allontanamento, il trasferimento, il licenziamento o come diavolo lo si vuol definire, l’ingiusto, fino a prova contraria, siluramento dell’incolpevole Don Carlo Candido dal suo incarico di Parroco della parrocchia più estesa ed importante della Diocesi dell’isola di Ischia.

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PADRE MARIO LAURO E SUO FRATELLO MUSICISTA MAESTRO NICOLA

Da un’analisi minuziosa, scupolosa,completa senza trascurare niente dei movimenti, del comportamento, del linguaggio, del senso della comunicazione e delle relazioni, dell’onestà intellettuale e diligenza dell’uomo di chiesa, sul suo essere persona e sacerdote consacrato sa Dio ed alla Chiesa di cui è figlio fedele e ministro senza macchia, non abbiamo riscontrato nulla che potesse portarci a ritenere Don Carlo responsabile di colpe specifiche che hanno causato la sua deposizione da amato parroco del Borgo antico. Quindi la chiesa di Ischia e per essa il vescovo Pascarella ed i suoi consigliori, ha commesso un palese errore di valutazione nel decidere di disfarsi di un suo sacerdote di punta, capace di aver rilanciato una parrocchia, fino al giorno del suo arrivo appiattita su se stessa e priva di stimoli che ne rafforzassero la fede e lo spirito di partecipazione. Ai piani alti dell’Episcopio regna silenzio e finta consapevolezza che non sia successo nulla. Gli avvenimenti ultimi appaiono occultati ad arte per evitare spiacevoli ricadute di stile. La comunità parrocchiale di Ischia Ponte si sente oltremodo offesa e defraudata di una guida spirituale con la quale si conviveva a meraviglia e niente lascava pensare che all’improvviso intervenisse il…diavolo a metterci la sua coda velenosa.

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UN GIOVANE DON CARLO BENEDETTO DA PAPA GIOVANNI PAOLO II IN VATICANO

Per gli ischiapontesi il diavolo si è presentato a sconvolgere l’ambiente con le sembianze di un messaggero sinistro animato da cattivi sentimenti quali l’invidia, l’ipocrisia, la vendetta, la superbia che in uomini in tonaca nera, ammesso che la indossino, non dovrebbero per nulla albergare. Inutile fare i nomi, visto che la cerchia dei sospettati in Curia è alquanto ristretta e facilmente individuabile. Ieri sera la Cattedrale si è rianimata nuovamente nella preghiera del Vespro con l’ attesa celebrazione di inizio del nuovo anno pastorale con il Vescovo Gennaro Pascarella ed il clero ischitano. Una dimostrazione per altro seguita e gradita che ha richiamato vecchi ricordi di quando la Cattedrale prima parrocchia di prestigio della Diocesi e chiesa del Vescovo con le sue emozionanti e solenni funzioni liturgiche e tanta frequentazione di fedeli era al centro della cattolicità ischitana e punto insostituibile di riferimento di innumerevoli generazioni di fedeli nei secoli per una storia di vita religiosa che sembrava non dovesse finire mai. Eppure è finita.

DON CARLO CANDIDO ALLA PROCESSIONE DI TRAFERIMENTO DELLA SACRA URNA DI SAN GIOVAN GIUSEPPE DALLA CHIESA DELLO SPIRITO SANTO ALLA CHIESA CONVENTUALE DI S.ANTONIO ALLA MANDRA

La Chiesa Cattedrale dal 2010 non ha più il titolo di parrocchia passato alla chiesa quasi dirimpettaia dello spirito Santo a sua volta passato, secondo l’ultimo decreto vescovile e mai ufficialmente ritirato alla chiesa conventuale di Sant’Antonio alla Mandra col nuovo parroco Padre Mario Lauro richiamato da Portici dove da tre anni svolgeva la sua missione pastorale già da parroco della chiesa locale. Intanto don Gaetano Pugliese nuovo vicario generale della diocesi al posto di Don Agostino Iovene prossimo al pensionamento, si è fatto spostare alla Chiesa Santuario dello Spirito Santo orfana di Don Carlo, assumendo l’incarico di amministratore parrocchiale pur ricoprendo ancor il ruolo di parroco della parrocchia di Sant’Antonio a Perrone di Casamicciola. Fino a quando Don Gaetanino rimarrà alla chiesa dello Spirito Santo nella qualità di “parroco” facente funzioni ? Un mese, due mesi, un anno, per sempre? Non si sa. Dall’Episcopio non filtra niente. In Curia nessuno si pronuncia ,tanto meno il Vescovo Pascarella che tra Ischia e Pozzuoli è l’ unico abilitato a pronunciarsi e decidere senza che i curiali che gli stanno intorno gli suggeriscano cosa fare. Il pasticcio purtroppo è stato combinato.

IERI SERA IN CATTEDRALE LA PREGHIERA DEL VESPRO E LA CELEBRAZIONE DELL’INIZIO DELL’ANNO PASTORALE COL VESCOVO PASCARELLA E COL CLERO DELLA DIOCESI

Si sa che tutto quello che decide e fa la Chiesa in grandezza o in umiltà diventa storia. Il popolo fedele del Borgo antico di Ischia Ponte comprensibilmente arrabbiato e sofferente si augura che il Vescovo Pascarella, ad acque chete, illuminato dallo Spirito Santo, possa rimettere le cose a posto, richiamando don Carlo Candido, suo sacerdote di punta , dall’eslio dove ingiustamente è stato costretto ad “espatriare”. Il suo auspicato ritorno ad Ischia potrebbe coincidere con un altro ritorno, quello della Cattedrale nel ruolo nuovamente di Parrocchia con l’amato Don Carlo parroco di un nuovo corso. Con “schiarita” di questo genere, i francescani e con essi Padre Mario Lauro sarebbe ben lieti, in un clima di rinnovata serenità e comprensione di accettare che la propria chiesa conventuale di Sant’Antonio alla Mandra diventi a tutti gli effetti parrocchia con la chiesa dello Spirito Santo Santuario Benedetto con un frate rettore in linea con la mistica di San Giovan Giuseppe della Croce nostro Santo concittadino e protettore. Cosi il progetto di Pascsrella e dei…curiali avrebbe di nuovo vita, corpo e sostanza con l’aggiunta di una Cattedrale rilanciata e di nuovo parrocchia e di un Don Carlo riabilitato. Per il Vescovo Pascarella non sarà una resa, ma un apprezzato atto di umiltà che solo i grandi sanno compiere.

antoniolubrasno1941@gmail.com

info@ischiamondoblog.com

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