Aperitivi, assembramenti e altro: benvenuti nell’isola della strafottenza

E’ giunta l’ora di dire basta e cominciare a fare sul serio. Perché sull’isola, evidentemente, c’è chi non ha capito che ormai il contagio è ovunque e che l’aumento del numero – al netto del fatto che si tratti nella stragrande maggioranza di cluster familiare – di contagiati da covid-19 è frutto anche di comportamenti assolutamente irresponsabili, anzi che possono essere definiti assolutamente di strafottenza. Perché nonostante l’isola non sia propriamente una “lingua” di terra ma abbia una superficie abbastanza ampia ed estesa, c’è chi proprio non rinuncia ad affollare i luoghi evidentemente più “in” e frequentati. E così gli assembramenti diventano all’ordine del giorno ma non è solo questo il punto. Non è possibile passeggiare per strada e dover prendere atto che su dieci persone quattro indossano correttamente la mascherina, tre la utilizzano come complemento d’abbigliamento e tre facciano proprio a meno di indossarla. E, ad essere sinceri, è anche una proporzione decisamente generosa.

Tra i luoghi dove questo deprecabile fenomeno si consuma più spesso, c’è sicuramente il borgo antico di Ischia Ponte. Dove, come hanno testimoniato anche molti cittadini nei giorni scorsi attraverso i propri canali social, il rispetto delle regole è pari allo zero, anzi sotto zero. E così nella mattinata di ieri nel borgo antico hanno fatto capolino i volontari della Protezione Civile mentre il sindaco Enzo Ferrandino ha disposto che l’area fosse anche pattugliata dalla polizia municipale. Tutti a ribadire ai passanti e agli avventori che bisognava indossare la mascherina, come se questo semplice concetto dovesse essere ancora ribadito. Qualche polemica e allerta alta anche a Forio, dove con la chiusura dei bar e dei ristoranti alle ore 18 sono cambiate ahche le regole degli amanti della movida.

A Ischia Ponte ci sono voluti i volontari della Protezione Civile ed i vigili urbani a dover “ricordare” agli avventori che sono obbligatori i dispositivi di protezione individuale, in primis la mascherina che in molti casi è un optional o quasi. E a Forio preoccupano gli aperitivi mattutini sempre più presi d’assalto in particolare dei giovani

E così nelle giornate di sabato e domenica gli aperitivi iniziano a mezzogiorno e di fatto diventano un pranzo domenicale, proseguendo ininterrottamente fino all’orario in cui bisogna abbassare le serrante e “riporre le armi”. Anche in questo caso vengono segnalati assembramenti e utilizzo non propriamente ortodosso dei dispositivi di protezione individuale. Ed anche nel caso di specie non manca chi censura. Su tutti da rimarcare il commento di Augusto Coppola che non le ha mandate certo a dire ed è chiaro ed esplicativo nell’esprimere la propria idea: “Un appello Foriano, a quelli dello spritz, del cicchetto, del brunch, ecc. Visto il successo della volta scorsa, sul corso e a via Marina… Vista la bella giornata, che invoglia a ripetere gli assembramenti della volta scorsa, il mio appello, è a evitare ulteriori stronzate, rispettando le regole minime di sicurezza. Se ci dobbiamo giocare già da ora, la prossima stagione turistica, non potete deciderlo voi, proprio no”.

Parole sante, verrebbe voglia di dire, ma nel mirino finiscono anche tutti coloro che continuano a postare e pubblicare foto di banchetti, festeggiamenti di massa e affini. Insomma scatta la caccia all’untore e nel mirino ci finisce pure qualcuno ingiustamente. E’ il caso di qualche rappresentante delle istituzioni che ha postato una foto a tavola in compagnia di diverse persone e non certo familiari conviventi. E operatori dell’informazione che pure in un passato anche recente hanno censurato assembramenti o quant’altro. Insomma, mentre stava per partire il solito “processo virtuale” ci si è resi conto che la foto in questione è un ricordo del 2014. Per la serie, va bene tutto, ma cerchiamo di non esagerare.