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L’appello delle associazioni: «Salvate la nostra terra»

Il drammatico incendio scoppiato venerdì sera e soprattutto le sue drammatiche conseguenze hanno davvero smosso le coscienze di tutti. E così anche le associazioni presenti sul territorio hanno deciso di esprimere la loro rabbia verso quanto accaduto con una nota ufficiale che porta le firme congiunte di Circolo Legambiente dell’Isola d’Ischia, Cai, Pro Loco Panza, Slow Food ed Associazione Nemo. Un grido di dolore e soprattutto la richiesta chiara a chi amministra il paese di non continuare a fare da spettatore passivo ma adoperarsi per frenare una deriva che sta diventando preoccupante.

Nel documento i firmatari dello stesso scrivono innanzitutto: «Continua a gridare la nostra terra, ancora una volta vittima di un terrorismo ambientale che sancisce sempre di più una guerra in pieno corso. Poco prima del tramonto, nella serata di ieri venerdì 4 agosto, un anello di fuoco ha colpito l’area che cinge la Bocca di Tifeo, fino alla Pietra Martone in una spaventosa estensione mai vista prima. Dopo i numerosi casi d’incendio delle ultime settimane di luglio e la triste sorte del Vesuvio, non possiamo ulteriormente aspettare che l’Isola d’Ischia bruci senza fare qualcosa». Ma le associazioni presenti sul territorio puntano senza mezzi termini il dito su quella che a loro avviso è una criticità assolutamente indiscutibile: «Con soli sette Vigili del Fuoco in servizio e il prezioso sostegno della protezione civile, non è possibile contenere o pensare di poter intervenire celermente, su tali disastri ambientali. Gli Enti, i Comuni e tutti i cittadini non possono ignorare quanto sta accadendo, anche in vista delle prossime piogge autunnali e dell’ancora caldo e incognito mese di agosto. Zone dell’Isola sono a rischio per estensione e criticità d’intervento, dal bosco della Maddalena fino alla Falanga. Urge una task force in grado di combattere e prevenire gesti scellerati, ma soprattutto un lavoro di prevenzione e di controllo del territorio che così non può essere sostenuto. Per questo motivo le associazioni ambientaliste, le realtà vicine al territorio si uniscono in un accorato richiamo alle istituzioni, affinchè quanto prima ci si muova per ripensare un piano d’intervento e di prevenzione in tutte le aree a rischio dell’Isola Verde, con il suo inestimabile patrimonio ambientale. Tutti i cittadini possono dare una mano segnalando prontamente focolai e situazioni di pericolo, chiamando i Vigili del Fuoco ai numeri 1515 e 115».

Corrado Roveda

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