dalla Redazione
ISCHIA – Arrivano i primi dati Arpac sullo stato di salute del mare di Ischia. Dalle stazioni di rilevamento distribuite lungo la costa dell’isola, i dati che ne emergono sono rassicuranti. La balneabilità del mare di Ischia, infatti, sembra eccellente. Unica nota stonata, il tratto di mare antistante il porto di Lacco Ameno, che incassa un giudizio leggermente meno positivo rispetto al resto dell’isola. Ma i dati rilevati dall’Agenzia regionale per le acque stona con quanto è possibile constatare affacciandosi ad uno dei tratti d’acqua dell’isola. Non è inusuale, infatti, che l’acqua sia sporca oltre il limite dell’accettabile. «Ma le analisi dell’Arpac si limitano a verificare la presenza di colibatteri fecali nell’acqua, in quel senso il mare dell’isola è assolutamente balneabile» spiega un funzionario dell’Agenzia, cercando di spiegare la discrepanza tra dati e realtà. Una spiegazione che appare forzata, soprattutto se si considera che allo stato sull’isola, dove non è stato realizzato nessuno dei tre depuratori previsti dal programma regionale, gli scarichi si immettono direttamente in acqua. L’unico depuratore a servizio dell’isola è quello realizzato qualche anno fa ai Maronti per servire alcune delle strutture ricettive della zona. Nonostante ciò, anche in questi giorni il mare che bagna la spiaggia più grande dell’isola è stato spesso sporco, causando non poche proteste da parte dei turisti e dei bagnanti che frequentano la zona. Sono sei ad oggi le stazioni che monitorano lo stato di salute del mare che bagna l’isola, che viene indicata dall’Agenzia come uno dei fiori all’occhiello della balneabilità in Campania. Grazie ai monitoraggi continui dell’Arpac, inoltre, la Campania ha recuperato 100 km di costa alla balneabilità negli ultimi 5 anni. Nel 2011 erano infatti 309 i chilometri di costa regionale entro cui era possibile fare un bagno, mentre al 2015 risultano essere 407, ossia il 95% della costa della Campania.
