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I carabinieri tornano a Forio, Vito Iacono “cita” De Niro: «Solo chiacchiere e demagogia»

di Francesco Castaldi

FORIO – Forse Brian De Palma dovrebbe prenderlo in considerazione per girare il remake del suo capolavoro “Gli intoccabili”, intramontabile pellicola del 1987 che annovera nel suo cast attori del calibro di Sean Connery e Robert De Niro. Ci riferiamo al consigliere comunale di Forio Vito Iacono, che ha riadattato la celebre battuta «sei solo chiacchiere e distintivo», pronunciata da Capone-De Niro all’indirizzo di Eliot Ness, l’agente federale interpretato da un magistrale Kevin Costner. Memore di quel lungometraggio, il capogruppo de “Il Volo” ha duramente contestato l’atto – il cui testo è stato proposto dal sindaco Francesco Del Deo – che consentirà ai militari dell’Arma di ritornare in pianta stabile a Forio dopo oltre due anni trascorsi nella stazione di Casamicciola. «Caserma dei Carabinieri: solo chiacchiere e demagogia: dare mandato a, etc. etc. bla, bla, bla. Avevamo ben altre soluzioni immediate e invece? Piano terra del Green Flash, ex ristorante Il Soccorso, alcuni uffici del piano terra del vecchio municipio, Stato Civile di Panza (chiuso), etc. Preferiscono fare proposte che mettono in difficoltà gli uffici e le istituzioni in fondo per lavarsene le mani. Loro la caserma dei carabinieri a Forio non la vogliono – sostiene Iacono – altrimenti in tre anni e mezzo avrebbero “partorito” ben altra proposta! E poi penso sia il caso aprire un dibattito su questa scelta, lo sperpero del pubblico denaro e l’Area Marina Protetta, l’ennesima occasione persa per Forio e l’isola d’Ischia!».

Le dichiarazioni al vetriolo di Vito Iacono però non finiscono qui. Infatti il consigliere di opposizione, poche ore prima che l’atto venisse reso pubblico, ha colto l’occasione per punzecchiare il vicesindaco Gianni Matarese, “reo” di essere troppo social e poco istituzionale.  «Qualche amministratore locale utilizza Facebook in luogo dell’albo pretorio!? È imbarazzante che un atto amministrativo così importante sul ritorno a Forio della caserma dei carabinieri, per adesso solo nella virtualità di un profilo Facebook, viene annunciato sul social ma ancora non è consultabile sulla fonte ufficiale dell’ente dopo ventiquattro ore dall’annuncio. Sulla natura dell’atto e sulla scelta mi riservo di fare le opportune valutazioni solo dopo la lettura della delibera. Ma già annuncio le mie perplessità. Con Domenico Savio e poi la consigliera Conti siamo stati gli unici che hanno lottato con determinazione per il ritorno di un presidio fondamentale di sicurezza e legalità a Forio, con proposte serie e concrete, ma non penso che questa sia la migliore soluzione. Vi spiegherò il perché».

Ma passiamo ora ad analizzare, seppur per sommi capi, l’atto deliberativo approvato qualche giorno da in sede di giunta municipale. Nell’oggetto della delibera si parla dell’«attivazione delle procedure volte a riottenere la disponibilità dell’immobile (sito nel rione Genala e concesso in comodato d’uso gratuito al “Regno di Nettuno” nel novembre del 2012, ndr) al fine di destinarlo a titolo oneroso a sede del Comando della Stazione dei Carabinieri di Forio». La scelta dell’amministrazione, si apprende ancora dall’atto, è stata assunta perché «attualmente il territorio del Comune di Forio si trova sprovvisto di una sede della locale stazione dei Carabinieri in conseguenza dell’avvenuto rilascio da parte dell’Arma dell’immobile sito in via Matteo Verde ove era in precedenza ubicato il Comando Stazione, che oggi è allocato nel territorio del Comune di Casamicciola Terme. Rappresenta circostanza di assoluta necessità ed urgenza – si legge ancora nella delibera – dotare nuovamente il territorio del Comune di Forio (il più esteso dei sei Comuni, occupando il 25% del territorio isolano) di un imprescindibile presidio di legalità rappresentato da una stabile sede del Comando Stazione dei Carabinieri», anche perché «durante il periodo estivo la mancanza di una sede del Comando ha determinato un difficile controllo del territorio, dando anche la percezione di insicurezza da parte dei cittadini, abituati alla presenza stabile ultracentenaria dei Carabinieri».

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