CULTURA & SOCIETA'

L’arte di Mariolino Capuano in mostra a Villa Arbusto

Sabato 22 luglio dalle ore 20:00 inaugurazione dell’esposizione dedicata all’artista foriano, uno dei talenti più originali e imprevedibili della scena contemporanea

Sabato prossimo 22 luglio alle ore 20, presso gli spazi espositivi di Villa Gingerò, nel polo museale di Villa Arbusto a Lacco Ameno, si terrà il vernissage d’inaugurazione della mostra Mariolino”, dedicata al celebre artista foriano Mariolino Capuano. 

La mostra, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Lacco Ameno e curata da Massimo Ielasi con Bruno Macrì, Salvatore Basile e Circolo Georges Sadoul Ischia, offre al pubblico di visitatori un percorso espositivo di oltre trenta dipinti acrilici su tela che documentano la lunga e articolata parabola espressiva di un artista originale e insolito che non ha mai smesso di giocare con l’illusione del reale. 

I suoi quadri parlano il linguaggio dell’uomo, la sua innocenza e il suo smarrimento, gli inganni e le inquietudini. Opere che nascono da un lavoro minuzioso e difficile, idealmente legato alle sue origini e al luogo in cui è nato, Forio d’Ischia, dove ha deciso di vivere e lavorare dopo una breve ma intensa parentesi per mare. In occasione dei suoi 80 anni, l’esposizione a Villa Arbusto ne celebra il talento e la creatività, la sottile e compiaciuta autoironia con cui prima conquistò l’amicizia e la stima degli “artisti bohèmienne” che frequentarono o vissero sull’isola negli anni Cinquanta e Sessanta (da Aldo Pagliacci a Bargheer, D’Assia, Bolivar e Gino Coppa), diventando poi egli stesso, attraverso la pittura, singolare interprete naturalistico ma anche indagatore di ciò che sottende la realtà rappresentata. E su come questa realtà vada raccontata. Magari un po’ da illusi(onista), contando sul gioco o la bugia innocente – che è cosa ben diversa dall’inganno – come uniche armi da opporre alla brutalità del mondo e all’artiglio, perentorio ma subdolo, della demagogia.  Ecco perché Pinocchio, motivo così ricorrente nell’arte di Mariolino Capuano, è qualcosa di più d’una marionetta irriverente: sorta di torretta d’osservazione, d’ogni foggia, materiale e colore, sul tessuto connettivo della nostra vita adulta. Dove le ambiguità, le ansie e le contraddizioni non sono solo dimensioni proficue di dubbio e disincanto, ma tentativi di dare un senso al mistero che ci riguarda.

«Siamo estremamente felici di poter ospitare a Lacco Ameno l’opera di un’artista isolano cosi libero e originale» ha commentato il vicesindaco e assessore alla Cultura Carla Tufano. «Vogliamo omaggiare una personalità che rispecchia lo spirito di un tempo in cui l’isola d’Ischia era una grande fucina di talenti di valore e ordine assoluto, anche a livello internazionale. Mariolino Capuano si è formato a stretto contatto con quel colto milieu che connotava Forio e tutta l’isola negli anni ’50 e nel cui contesto un giovane pittore riuscì a coltivare la passione, spontanea e innata, della pittura». 

«’Mariolino’ – ha aggiunto la Tufano – è una mostra che trova spazio a Villa Arbusto, un gioiello del nostro territorio interessato in queste settimane da un significativo intervento di ammodernamento grazie a finanziamenti europei e regionali. I lavori in atto, indifferibili per un presidio culturale destinato ad affrontare le sfide della contemporaneità, non hanno tuttavia fermato la vitalità culturale e civile del nostro polo museale pubblico. Obiettivo che, come amministrazione, ci siamo posti quale priorità irrinunciabile fin dal nostro insediamento».

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L’inaugurazione della Mostra “Mariolino” è prevista sabato 22 luglio 2023 dalle ore 20.00. 
Al vernissage sarà presente l’autore.
L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 31 agosto. 

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Ingresso libero –  Info e orari: www.pithecusae.it

Tel. 081 99 61 03
L’accesso al Parco di Villa Arbusto è previsto esclusivamente dall’ingresso di Via Circumvallazione.
L’ingresso da Corso Angelo Rizzoli è temporaneamente chiuso.

Breve biografia
Mariolino Capuano nasce il 18 luglio 1943 nella sua amata Forio.

La sua vocazione artistica emerge già a sette anni e da autodidatta sperimenta diverse tecniche. Ha la fortuna di crescere in un ambiente ricco di stimoli, come era la Forio degli anni Cinquanta e Sessanta, quando il ‘Bar Internazionale’, gestito da Maria Senese, tra l’altro parente di Mariolino, diventa un punto di incontro di tanti intellettuali ed artisti. A soli quindici anni prende parte ad una collettiva insieme ai pittori Bolivar, suo vicino di casa, Pagliacci ed altri. 
Dopo aver conseguito il diploma nautico, si imbarca.

Chiusa la parentesi della navigazione, torna a Forio ed apre un’attività commerciale, un negozio di abbigliamento, che Mariolino affettuosamente ricorda come una “puteca“, alla foriana. 
I ritmi regolari della vita sulla terra ferma lo restituiscono all’arte. Riprende a dipingere nello studio attiguo alla sua casa, che si trova in un antico palazzo del centro storico, a pochi metri dal suo negozio e realizza anche vignette umoristiche. 

Negli anni Ottanta comincia a partecipare alle prime mostre. Le sue opere, eseguite con colori acrilici, hanno una vena surrealista, metafisica ed iperrealista che convive con una marcata inclinazione concettuale. Nei lavori di Mariolino è spesso presente la figura di Pinocchio, che può considerarsi il simbolo stesso della sua arte, sospesa tra verità e finzione, innocenza e inganno, oltre che incarnazione della complessità dell’essere umano e della vita in generale. 

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