ARCHIVIOARCHIVIO 5

Ischia Rewind, ciclone Valentino: « Persi cinque anni, il rilancio non si fa versando 50 euro»

ISCHIA. Amministratori, imprenditori, operatori turistici e albergatori si sono dati appuntamento presso la sala conferenze dell’hotel Ferdinando per discutere della strategie da attuare per individuare nuove strade per tornare a diventare appetibili nel mercato del turismo internazionale. L’unione fa la forza e per rilanciare il comparto turistico isolano serve essere compatti,uniti e propositivi.  Una squadra affiatata che metta da parte le gelosie personali e che faccia rete in modo da elaborare strategie accattivanti, così da far tornare l’isola d’Ischia giardino d’Europa. Il mantra del convegno che ha salutato la costituzione di un soggetto unitario intersettoriale per il rilancio del turismo isolano ha toccato i tasti della collaborazione, sinergia e rilancio. Nella sala aragonese dell’Hotel Re Ferdinando alcuni dei più importanti rappresentanti del mondo turistico, moderati dalla giornalista Carmen Cuomo, hanno messo a confronto le proprie idee, ricordando i punti deboli del turismo isolano che trattengono l’economia ischitana ancora nelle secche dell’incertezza.

 

PRESUTTI, RISPOLI E L’EVIDENTE TRACOLLO DI PRESENZE

 

Ad aprire il convegno il presidente della neonata associazione per la promozione degli operatori turistici dell’isola d’Ischia, Saverio Presutti che ha ricordato l’importanza di creare una forma associativa tra enti pubblici e privati, un progetto che punti alla realizzazione di una struttura solida che possa ripresentarsi nel panorama del turismo internazionale come una valida alternativa alle altre appetibili mete, sempre più scelte come destinazione dal turismo internazionale. Un tracollo di presenze ricordate anche dall’ingegner Mario Rispoli che ha sottolineato quanto siano ancora poco appetibili le destinazioni del Sud Italia nell’immaginario collettivo del turista internazionale medio. Basti pensare che tutto il Mezzogiorno non riesce a eguagliare le presenze che ogni anno totalizza la sola regione Veneto.

Ads

“Negli anni 70 – ha spiegato l’ingegnere – eravamo il paese verso il quale si rivolgevano più presenze internazionali. Ora siamo al quinto posto, siamo stati superati da Francia,Spagna Stati Uniti, che hanno saputo investire meglio sul turismo”. Il ricordo è andato poi al mercato tedesco che negli scorsi decenni ha contribuito alla salute dell’economia isolana: “Un mercato che andrebbe nuovamente intercettato – ha spiegato – il passaggio al turismo russo è stato per l’isola solo una fugace chimera. Almeno un terzo delle presenze russe si sono affidate a strutture pentastellate portando sull’isola molto denaro e innescano così un meccanismo virtuoso in grado di mettere in moto il sistema turistico con ricadute benefiche per tutta la comunità. Ottime performance che sono poi state spezzate dalla crisi Ucraina del 2014 che ha comportato l’indebolimento della moneta nazionale russa e come conseguenza l’impoverimento della domanda russa verso l’Italia”. La necessità è quindi quella di individuare nuovi mercati sfruttando anche l’implementazione di numerosi voli che al giorno d’oggi offre l’Aeroporto di Capodichino.

Ads

 

MENNELLA E IL NODO TASSA DI SOGGIORNO

 

Lasciata la parola ad Ermando Mennella, il presidente di Federalberghi Ischia ha posto l’attenzione sulla piaga dell’abusivismo ricettivo che ogni anno porta via alla tassa di Soggiorno un numero spropositato di risorse. “Quanti dei soldi raccolti dalla tassa di soggiorno vengono poi investiti in ospitalità?”, sI è chiesto il presidente di Federalberghi con un velo di malcelato scontento.

Anche Massimo Lambitelli, rappresentante della nuova associazione Aicom, ha ribadito la necessità di rimanere uniti e di intavolare un più stretto rapporto comunicativo con le amministrazioni isolane. “ Dobbiamo avere un’unica voce, un unico supporto, dove ognuno deve fare la propria parte. Il momento è critico, abbiamo il dovere di vivacizzare nuovamente corsi e borghi per rimanere in carreggiata”. Parole condivise anche dal rappresentante di Confesercenti, Francesco Pezzullo e da Claudio Cigliano dell’Ascom che hanno ribadito la necessità di rimanere uniti e fare rete.

 

FERRANDINO E DEL DEO: INVESTIRE IN COMUNICAZIONE

 

La riflessione di Enzo Ferrandino, sindaco di Ischia, ha rimarcato la necessità di una cabina di regia unica. “I comuni che sono più vicini al territorio – ha sottolineato il primo cittadino di Ischia – devono fare la loro parte e cioè tutelare e curare il territorio. Le amministrazioni devono prendersi carico della gestione del traffico, dei trasporti. Noi, in carica da appena sette mesi, siamo già in una fase di riorganizzazione dei servizi su parte del territorio. Ci stiamo mobilitando per una fase di ascolto con il mondo del commercio con cui c’è un confronto stretto e serrato. C’è poi l’aspetto della comunicazione che Ischia deve attuare con l’esterno. Finora non siamo riusciti a far veicolare messaggi in maniera sistematica.  Dobbiamo avere capacità di far passare i concetti di ‘Ischia giardino d’Europa’ e ‘Ischia 365 giorni l’anno’, creare brand da promozionare. Stiamo lavorando già in questa direzione e c’è bisogno di un coinvolgimento di tutti gli attori. Questo può e deve essere un punto di partenza. Non  possiamo più indugiare sui tempi, ma dobbiamo rilanciare questa fase e farlo diventare un momento proficuo per la collettività”.

Anche il sindaco di Forio, tra poco alle prese con la campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione, ha sottolineato la necessità di attuare precise strategie comunicative unitarie, in modo da mostrarsi forti e compatti al mercato internazionale. “Dobbiamo avere il coraggio di investire nella comunicazione e per farlo serve impegnare molto denaro. Cominciamo a destinare questi soldi per mostrare le bellezze del nostro territorio. Magari cominciando a puntare su quei mercati storicamente affezionati alla nostra isola, come la Germania, l’Austria e la Svizzera che sono il passato della nostra isola, ma che possono anche essere il futuro”.

 

TSUNAMI VALENTINO, UN INTERO SISTEMA SUL BANCO DEGLI IMPUTATI

 

La parola è poi passata al dottor Danilo Ferrandino, ischitano espatriato, esperto di marketing e di promozione turistica. che attraverso un preciso report ha specificato le strategie da attuare per tentare di risollevare Ischia dalle ombre dell’incertezza. Le strategie comunicative, i percorsi virtuosi da intraprendere, i possibili sbocchi e ancora, i consigli pratici di gestione dei social e gli errori in cui non cadere, sono stati i principali pilastri del discorso che hanno attratto e interessato la platea di esercenti, albergatori e operatori turistici.

L’intervento più duro e concreto è stato del giornalista Benedetto Valentino che con un velo di disincanto ha ricordato gli sforzi enormi attuati per l’istituzione del Distretto Turistico che non ha avuto l’evoluzione sperata. “Abbiamo perso cinque anni – ha dichiarato duramente Valentino – continuiamo con i convegni ma quando c’è da fare concretamente ognuno si muove per conto proprio. Sono 40 anni che stiamo cercando di trovar un’unità difficile da raggiungere. La colpa non è della parte politica, quando abbiamo costituto il Distretto Turistico, infatti, abbiamo trovato i sindaci disponibili. Il problema vero sono stati gli imprenditori. Non possiamo pensare di gestire uno strumento così importante che è il soggetto attraverso cui veicolare il rilancio dell’isola d’Ischia, coordinare tutta l’immagine dell’isola, pensando di fare una associazione di amici che mettono 50 euro. Un organismo complesso, che unisce pubblico e privato, deve trovare la sponda della classe imprenditoriale. La verità è che siamo rimasti fermi a una mentalità di quarant’anni fa. La nostra crisi deriva dallo sbagliato calcolo di molti imprenditori”.

 

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex