ARCHIVIO 2ARCHIVIO 5

«Caffè Scorretto» «Del Deo (non) ha vinto. Verde (non) ha perso»

di Graziano Petrucci

Francesco Del Deo è il (nuovo) sindaco di Forio. Ѐ riuscito ad ottenere al primo turno circa il 47% mentre al ballottaggio ha superato di poco il 55% dei voti. Dal canto suo Stani Verde mentre nella prima fase, circa due settimane fa, s’è aggiudicato qualcosina superiore a 3.200 preferenze, pari al 35%, nella gara finale di spareggio contro il neo sindaco ha sorpassato forse le sue attese arrivando addirittura alla cifra, non di poco conto, di 3911 voti che corrisponderebbe a poco più del 48%. Numeri, voti, preferenze, chiamateli come vi pare. Banalmente si potrebbe indicarli in questo modo. Purtuttavia i numeri hanno un significato e danno lo stimolo per l’avvio di certi ragionamenti che in specie chi s’è trovato attore della competizione elettorale ed è arrivato secondo, dovrebbe iniziare a fare. Ci sono due domande fondamentali da cui si può partire. Perché chi è stato sindaco del Comune di Forio, uscente dalla carica di primo cittadino, non ha avuto un largo vantaggio tale da poter dire di aver asfaltato i suoi avversari, confermando perciò a ribasso, rispetto al primo turno, la sua potenza di fuoco elettorale? E perché Stani Verde, il quale sulla base dei numeri sembrerebbe confermare in aumento il discorso inverso rispetto al primo, non è riuscito a stimolare quell’ampia parte di persone che non è andata a votare determinando così la manifestazione evidente di quell’apatia e indifferenza che molti nutrono per la politica e, pertanto, non è riuscito a scalfire il pensiero cristallizzato del “non cambierà mai niente” tanto che la gente ha preferito altro o addirittura il mare? Insomma, invece di blaterare per ore, senza arrivare a un punto, forse è il caso di rispondere a qualche domanda. Magari una risposta tra le tante può tornare utile, come la frazione umida originata dalla raccolta differenziata: molti Comuni la vendono cercando di creare un vantaggio per la popolazione ed erodendo i costi, perché ci sono società che la acquistano sia chiaro, invece che buttarla nei camion di qualche tizio, diretti sulla terraferma per qualche altro tizio, per poi perderne le tracce o dare da mangiare a questo o a quell’altro tizio. Nell’attesa di trovare una critica costruttiva a quanti affermano che intanto a Forio, come in altri pezzi dell’isola, la causa del disastro è da ricercarsi in una sorta di comportamento in parte simile al “metodo mafioso” usato per raccattare voti, possiamo sforzarci di interpretare ciò che è accaduto in queste ultime due settimane, secondo alcuni “analisti”, o in questi ultimi anni, secondo altri. Esiste una sacca di evasione nei confronti della politica, questo è un dato. Tanto a destra quanto a sinistra è diffusa come il rincaro della benzina. Tuttavia si può tentare una spiegazione semplice sul motivo per cui Del Deo non ha confermato il suo risultato nel ballottaggio. Si tratta di un segnale, sicuro, che ci dice tra le altre cose della sua perdita di appeal. Fascino che si muove, inevitabilmente e al contrario, sulle gambe dei “suoi” sostenitori della prima ora e che fa cogliere una significativa inflessione del «processo d’identificazione» tra il leader Del Deo e i cittadini, passando per alcuni dei suoi attuali consiglieri che, probabilmente, non si sono impegnati come avrebbero dovuto. Per quanto riguarda il capo della minoranza di Forio, Stani Verde, all’opposto, si tratta di un’occasione imperdibile. Riuscire a ricucire lo strappo tra cittadini e politica, allargandone lo spazio per coinvolgerli, è un passaggio molto difficile che, però, si può recuperare. Come? Approfittando di un’opposizione costruttiva e serrata, che può essere addirittura propositiva in certi casi, ma non indifferente sul lato della vigilanza in Consiglio Comunale. Proporre progetti fattibili alla maggioranza la quale dovrà per forza giustificare – alla cittadinanza – specie nel caso d’idee valide, la ragione per cui sono state rigettate o non accolte. Stani Verde, perciò, ha la possibilità di cambiare schema e chiedere conto di ogni atteggiamento alla maggioranza “Deldana” non mancando così di contribuire alla crescita del Comune per «opposizione» e fornendo le «prove logiche» che i cittadini, se lo avessero votato consentendogli di diventare sindaco, avrebbero sposato un «progetto». Forse è questo il collegamento che è mancato a Stani Verde. Ed è ciò che serve per saldare la frattura con quella parte di votanti che è convinta di non fare niente, perché tanto non cambierà mai niente.

Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex