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L’Autmare scrive al ministro Toninelli e denuncia vessazioni contro i dipendenti Caremar

ISCHIA – Torna a farsi sentire l’Autmare capitanata da Nicola Lamonica per difendere i diritti del lavoratori marittimi che garantiscono la i trasferimenti dalle isole alla terraferma. Stavolta la storica associazione degli utenti trasporto marittimo è intervenuta per difendere uno dei marinai della Caremar, al centro di un storia giudiziaria intricata, presa a cuore anche dalla consigliera regionale Maria Grazia Di Scala. “Per effetto di ingiustificati ed illegittimi accanimenti vessatori nei confronti di alcuni lavoratori marittimi – recita il comunicato diramato dall’Autmare – intervengono gli avvocati di parte con le loro diffide e nell’istituzione regionale la nostra conterranea consigliere regionale avv. Maria Grazia Di Scala; ciascuno nei propri campi di competenza. L’Autmare non è da meno e scrive al Ministro Danilo Toninelli perché faccia la Sua parte soprattutto nel settore di controllo e di garanzia della legalità, nella Capitaneria di Porto di Napoli che ad avviso della scrivente “ non brilla per tempestività ed autonomia”.

Significativo il caso del marinaio Panariello, più volte richiamato dalla presente associazione per il Suo coraggio e per la tenacia che l’anima e per le vittorie avute nei vari giudizi della Magistratura. Egli  viene espulso da marinaio e imbarcato in una categoria inferiore, da mozzo,  in contrasto con la sentenza  a lui favorevole 1958/18 della Corte d’Appello, sezione lavoro; successivamente in data 11/9/ ‘18, a seguito di provvedimento di reimbarco,  dopo un breve periodo di malattia/ infortunio, la società Caremar – per assestargli un colpo di grazia – chiede alla Capitaneria di Porto di Napoli di volerlo inscrivere nel “ Turno particolare alla categoria mozzo ”, cosa del tutto improponibile per effetto della  citata sentenza.

Alta e tempestiva si leva la protesta dell’interessato , che opportunamente e giustamente  “ rifiuta l’iscrizione richiesta” ,perché non dovuta,  e quella del Suo legale Avv. Cesarina Barghina che con pec . di pari data , senza alcun riscontro a tutt’oggi, invita e diffida  la società “ a dare seguito correttamente alla procedura di reimbarco del marittimo in questione a seguito della chiusura della malattia”; ed aggiunge “ va da sé che qualsiasi imposizione di iscrizione al Turno Particolare, già esclusa nel caso di specie anche dal Tribunale di Napoli e dalla Corte d’appello di Napoli, non potrà che essere seguita dal legittimo rifiuto del marittimo di adempiere alla disposizione del datore di lavoro illegittima”.Il comunicato dell’associazione che si leva in difesa dei diritti dei lavoratori marittimi ha poi concluso:  “Un interessante incontro di stamani ad Ischia con l’On. Maria Grazia Di Scala  che, con lo stile e la grazia di sempre,  in uno ad un già affermato Suo impegno istituzionale in difesa dei diritti dei marittimi e della sicurezza in mare,  ha ascoltato e preso a cuore le aspettative di Panariello e di altri lavoratori presenti, lasciano intravedere giorni di fuoco in Commissione regionale ai trasporti, in Caremar, in Capitaneria di Porto di Napoli; e non è esclusa “ un’agitazione produttiva ”  a livello Ministeriale anche in riscontro all’intervento già inoltrato da Autmare al Ministro Toninelli. Staremo a vedere!

Antonello De Rosa

 

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