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Demolizioni, è Procura “revolution”

di Marco Gaudini

 

ISCHIA – Dalla terraferma sul versante dell’abusivismo edilizio arrivano notizie importanti circa una determinazione della Procura Generale di Napoli che certamente pone un punto molto fermo in tutta la vicenda degli abbattimenti. Come ormai si sa, questo è sempre un tema molto caldo nella nostra Isola Verde, che negli anni è stata troppo spesso mortificata da un cemento selvaggio. Ma oltre alle operazioni speculative, o di gravissimo impatto ambientale e quindi anche molto pericolose, vi sono anche quegli abusi che sono stati ribattezzati “di necessità”. Proprio su questa vicenda circa un anno e mezzo fa, vi fu una dura protesta a Roma, da parte degli amministratori pubblici della Campania. Dopo gli abbattimenti, avvenuti al tempo, con le ruspe in azione in tutta la provincia di Napoli ed anche sull’isola d’Ischia, a Citara, i sindaci che sostenevano il Disegno di Legge proposto dal Senatore di Forza Italia Ciro Falanga, avviarono una manifestazione a Montecitorio, per richiedere un’audizione in commissione Giustizia della Camera. Sul tavolo della discussione vi era la questione demolizioni alla luce della notizia arrivata dall’ex commissione Giustizia della Camera dei deputati, che era presieduta dalla parlamentare Pd Donatella Ferranti, in merito al disegno di legge che stabiliva il ricorso a una sorta di graduatoria delle ordinanze di demolizione (mettendo in fondo alla lista l’abbattimento di immobili adibiti ad attività economico-commerciali e quelli riservarti alle prime case). Ma adesso però, con la disposizione della Procura di Napoli, è stato stabilito un vero e proprio ordine di prioritá nell’individuazione dei manufatti da abbattere, fatto salvo ovviamente il criterio cronologico.

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