CULTURA & SOCIETA'

Graffiti Michelangelo Pistoletto, la Dea in cenere

DI ENZO RUJU

Nell’avventura estiva di Napoli la istallazione della Venere degli stracci di Pistoletto tra il Comune e il Maschio Angioino, la monumentale opera rivolta presso il porto .La Dea  bellezza e gli stracci ,abiti e non, fanno da bella posa in una città ricca di archeologia monumenti, civiltà storiche, greci, romani, etruschi il contemporaneo è favorito dalla testimonianza di Michelangelo. Nel Marzo del 2004 gli viene conferito la Laurea Honoris Causa in Scienze Politiche a Torino e Pistoletto pubblica e di-segna il Terzo Paradiso il centro della vita,il centro del creativo ,il centro delle attività umane.Il caso di dire un neo umanesimo contemporaneo, l’umanità temporale degli uomini mortali o resi immortali dal Terzo Paradiso! Anche Dante 1200 scrive del Paradiso e immagina la felicità eterna dei mortali in un’altra vita consone rispetto a quella terrena,dove si consumano passioni, femminicidi, omicidi,l’arte a rogo e le ceneri sono un ricordo di un operato terreno. Pistoletto nasce a Biella nel 19333 ,uomo del novecento  novantenne pittore e scultore dell’arte povera. Figlio unico di Livia Fila(1896-1984) Michelangelo segue il padre nella bottega di restauro a Torino,non confacente all’arte moderna. Dal 1947  lavora e restaura quadri  fino al 1958. Frequenta gallerie d’arte tra le quali Luciano Pistoi dove conosce il critico d’arte Luigi Carluccio.Tra gli artisti anche Nino Ruju,giovani all’epoca intraprendenti   per un operato dell’area mediterranea. Italia e Francia il confronto di tavolozza con artisti  Georges Mathies , Hans Hartung, e Lucio Fontana fautore dell’arte spaziale.Certo la Venere la Dea della bellezza,dell’amore a guardare gli stracci simbolo del popolo, corpo opulento,in carne con le sue nudità guarda fiera la città bollente.

Fisico giunonico la Venere, dal mondo classico greco, dal forte naturalismo e realismo interpreta il femminile nell’idea di bellezza, il raziocinio del pluralismo critico.Pro e contro nella fisiologia dei terreni ,il sale dell’esistenza nel mondo surreale dell’esistenza. Surreale il rogo ,l’incendio per la contestata opera di Pistoletto, forse eretica l’immagine che non rappresenta il Terzo Paradiso dello stesso autore. Tutto strano e ripeto surreale il falò ore 5,30 ha inizio e l’alba scandita  dal fuoco delle fiamme alte, vistose illumina l’alba cocente in piena estate e il risveglio dei napoletani nell’osservare le ceneri della Dea, come dire nata dalla polvere muori nella polvere. Certo un canopo per conservare un pugno di ceneri rimaste. Una occasione persa per la città incline alle arti visive, la notizia gira attraverso il web e canali nazionale e d’oltralpe,della Venere dalla squisita bellezza solo rovina e materia. Mi sembra di assistere a un fatto storico, Giordano Bruno a Nola la Filosofia in cenere e il Terzo Paradiso in cui la Venere si specchia per bellezza, fierezza ma  essere uomini significa sottostare all’impeto degli Dei. Pagani o cristiani l’ira non ha prezzo. Speriamo in futuro,con le nostre coscienze di non essere talebani, e amare con il rispetto e il pluralismo l’operato altrui. L’arte non si censura!

* CRITICO D’ARTE

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