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Tentata violenza sessuale sulla Riva Destra

ISCHIA – Saranno le indagini affidate ai carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal cap. Andrea Centrella, a chiarire la dinamica di un episodio dai contenuti a tinte fosche e che riguardano presunti abusi sessuali che sarebbero stati perpetrati nello scorso fine settimana ad Ischia, in una delle zone più ambite e frequentate dal mondo giovanile e della movida, ai danni di una diciottenne ischitana. Un’attività di investigazione che è partita praticamente il giorno successivo a quello in cui si sono consumati i fatti, grazie alla denuncia della vittima di questa disavventura che senza perdersi d’animo si è recata in caserma e con una denuncia querela articolata e minuziosa ha raccontato quanto le sarebbe accaduto nel corso di una serata che avrebbe dovuto essere caratterizzata soltanto dal divertimento. Un racconto sul quale per adesso non filtra nulla, ma che viene ritenuto decisamente attendibile dai militari dell’Arma, che non a caso si sono mossi raccogliendo anche una serie di informazioni e documentazione in grado di poter suffragare la tesi della giovanissima accusatrice.

Tutto è accaduto in un locale della Riva Destra. Una ragazza, di cui non per ovvi motivi non sveliamo le generalità nemmeno con le lettere iniziali, vista la delicatezza dell’argomento, si trova all’interno dell’esercizio, in compagnia di un gruppo di amici ed amiche. All’improvviso sale al piano di sopra, intenzionata a recarsi in bagno per dare un ritocco al proprio trucco. Ed è proprio per questo, probabilmente, che non si cura nemmeno di chiudere la porta a chiave. La scena, però, non sfugge ad un giovane ischitano, il quale vedendola salire decide di seguirla. Le sue intenzioni, però, non sono delle migliori, dal momento che una volta giunto a destinazione apre la porta del bagno, tra lo stupore della ragazza. Inizialmente la stessa non si preoccupa, anche perché conosce il dirimpettaio ma purtroppo le intenzioni di quest’ultimo non sono certamente delle più nobili. Lui dapprima comincia a farle delle avances, poi con la forza dapprima la bacia, poi le infila le mani tra le parti intime e proverebbe in ogni modo a convincere la giovane ad avere un rapporto sessuale.

Nel frattempo al piano di sotto, tra musica, qualche buon drink e le immancabili chiacchierate tra amici, la serata proseguiva normalmente ed all’apparenza senza intoppi. Dopo diversi minuti, però, un paio di amiche della ragazza hanno deciso di raggiungerla in bagno, incuriosite e magari anche un pò preoccupate del tempo eccessivo che stava impiegando per truccarsi. In quel momento è sbucato dalla porta il ragazzo, con il volto completamente coperto di rossetto mentre lei era visibilmente scossa all’interno. Una volta ritornata al piano terra, la diciottenne ischitana ha avuto una crisi di nervi e di pianto, iniziando a raccontare anche al titolare del locale quello che le era successo. Proprio una sua amica, che aveva assistito all’ultima inequivocabile scena, l’ha convinta a recarsi presso la caserma di via Casciaro per raccontare questa torbida storia e denunciare il suo aggressore. Alla querela, pare, sarebbe stata allegata anche la testimonianza della seconda giovane, proprio su questo particolare che ovviamente renderebbe il quadro accusatorio decisamente più pesante. Gli uomini guidati dal cap. Andrea Centrella si sono immediatamente portati sulla Riva Destra ed hanno chiesto ed ottenuto i filmati contenuti nelle videocamere di sorveglianza del piano superiore. Che, stando ad alcune indiscrezioni, non potrebbero non aver ripreso almeno i momenti salienti della scena, come l’ingresso tutt’altro che garbato del ragazzo nella toilette delle donne e magari, se la porta è rimasta aperta, anche qualcosa di molto peggio.

L’impressione insomma, anche se ci troviamo soltanto alle prime battute, è che questo “eccesso di ormoni” da parte di un ischitano peraltro molto conosciuto negli ambienti della movida e del by night (e che speriamo non sia sfociato in qualcosa di peggio, e questo senza voler assolutamente sminuire quello che ha messo in atto, sia ben chiaro) potrebbe essere un gesto ignobile in grado di costare decisamente molto caro. Se dalle risultanze dell’indagine dei carabinieri dovessero arrivare una serie di elementi in grado di provare la responsabilità penale e confermare il contenuto della denuncia presentata dalla 18enne, gli atti trasmessi all’autorità giudiziaria potrebbero anche indurre i magistrati ad adottare pesanti provvedimenti, come spesso accade in casi del genere dove – ed è sacrosanto che sia così – la tolleranza è ridotta praticamente allo zero. Ecco perché quanto accaduto nello scorso weekend è stata soltanto la prima puntata di un romanzo che ha ancora molti capitoli da scrivere e da raccontare. E per qualcuno rischiano di non essere affatto piacevoli.

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