CRONACA

Le ansie dei dirigenti scolastici per la prima campanella

Ad illustrarci il nuovo anno scolastico, e soprattutto le preoccupazioni che accompagnano l’inizio dell’attività,le dirigenti Assunta Barbieri del Liceo Ischia e Lucia Monti della SMS Scotti

Dopo quasi sette mesi, questa mattina è tornata a suonare la campanella anche per gli alunni dell’isola di Ischia. Tra mascherine, gel igienizzante, distanze di sicurezza e banchi con le rotelle, si torna in classe. Ma non mancano le preoccupazioni. «Non si è mai pronti quest’anno. Almeno questa è l’impressione», così la dirigente del Liceo Ischia Assunta Barbieri esordisce non nascondendo alcune preoccupazioni. «Questo sarà un anno scolastico davvero difficile. Sarà necessaria una forte alleanza educativa fra tutte le componenti della società civile. Non solo tra scuola e famiglie. Tutto il territorio, Comuni, scuole, Eav e Città Metropolitana devono stare accanto alle scuole, altrimenti non andremo da nessuna parte».

La preside Barbieri non è fiduciosa: «Ci vuole un grande senso di responsabilità a fronte di norme ancora molto farraginose. In tante situazioni ancora non è chiaro come comportarsi». Ed il riferimento, ad esempio, è agli studenti fragili. «I lavoratori fragili sappiamo che non possono stare in classe. Ma gli studenti fragili? Nessuno ha saputo darci una risposta chiara ed univoca». «Non sarà semplice», ripete di continuo. «È un mare magnum di norme, regole, percorsi obbligatori e dispositivi di sicurezza nel quale io con il mio staff – continua la dirigente del Liceo Ischia – abbiamo provato nel migliore dei modi a districarci». Le due sedi del Liceo Ischia sono divise in settori cui sono stati attribuiti nomi di personaggi illustri che abbracciano l’anima del liceo. E così il plesso di Ischia ha settori dedicati a Dante, Cartesio, Marie Curie e a Platone. Ad ogni settore corrisponde un numero preciso di aule con ingresso dedicato. I settori ospitati nella sede di Lacco Ameno del liceo sono intitolati a Michelangelo, Ipazia di Alessandria e Virginia Woolf. E così i ragazzi sanno dove andare e quale percorso seguire. E poi c’è la didattica a distanza.

«Le prime e le quinte, ovvero le classi più ‘delicate’ – ci spiega la dirigente scolastica – faranno un solo giorno a settimana di lezioni a distanza e cinque giorni in presenza. Mentre le seconde, terze e quarte saranno per quattro giorni a settimana in presenza a scuola e per due giorni a casa collegati attraverso computer e tablet con gli insegnanti».  «Sulla carta è tutto pronto – ha concluso la preside – Adesso dobbiamo vedere se la macchina funziona. Domani mattina (oggi per chi legge nda) la prima prova sarà l’ingresso a scuola. Noi ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno e dedizione. Speriamo che tutto andrà per il verso giusto». Più ottimista, invece, la dirigente della scuola media Scotti Lucia Monti che non vede l’ora di scendere in campo. «Eravamo pronti già il giovedì scorso ed anche lunedì, ma poi ci hanno bloccato le ordinanze». Anche alla scuola Scotti ci saranno dei turni per i ragazzi secondo le sezioni di appartenenza. E da venerdì 2 ottobre entreranno tutti i ragazzi, seppur con orari diversi. «Ancora non abbiamo i banchi monoposto, ma non è un problema solo dell’isola. In tutta Italia mancano anche se speriamo che per fine ottobre possano arrivare», ci conferma la dirigente la cui scuola è stato oggetto di lavori strutturali. «Abbiamo perso degli spazi ‘comuni’ come l’aula magna e l’aula di artistica. È stato necessario per poter cominciare. La nostra scuola è stato oggetto di lavori grazie a dei fondi comunitari. Il Comune di Ischia ha partecipato ad un avviso pubblico grazie al quale sono stati assegnati 110mila euro per fare dei lavori nella nostra scuola e nella scuola elementare», spiega la dirigente. Negli ultimi giorni prima dell’inizio della scuola i genitori sono stati informati sul patto di corresponsabilità. «Quest’anno più del solito – incalza la preside Monti – i genitori devono stare accanto alla scuola. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione con tanta attenzione e pronti ad intervenire in caso di necessità». E così la preside ha chiesto a tutti i docenti di dare l’esempio ai ragazzi. «I docenti – ci spiega – quando entreranno in classe devono igienizzarsi le mani ed invitare gli alunni a farlo per la propria sicurezza e l’incolumità degli altri». Eliminati i registri cartacei, esisteranno solo quelli elettronici. I compiti in classe, invece, saranno isolati per 48 ore prima delle correzioni. «Siamo pronti e sono sicura che ce la faremo. Ma solo con la collaborazione di tutti».

La dirigente scolastica del Secondo Circolo didattico di Ischia, Patrizia Rossetti, ha affidato il suo messaggio al sito internet della scuola. «Ci vorranno collaborazione e pazienza da parte di ciascuno, perché tutto pian piano vada a regime. L’importante è riportare i bambini a scuola, il luogo che solitamente è parte tanto significativa della loro vita. Sarà necessario trovare il giusto equilibrio tra la dovuta sicurezza ed una nuova forma di normale quotidianità», scrive. Ed ancora: «La scuola è luogo di formazione e di educazione e queste finalità si basano sulla relazione umana. E dopo tanti mesi di assenza, è a questo che dovremo riabituare i nostri alunni e noi stessi. Se ci saranno problemi, li gestiremo e se ci saranno errori, li correggeremo. Tutti insieme».

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