Le aspettative del consigliere delegato alla cultura del comune di Forio Davide Laezza: «Prestare più attenzione ai giovani»
Abbiamo ascoltato Davide Laezza, consigliere delegato alla cultura del comune turrito: «Negli ultimi anni a Forio, così come in altri comuni, ci sono stati diversi cambiamenti a partire da un ricambio generazionale all’interno dell’apparato amministrativo. Molti giovani sono entrati nella vita politica e, insieme ad alcuni esponenti della ‘vecchia guardia’, stanno facendo del proprio meglio. Io credo che nel 2025 bisognerà dare ancora più spazio alle nuove generazioni, ascoltando le loro esigenze. Mi capita spesso di parlare con i miei coetanei e in loro ho riscontrato la voglia di migliorare l’isola sotto molteplici punti di vista. I trasporti, ad esempio, sono un cruccio perché i collegamenti con la terraferma non sono sempre garantiti e questo per i ragazzi può essere un problema. Ecco, mi auspico che la voce dei più giovani sia messa al primo posto nell’agenda politica di tutte le amministrazioni locali». Davide Laezza ha proseguito e concluso: «Spero che in questo nuovo anno ci sia una maggiore consapevolezza di essere un’isola e di come uniti si può essere più forti. Affinché ci sia una concreta valorizzazione delle nostre bellezze paesaggistiche e culturali è necessario fare rete perché da soli non si va da nessuna parte. Quest’estate per attrarre maggiori turisti serve una comunicazione più efficace dell’isola, magari creando uno spot o qualche contenuto che dia visibilità a quello che c’è da scoprire. Su questo mi sento di spezzare una lancia a favore del cosiddetto turismo ‘lento’, quello che è tipico di alcune zone del nostro paese in cui si va alla riscoperta delle tradizioni e degli antichi sapori di un luogo. In Salento, ad esempio, ha funzionato benissimo e penso che anche da noi si debba puntare su questo turismo ‘alternativo’, quello che poi è stato caratterizzante per l’isola nei famosi anni ’50 quando a Ischia venivano personaggi di fama mondiale per godere delle sue bellezze paesaggistiche, culturali e gastronomiche».
