CRONACAPRIMO PIANO

Le carte dei condoni distrutte in mare

Un tecnico in servizio presso il Comune di Casamicciola sorpreso mentre tenta di disfarsi della documentazione contenuta in alcuni fascicoli portati via dagli uffici municipali. Scatta l’indagine, i documenti dovevano sparire perché collegati a pratiche di ricostruzione. Ma chi c’è dietro questo “disegno”? Tutte le indiscrezioni, ma adesso la vicenda rischia di avere un effetto “tsunami”

Quella che vi raccontiamo è una storia di una gravità inaudita, tanto grave che inizialmente lo stesso cronista quasi stentava a crederci. In realtà è successo per davvero e quella che è stata – almeno a quanto trapela da scarne indiscrezioni – una scoperta casuale, rischia di far scoppiare un’attività di indagine ed una successiva inchiesta giudiziaria che potrebbe avere le conseguenze di una vera e propria “bomba” su Casamicciola Terme. Con una serie di reati che potrebbero essere contestati a soggetti che fin qui sono da ritenersi ancora ignoti ma che potrebbero non rimanerlo ancora a lungo. Questa incredibile vicenda ha origine da un normale giro di controllo del territorio che sta effettuando una volante del commissariato di polizia di Ischia, diretto dal vicequestore Ciro Re. Gli agenti stanno transitando nella zona del Lungomare di Forio, all’altezza della zona denominata “Scogli Innamorati”, quando improvvisamente si imbattono in una scena che inizialmente, più che insospettirli, sembra quasi incuriosire i tutori dell’ordine. Un uomo, evidentemente nervoso e che si muove con fare frettoloso, si sta liberando di una serie di carte – un numero abbastanza copioso, contenuto in almeno un paio di faldoni – gettandole in mare, come a volersene disfare. I poliziotti scendono dalla macchina pensando di dover contestare al soggetto in questione la violazione di un reato di natura ambientale, ma subito si accorgono che le cose stanno in realtà in maniera decisamente diversa.

Gli agenti di ps capiscono subito che quell’uomo ha in mano documenti importantissimi, al punto che mentre un poliziotto resta a “monitorarlo”, il collega cerca di recuperare quanto più carteggio possibile del quale questi si era impunemente disfatto. E adesso arriviamo alla nota dolente: l’uomo in questione è impiegato presso il Comune di Casamicciola Terme ed a quanto pare presso l’ufficio tecnico. Nella sua auto aveva trasportato con sé una serie di atti relativi a pratiche di condono, di concessioni edilizie in sanatoria, riguardanti una serie di immobili ubicati in zone diverse del territorio della cittadina termale. Non c’è nessun dubbio a riguardo: che lo abbia fatto di sua iniziativa o che glielo abbia chiesto (piuttosto che imposto) qualcun altro, il professionista ha portato via quel carteggio dagli uffici comunali e li ha caricati nella sua auto con il dichiarato intento di distruggerli. Di quelle pratiche, insomma, non doveva rimanere alcuna traccia né reminiscenza “storica” magari per fare in modo che quando determinate pratiche relative alla ricostruzione dovessero essere definite non ci fosse nessun parametro al quale poter fare riferimento: ovviamente abbiamo sintetizzato al massimo il concetto a beneficio dei nostri lettori, fermo restando che poi dietro può nascondersi – partendo da questo – qualcosa di ben più complesso.

A questo punto è chiaro che negli uffici di via delle Terme è stata aperta un’indagine che promette di riservare colpi di scena a gogo. Un’indagine che per ovvi motivi è appena agli inizi ma che muoverebbe da una serie di certezze. La prima: il tecnico lascerebbe per davvero l’ufficio con queste carte al seguito, cosa che sarebbe stata provata anche dalla visione di alcune videocamere di sorveglianza. Ora qualcuno potrà porsi l’interrogativo che noi per primi ci siamo posti: si può essere così ingenui da voler distruggere delle carte che “scottano” in pubblica strada e non magari presso la propria abitazione bruciandole nel caminetto, tanto per dirne una? C’è una risposta anche a questo, che testimonia come il professionista sia stato anche decisamente “sfigato”. Sembra che lo stesso fosse stato convocato d’urgenza in un ufficio delle forze dell’ordine per una consulenza da sbrigare “ad horas” e ciò lo avrebbe indotto a cercare di disfarsi in fretta di quel carico che custodiva in auto che certo era di quelli compromettenti. E adesso l’ultimo quesito, quello che poi potrebbe aiutare non poco il vicequestore Ciro Re ed il suo personale a capire chi e cosa ci sia dietro alla volontà di far sparire una serie di fascicoli. Non sembrano esserci particolari correlazioni o anelli di congiunzione tra i soggetti cui fanno riferimento le pratiche nelle mani del tecnico, l’unico aspetto che balza agli occhi – ma precisiamo a scanso di equivoci che fino a prova contraria si tratta di una semplice casualità – è che molte di queste pratiche fanno riferimento ad uno massimo due tecnici privati che le avrebbero curate per conto dei loro clienti. Ma, lo ribadiamo una volta di più, questo non induca assolutamente a conclusioni affrettate. Siamo appena agli inizi, ma l’impressione è che qualcuno – anche per rendere la sua posizione meno pesante di quanto già non sia – farà bene a parlare ed a raccontare come sono andate le cose. A quel punto ci sarebbe l’inevitabile “effetto domino” di responsabilità che potrebbe consentire di risalire alla genesi di questa pagina nera della storia di Casamicciola Terme. E a quel punto le conseguenze sarebbero davvero terrificanti. Non resta che aspettare, ma è chiaro che immaginare che su un fatto del genere possa arrivare il classico colpo di spugna è un qualcosa di assolutamente impossibile.

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Luca

Ma non ci sono stati pure un paio di incendi all’ex municipio di Casamicciola?

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex