L’amministratore della compagnia privata Caremar, che però viene sovvenzionata dalla Regione Campania con ben 11 milioni di euro all’anno, dopo aver chiesto di ricevere dalla nostra redazione per iscritto alcune domande che volevamo porgli, ha glissato e non risposto, così negando alla pubblica opinione, di conoscere le intenzioni della società in merito a questioni di carattere prioritario che riguardano la compagnia da egli
amministrata. Il Golfo, quindi, pubblicherà tutti i giorni le seguenti domande, fino a quando l’amministratore della Caremar, Francesco Ceci, non risponderà pubblicamente
1) La compagnia ha registrato disagi derivanti dall’ultimo sciopero messo in atto dai lavoratori aderenti al sindacato Orsa Marittimi?
2) A seguito delle numerose proteste – sciopero del 8 e 9 gennaio (poi fallito), sciopero del 15 e 16 febbraio – e delle dichiarate intenzioni di continuare questo stato d’agitazione, la compagnia ha intenzione di avviare un tavolo di confronto con i rappresentanti dei lavoratori, compreso il sindacato in questione?
3) Qual è la posizione della compagnia rispetto alla denuncia presentata da alcuni rappresentanti dei lavoratori, circa il vostro presunto comportamento illegittimo nella sostituzione di un dipendente (che avrebbe aderito allo sciopero) su un mezzo navale che copre la tratta Napoli – Capri?
4) Qual è il piano aziendale della nuova Caremar? Sono previsti degli investimenti, se si quali?
5) Qual è la vostra posizione sulla vicenda degli ex lavoratori delle biglietterie della Caremar? Da parte vostra, c’è qualche spiraglio per queste persone che hanno perso il lavoro?
6) Sono tanti gli utenti che lamentano numerosi disagi derivanti soprattutto da una scarsa comunicazione del personale di terra, delle biglietterie e dei vostri canali informatici. In che modo pensate di migliorare questo aspetto?
7) Lei come vede il futuro del trasporto marittimo nel Golfo Partenopeo nei prossimi dieci anni?
