Le donne al Mudis, l’omaggio e la difesa dei loro diritti sociali: la Vinciguerra incanta il pubblico femminile nel nome di Lady Susanna Walton
E’ una festa che le interessate amano ritenere “istituzionale” ed anche intoccabile, elevata dal 1977 ad evento e Giornata Internazionale Dei Diritti Della Donna - L’ incontro con la presidente della Fondazione Walton presso il Museo Diocesano di via Seminario a Ischia Ponte, è stato organizzato quale evento di punta delle iniziative culturali e sociali della FIDAPA isolana,presieduta dalla Prof.ssa Lina Tufano, per ricordare Susana Walton, una donna davvero straordinaria. Grandissimo successo quindi e la meritata standing ovation finale per la relatrice alessandra vinciguerra. Un omaggio doveroso ed appropriato a Lady Susanna Walton. La FIDAPA sezione di Ischia ha regalato al pubblico un evento di grande valore culturale. Con la sua appassionata esposizione, alessandra vinciguerra ha saputo raccontare la vita straordinaria di Lady Susanna Walton, una donna che ha saputo declinare al femminile i concetti di arte, cultura e libertà

Non si è ancora spenta l’eco del notevole successo coseguito dalla Fidapa di Ischia presieduta dalla prof.ssa Lina Tufano al Mudis del Centro Storico per l’ omaggio alle donne in particolare per Lady Walton nel giorno internazionale della loro festa e difesa dei diritti sanciti per il gentil sesso. Se ne parlerà ancora, con commenti e riflessioni per non limitare l’importanza della Ricorrenza ad un solo giorno celebrativo, Le donne sono ormai le colonne della società ma anche esposte a violenza punibile con pena severa. L’argomento scottante ed attuale va affrontato tutti giorni. In modo che diventi una festa,,,continua.
La Vinciguerra, Presidente della Fondazione Walton, si è mossa dalla Mortella a Zaro dove svolge anche mansioni di storica ed efficiente direttrice del famoso Parco botanico creato in zona dal compositore musicista inglese William Walton con la moglie l’argentina donna Susanna, per offrire in conferenza al folto uditorio quasi tutto al femminile convenuto per la speciale occasione, un circostanziato saggio di vita raccontata ed impegno quotidiano professionale profuso di colei che è stata non solo la musa e compagna del celebre compositore William Walton, ma anche una figura di immenso rilievo per il patrimonio artistico e paesaggistico della nostra isola. Il suo amore per Ischia si è concretizzato in un’eredità preziosa, fatta di bellezza e cultura, di cui le saremo sempre grati. L’ incontro con Alessandra Vinciguerra,presso il Museo Diocesano di Via Seminario a Ischia Ponte, è stato organizzato quale evento di punta delle iniziative culturali e sociali della Fidapa isolana, per ricordare Susana Walton, una donna davvero straordinaria. Grandissimo successo quindi e la meritata standing ovation finale per la relatrice. Un omaggio doveroso ed appropriato a Lady Susanna Walton. la FIDAPA sezione di Ischia ha regalato al pubblico un evento di grande valore culturale. Con la sua appassionata esposizione, Alessandra Vinciguerra ha saputo raccontare la vita straordinaria di Lady Susanna Walton, una donna che ha saputo declinare al femminile i concetti di arte, cultura e libertà. Quindi un 8 marzo scorso speciale avendo ricordato Susana Walton,moglie del famoso compositore inglese Sir William Walton, ideatrice e ” genius loci”de i Giardini La Mortella, con la dott. Alessandra Vinciguerra e la prof Lina Tufano Direttrice artistica degli Incontri musicali e Presidente della Sezione Fidapa Ischia. L’ 8 marzo dell’anno del Signore 2025, data ormai diventata storica, è quindi la festa della donna o delle donne sulla nostra isola, in Italia e nel mondo.
E’ una festa che le interessate amano ritenere “istituzionale” ed anche intoccabile, elevata dal 1977 ad Evento e Giornata Internazionale dei diritti della donna che ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo. Il fiore simbolo della celebrazione è da sempre la mimosa. In questo giorno, perché si regala una bella mimosa e non un altro fiore? Per scoprirlo bisogna tornare indietro di quasi 70 anni e arrivare al 1946, quando due donne iscritte all’UDI (Unione donne italiane), Rita Montagnana (moglie di Palmiro Togliatti, uomo politico di primo piano e segretario nazionale del Partito Comunista Italiano) e Teresa Mattei, proposero di adottare questo fiore come simbolo della Festa della Donna. La decisione fu messa ai voti e le donne dell’UDI votarono all’unanimità per questo fiore. Bello e insolito, la mimosa è uno dei tanti fiori che fiorisce a marzo ed è economico, quindi può essere regalato da tutti (anche se, solitamente, il giorno della Festa della Donna i prezzi dei mazzolini di mimose aumentano tantissimo!). Quali erano gli altri fiori in gara? Anemoni e garofani, arrivati rispettivamente al secondo e al terzo posto. La mimosa ha vinto anche per le sue caratteristiche: è un fiore che riesce a crescere, nonostante la sua fragilità apparente, anche su terreni difficili . Perfetto per rappresentare la figura della donna! I fiorai dell’isola di questo prezioso fiore hanno fatto abbondante rifornimento da alcuni giorni per essere pronti alla vendita da stamattina. Quindi oggi Festa della Donna a tutti i livelli: alto, basso, medioalto,mediobasso e nel mezzo senza distinzioni e discriminazioni di sorta, ma protagoniste ciascuna nel proprio spazio conquistato in piena libertà di movimento e di pensiero. In una società organizzata come la nostra, antica e moderna, la posizione della donna nel corso della storia nella realtà sociale isolana ha seguito gradualmente il passo con i tempi riuscendo ad evolversi e centrare obiettivi notevoli. Per le nostre donne, per il gentil sesso della nostra isola, festeggiare è legittimo, contare le conquiste sociali e culturali è nel pieno diritto, dimostrare personalità e carattere ormai è in particolare prerogativa di quelle donne forti che sanno determinare e diventare punti di riferimento e di forza di una società in continua evoluzione.
Il mondo femminile ischitano, dal Castello a Sant’Angelo, può dirsi ben d’onde in festa per essere parte viva di un ‘isola straordinariamente bella. ricca di storia e di protagoniste che in tempi diversi e ruoli diversi lo hanno degnamente rappresentato e continuano a farlo dal focolare domestico alla cattedra,dalla comune lavoratrice all’impiegata di concetto come si diceva una volta. L’isola d’ Ischia è orgogliosa della sue donne spose, madri, sorelle, zie, nonne ed anche sante come la storia ci dirà a partire dalla giovane Restituta di Cartagine poi per noi isolani Santa Restituta. La storia antica della nostra isola, prim’ancora di quella moderna ci tramanda figure femminili di spessore, autentiche icone di un prestigioso passato, ha espresso altre grandi figure di donne come la pasionaria del Borgo di Celsa e sarta di Corte Maddalena Cigliano e battagliera “vedova del mare” che fra il ‘400 ed il ‘500 perse al largo del Castello, il suo giovane marito e un figlio di 18 anni pescatori. Altra donna famosa protagonista della vita e della storia di Ischia è quella Vittoria Colonna che dal Castello diffuse le sue rime poetiche che colpirono l’animo nobile e la sensibilità artistica del sommo Michelangelo. Altro nome di donna carismatica e benefattrice era quello di Laura Sanseverino consorte del governatore dell’isola insieme a sua sorella Costanza, Innico D’Avalos. A queste per diritto va assegnato la mimosa alla memoria. La storia ci ricorda nostre grandi donne del passato ‘900 distintesi a Ischia per spiccate doti di vere educatrici, senso della carità cristiana ed in prima linea per la solidarietà verso persone in difficoltà.











Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter
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