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Le elezioni, Enzo, gli avversari: Paolo Ferrandino fa le carte al 2022

L’esponente della giunta municipale di Ischia promuove l’operato in questo quinquennio dell’amministrazione guidata dal sindaco Ferrandino e in questa intervista a Il Golfo parla di futuro, maggioranza allargata, possibili rivali e pure di una serie di lavori tra cui quelli portuali  

Sta per chiudersi il 2021, un anno che dal punto di vista politico a Ischia è stato rappresentato di fatto dal “tutti insieme appassionatamente”. Certo l’ulteriore allargamento della maggioranza è il segnale che non bisogna mai dare nulla per scontato, in fondo appena un anno prima nessuno ci avrebbe scommesso un solo euro.

«E’ una sintesi condivisibile, quel che emerge per l’appunto è che dalle iniziali contrapposizioni elettorali è nata una collaborazione amministrativa anche abbastanza serrata. E’ vero, non bisogna mai dare nulla per scontato: evidentemente lungo il percorso probabilmente si sono placati una serie di animi, i motivi del contendere si eliminano e magari si inizia a remare tutti nella stessa direzione. E a quel punto diventa quasi naturale non mantenere più alcuna distanza».

Fai politica da un bel po’ di tempo, e sei stato protagonista attivo di stagioni in cui i contrasti tra maggioranza e opposizione hanno fatto storia. Cosa significa in questo momento in una realtà come Ischia, in questo momento, trovarsi di fronte una situazione piatta, con una minoranza che di fatto non esiste?

«Non c’è dubbio che trovarsi di fronte un’opposizione che in qualche modo protesta o propone argomentazioni alternative è sempre un qualcosa di stimolante, anche perché magari si cerca sempre di trovare soluzione ad ogni problema per evitare di essere attaccati. E poi si cerca di avere una visione più ampia mettendosi anche nei panni altrui per capire se e come eventualmente possono essere prevenute le loro mosse. Insomma, non c’è dubbio che una minoranza presente rappresenta sempre un qualcosa di positivo, perché ti stimola ulteriormente a non perdere di vista situazioni che magari potrebbero involontariamente essere prese sotto gamba».

«In questi cinque anni solo all’inizio c’è stata qualche difficoltà di navigazione, poi la rotta è stata sempre dritta e questa ha prodotto tanta roba. Sono stati intercettati svariati finanziamenti, e i lavori e le attività messe in campo consentono di dire che si sta “macinando” parecchio e questo non credo possa essere disconosciuto».

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I maligni, che sono maligni, ma che molto spesso ci azzeccano dicono che l’ingresso di Gianluca Trani, Ciro Cenatiempo e Giustina Mattera in Maggioranza è servito anche ad Enzo Ferrandino per mettere la “museruola” a chi cominciava ad “abbaiare” un pò troppo.

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«Io francamente non ho memoria di fatti o episodi del genere, probabilmente tu hai notato determinate situazioni meglio del sottoscritto. Non ricordo di qualcuno che “abbaiasse” o che avesse posto in essere chissà quali iniziative. Quindi faccio fatica a risponderti, a meno che non mi voglia mettere dinanzi a qualche preciso e particolare episodio».

Si è fatto un gran parlare di questi lavori che sono stati effettuati nell’area portuale, sui quali si è voluta mettere la firma e l’impronta di Paolo Ferrandino.

«Non posso che essere inorgoglito del fatto che si dica questo: in fondo partecipo ad una serie di scelte e quando un qualcosa mi viene riconosciuto certo non può dispiacermi. Ma la verità è che all’interno della nostra amministrazione si condividono tutte le scelte e questa è stata partorita dopo una lunga e attenta riflessione e un costruttivo confronto. Poi abbiamo pensato di convergere sulla soluzione che noi speriamo possa dare respiro anche alle platee turistiche che attualmente sbarcano sulla banchina Olimpica, offrendo così un servizio alternativo all’obbligatorio passaggio tra il traffico e le macchine in una zona che magari non presenta quel tipo di difficoltà».

In che cosa in questi cinque anni hai trovato cambiato Enzo Ferrandino? L’esperienza da sindaco gli è servita a crescere, maturare e migliorarsi in cosa?

«Le persone difficilmente cambiano in età matura, conservano i loro atteggiamenti e la loro spigolosità. Enzo ha il suo carattere, non c’è dubbio, ma con il confronto, la dialettica, le valutazioni ed i momenti di riflessione che si riescono a fare si riesce sempre a convergere quando serve e quando conta. E tutto questo spesso serve a guardare oltre quelli che possono essere i convincimenti personali. Sia da parte sua che da parte mia, beninteso. Non bisogna rimanere necessariamente incollati alle proprie convinzioni, il dialogo fin qui ha portato a una crescita reciproca, per quanto alla mia età si possa crescere ancora».

Come guardi al movimento politico futuribile “Adesso Ischia”, che tra l’altro allo stato dell’arte sembra essere l’unica vera alternativa all’attuale maggioranza in vista delle prossime amministrative?

«Io auguro sempre vento in poppa a tutti, anche perché se ci sono delle aspirazioni, delle cose da dire, da fare o da proporre, chi ha questa voglia, sempre nella prospettiva di migliorare il paese, riceve il mio plauso incondizionato. Poi sarà quel che sarà, la scelta del popolo sovrano alla fine è sempre quella che conta. Ma le iniziative come questa sono benvenute, poco fa d’altronde ricordavo come il confronto sia stimolante».

Che cosa farà Ottorino Mattera che da un pò di tempo a questa parte è scomparso dai radar, ma che comunque conserva un significativo portato e patrimonio elettorale?

«Ottorino ha fatto una scelta in un momento importante della vita amministrativa, credo che sia stata più da una questione di orgoglio piuttosto che da motivazioni di natura politica. Tra l’altro, in politica tutte le divergenze possono ripianarsi. Percepisco che c’è stato un momento in cui lui non ha accettato qualcosa, non l’ha presa di buon grado e questo ha creato un inevitabile distacco».

«Adesso Ischia? Auguro sempre vento in poppa a tutti, anche perché se ci sono delle aspirazioni per migliorare il paese, riceve il mio plauso incondizionato. Poi sarà quel che sarà, la scelta del popolo sovrano alla fine è sempre quella che conta. Ma le iniziative come questa sono benvenute, il confronto è sempre stimolante»

Hai parlato di vento in poppa, qual è stato il momento di questi cinque anni in cui la barca non dico abbia rischiato di finire sugli scogli ma magari stava andando o ha rischiato di andare in una direzione sbagliata?

«Solo all’inizio si è potuto praticamente trovare un po’ di difficoltà di navigazione, ma proprio all’inizio, nel primo anno, poi la rotta è stata sempre dritta e sicura e mi pare di poter affermare che questa amministrazione ha prodotto tanta roba, che non si vedeva da anni. Sono stati intercettati svariati finanziamenti, e i lavori e le attività messe in campo consentono di dire che si sta “macinando” parecchio e questo non credo possa essere disconosciuto».

Ha lasciato più di qualche perplessità il fatto che la Ischia Ambiente sia stata, tra virgolette, sottolineo tra virgolette, sottratta al controllo di Antonio Mazzella per fare spazio a un Presidente espressione di Gianluca Trani. Insomma, pare che su questo qualche malumore non sia mancato.

«È chiaro che ognuno vive con determinate aspettative, ma pensare di essere padroni di qualcosa non ha assolutamente senso. Nessuno ha l’esclusiva su un ambito o una materia, si può sempre cambiare, fare meglio, di più, diversamente. Credo che gli impegni che si erano presi, nel momento in cui gli amici sono stati chiamati ad entrare in maggioranza, sono stati fedelmente mantenuti, con Antonio Mazzella e Salvatore non ci sono mai state difficoltà di confronto. Ma ripeto, c’è possibilità per tutti di andare a occupare caselle e spazi».

Per il 2022 Paolo Ferrandino lavorerà ancora a una ista sua, o come qualcuno vocifera farà sintesi proprio con Mazzella?

«Ti dico con molta franchezza che a me risulterebbe comodo fare sintesi, ma credo che resterò “condannato” a dover fare da solo. Ma ribadisco, se c’è possibilità di fare sintesi, non sarà il sottoscritto a tirarsi indietro, tutt’altro».

Gli auguri di Natale?

«Faccio gli auguri di salute a tutti quanti, sperando che questa pandemia possa passare in fretta e che possiamo ritornare a quella che è una vita normale, dove tra le altre cose a Natale ci si possa scambiare una stretta di mano, un abbraccio e un saluto cordiale. Auguro a tutti un felicissimo Natale e un meraviglioso anno nuovo con, appunto, la speranza che tutto quello che è successo fino ad oggi venga lasciato indietro e che tutto rifiorisca nel miglior modo possibile».

«Una lista insieme a Mazzella per le amministrative del 2022? Ti dico con molta franchezza che a me risulterebbe comodo fare sintesi, ma credo che resterò “condannato” a dover fare da solo. Ma ribadisco, se c’è possibilità di fare sintesi, non sarà il sottoscritto a tirarsi indietro»

L’ultima battuta, giusto per non parlare solo di politica: qual è il ricordo più bello che hai del natale da bambino, da ragazzo, da adolescente, qualcosa che ti è rimasto particolarmente nel cuore?

«Ai tempi della mia giovinezza il Natale era caratterizzato da piccoli doni che però erano attesi in una maniera indescrivibile. Mi ricordo quando mi fu regalata una bicicletta, quella sorpresa mi rese la persona più felice del mondo. Aspettare Babbo Natale rappresentava un’emozione unica. Oggi noto che con la stessa gioia si comportano i miei nipoti e vederli in visibilio è la gioia più grande».  

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Luigi Boccanfuso

Circa 700 parole per non dire niente.
Secondo una linea di pensiero è un virtuosismo…
Secondo un’altra linea di pensiero è solo pusillanimità…

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