CULTURA & SOCIETA'

“Le lune di Giulio Grablovitz”, ecco il fumetto sulla vita e le ricerche del sismologo

Hanno lavorato alla sua realizzazione Graziano Ferrari, sismologo profondo conoscitore di Grablovitz, Giuseppe Palumbo, uno dei maggiori fumettisti italiani e dal suo storico collaboratore alle chine, Gianfranco Giardina

E’ stato dato da poco alle stampe uno straordinario fumetto dedicato alla vita e all’opera di Giulio Grablovitz, il grande sismologo italiano di origini triestine che dal 1884, all’indomani del catastrofico terremoto di Casamicciola, fu chiamato a progettare e a dirigere i due osservatori geodinamici dell’isola Verde: quello della Grande Sentinella di Casamicciola Terme e quello di porto d’Ischia. Il fumetto è stato realizzato a sei mani. Infatti hanno lavorato alla sua realizzazione Graziano Ferrari, sismologo profondo conoscitore di Giulio Grablovitz e dei suoi osservatori ischitani, Giuseppe Palumbo, uno dei maggiori fumetti italiani fra gli autori dei disegni del fumetto di Diabolik e dal suo storico collaboratore alle chine, Gianfranco Giardina.

Il giornalista Gennaro Savio

Il sismologo Graziano Ferrari, tra l’altro, ci ha delineato un breve profilo dell’attività professionale svolta da Grablovitz nel corso della sua vita e narrata nel fumetto. “Giulio Grablovitz – ha affermato Graziano Ferrari – è stato uno dei maggiori geofisici italiani tra il ‘800 ed ‘900 e ha esplorato, come nessuno mai nel suo tempo in Italia, numerosi campi delle scienze e della terra, dall’astronomia alla meteorologia, alla sismologia, alle scienze del mare, dal termalismo alla vulcanologia di cui ha lasciato traccia nella sua ricchissima documentazione manoscritta, fondamentali fonti per la storia e per la scienza. Con questo fumetto, nato dalla collaborazione con Giuseppe Palumbo, uno dei massimi esponenti della graphic novel italiana, è stato possibile delineare un primo profilo di questo eclettico scienziato che visse un’intensa vita fatta di grandi passioni umane e scientifiche. Una narrazione che è stata possibile grazie alla copiosa documentazione che ci ha lasciato e alle testimonianze orali raccolte dal pronipote Paolo Capuano che ha vissuto molti anni con la nonna Paolina, ultima figlia di Grablovitz.

Alcune pagine del fumetto su Giulio Grablovitz

Grablovitz è poco conosciuto anche nel mondo scientifico a cui ha dato straordinari contributi. Per questo ‘Le lune di Grablovitz’ è parte integrante di un più ampio progetto che intende restituire alla scienza e alle comunità dell’isola d’Ischia, il giusto valore dello scienziato, dei luoghi e dei risultati della sua attività”. Giuseppe Palumbo, dal canto suo, ha sottolineato come un buon fumettista non possa farsi scappare la possibilità di disegnare grandi storie come quella di Giulio Grablovitz. “La storia di Giulio Grablovitz – ha dichiarato Il fumettista Giuseppe Palumbo – è una grande storia e come ogni buon fumettaro, le buone storie non bisogna farsele scappare. Quando Graziano Ferrari mi ha parlato della vita di questo grande sismologo, subito sono partite una serie di associazioni così come succede sempre in un processo creativo. E quindi i suoi studi sulle maree, la sua passione per le donne e questo però suo essere uomo di terra in qualche maniera mi ha dato la chiave di lettura di un possibile binomio tra acqua e terra, tra Grablovitz e il femminino marino lunare che sono tutti simboli spesso e volentieri associati da lungo tempo, mi hanno dato l’idea di questa storia, ‘Le lune di Giulio Grablovitz’, che ho realizzato grazie all’apporto, ai consigli e agli spunti narrativi fornitimi da Graziano Ferrari che io ho riorganizzato. E poi grazie a Gianfranco Giardina che ha finalizzato il mio storyboard della sceneggiatura in maniera direi impeccabile. Lavieri, poi, come editore che già ci aveva visto all’opera su un altro sismologo, Robert Mallet, ci ha poi permesso di realizzare questo libro che spero incontri il vostro favore”.

BREVE BIOGRAFIA DI GRABLOVITZ E DEGLI AUTORI DEL FUMETTO

Altre due pagine del fumetto su Giulio Grablovitz

Giulio Grablovitz (1846-1928) è stato uno dei maggiori sismologi italiani con una fama che varcò anche i confini nazionali. Nato e vissuto fino all’età di 40 anni a Trieste ai tempi dell’occupazione austro-ungarica, nel 1876 si fece conoscere e apprezzare per la sua Nuova Teoria Sismica delle maree. Nel 1884, in seguito al disastroso terremoto di Casamicciola del 28 luglio 1883, fu chiamato a progettare i due osservatori geodinamici dell’Isola d’Ischia: alla Grande Sentinella di Casamicciola e al Porto di Ischia. Con la nomina a direttore dei nascenti osservatori e il suo trasferimento definitivo nel gennaio del 1886 nell’Isola, cominciò la straordinaria avventura scientifica e umana dello studioso. Personaggio dalla poliedrica personalità, fu irredentista (condannato a morte in contumacia dalle autorità austriache), sismologo, meteorologo, astronomo, studioso del mare e del termalismo, progettista di numerosi innovativi strumenti. Al di fuori della scienza fu anche enigmista e ispiratore di romanzi di fantascienza. Una vita intensa densissima di esperienze attraverso la quale si dipana la narrazione, costruita a partire da un ricchissimo apparato documentario, che ne restituisce la memoria perduta.

Ads
Due pagine del fumetto su Giulio Grablovitz

Graziano Ferrari (Bologna, 1952) ha dedicato la sua quarantennale attività al recupero ed elaborazione del dato storico di eventi naturali estremi (terremoti, alluvioni ecc.) e in particolare al dato storico della sismologia. Profondo conoscitore della figura di Grablovitz, ha partecipato a numerosi gruppi e progetti di ricerca italiani e internazionali, anche con ruolo di coordinamento. È co-autore del Catalogo dei forti terremoti in Italia e ha al suo attivo circa 150 pubblicazioni di cui 17 volumi.

Ads

Giuseppe Palumbo (Matera, 1964) ha cominciato a pubblicare fumetti nel 1986 su riviste come Frigidaire e Cyborg, sulle cui pagine crea il suo personaggio più noto, Ramarro, il primo supereroe masochista. Nel 1992 entra nello staff di Martin Mystére della Sergio Bonelli Editore e nel 2000 in quello di Diabolik della Astorina. Molte delle sue numerose opere sono apparse in francese, giapponese, greco, spagnolo, danese, tamil, bielorusso. Del 2017 è Bazar Elettrico. Bataille, Warburg, Benjamin at work con testi di Pierangelo di Vittorio e Alessandro Manna.

Gianfranco Giardina (Messina, 1978) si forma da autodidatta e si perfeziona alla Scuola Italiana di Comix di Napoli. Fumettista e illustratore, ha collaborato con Astorina, Becco Giallo, Boom! Studios, Comicon edizioni, Editrice Universosud, Image Comics, Lavieri, Magic Press, Mondadori, Panini, Sperling&Kupfer e Tunuè. Nel 2011 è tra i fondatori del Redhouse Lab, la prima scuola lucana di fumetto e illustrazione, di cui è tuttora responsabile e docente dei corsi di Disegno e Fumetto.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex