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Quando il rosa sta bene con tutto

di Malinda Sassu

Non lo diciamo solo noi donne, è la scienza che lo conferma: il gentil sesso ha spesso una marcia in più, quella di capire al volo una situazione e fare la scelta giusta; una sensibilità superiore che porta a tradurre in risultati tangibili, tutte le informazioni stimolanti che arrivano dall’esterno. Senza se e senza ma. Figuriamoci poi, se questa sensibilità appartiene alla prima (e unica) produttrice di vino dell’Isola. Lucia Monti, è un po’ così. Riflessiva, amante del territorio e capace di ascoltarlo, e questa è la sua anima ischitana; mentre razionale e deciso, è invece il volto tedesco di Lucia, quello capace di saper cogliere i segnali di un mercato sempre più crescente ed esigente. Lucia che è un po’ come i suoi vini e i suoi vini che sono un po’ il suo specchio, riflessioni del carattere di un italo – tedesca dal sorriso sincero che ha scelto le calde acque di Ischia alle gelide correnti della Germania: vini gentili ma di carattere, calici autoctoni di un’Isola tutta da bere, mai scontati, puliti. Netti e sinceri, decisi e coerenti, che raccontano i mille colori dell’isola. Dopo un bianco, il Terradei, che tanto successo ha riscosso durante l’ultimo Vinitaly, Lucia ha capito che il rosa è un colore che sta bene con tutto. Soprattutto a tavola e specialmente a Ischia. Ecco il bello delle donne, ecco il bello di una produttrice: un’idea tutta color “rosa ischitano”, metterla in pratica e, guarda caso, ottenerne anche importanti riconoscimenti, vedi la Medaglia d’Argento come miglior rosato a Napoli, in occasione della rassegna Vitigno Italia. Un’idea di isola al femminile, l’IGT Epomeo Rosamonti, l’Aglianico in rosa firmato Lucia Monti e Peppe Andreoli per le cantine Tommasone, la scommessa tutta in purezza di uve provenienti dalle vigne in zona Le Coste, a Lacco Ameno. Impresa non facile, vuoi perché tecnicamente un buon rosato non è mai cosa facile e vuoi perché la Campania non è certamente famosa per i suoi rosati, eccezion fatta per la Costa d’Amalfi. E questo si sa. Quello che non si sa, ma è facile a scoprirlo, è la vena convincente, sapida e minerale di questo vino. È l’impronta di terreni vulcanici, particolarmente ricchi di sali di potassio e di fosforo, una vocazione particolare di questo territorio dal microclima ideale, a trecento metri, neanche a dirlo, a picco sul mare. Le uve vengono raccolte nella prima decade di settembre, non completamente mature, per fissare un corredo aromatico di tutto rispetto, elegante, non eccessivamente esuberante, dalla raffinata leggerezza. Una pressatura soffice e la fermentazione controllata in acciaio. Il resto è merito delle capacità di un’enologa e di un vitigno come l’Aglianico, eclettico ma di spiccata personalità, capace di dare continue e nuove chiavi di lettura.

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Nel bicchiere, il Rosamonti si presenta con un elegante vestito di rosa tenue, luminosissimo, quasi sfavillante nel suo colore così particolare, elegante e suadente quanto delicato. Una raffinata caratteristica che si accompagna anche al naso, dalla trama fruttata lieve, ciliegia e piccoli frutti rossi accompagnati da note aromatiche, fresche e mentolate. In bocca è morbido ma sostenuto dalla personalità decisa, sapida, mitigata da una straordinaria persistenza e bilanciata da una lunga freschezza, accompagnata da continui ricordi fruttati e minerali. La dimostrazione che i vini rosati non sono affatto figli di un dio minore, anzi. Versatili e perfetti in ogni occasione, come il Rosamonti, partner eccellente su piatti di pesce, anche importanti e non solo crudi: come il baccalà fritto o sarde e alici impanate, primi piatti saporiti e anche zuppe di legumi. Un vino nato da un rosso ma che sembra un bianco, con quel profilo aromatico e la ciliegia che fa capolino, la sua spiccata sapidità e mineralità a ricordo della tradizione ischitana; un rosato pensato e nato per stare a tavola con la cucina dell’Isola, dalle carni bianche al pesce, dalle bruschette alle tanto amate zingare, dalle verdure ai formaggi. Ma anche un rosé perfetto come aperitivo nelle serate tra amici, di quelli sulla terrazza a godere di un panorama bellissimo e di luci sul mare. E anche queste bellezze le trovi solo qui, a Ischia. Li chiamano vini da una notte di mezza estate, alla shakesperiana maniera. Una definizione che ha incorniciato i vini rosati nel ruolo di bevande estive, stagionali e di corta memoria qualitativa, dimenticando la complessità enologica e tecnica nella realizzazione di questi vini. I rosati sono invece straordinari protagonisti di un panorama sempre più importante, vini a tutto pasto e per tutte le stagioni. Ce lo insegnano regioni come la Puglia e l’Abruzzo, terre di rosati meravigliosi o manifestazioni importanti ad essi dedicate come Bererosa a Roma e Rosèxpo a Lecce. E ce lo dimostra la caparbietà di Lucia Monti e del suo vino, entrambi dalle personalità decise e intense. La prima innamorata del suo lavoro, l’altro un vino che indossa in estate il suo abito più bello, ma da sfoggiare in qualsiasi occasione, in primavera come in inverno. Semplicemente perché è rosa, ovviamente e si sa, il rosa sta bene con tutto.

 

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