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Le opere di Felice Meo incantano Vittorio Sgarbi : «Il mistero e la seduzione che dalle donne del maestro emerge, è straordinario»

Vittorio Sgarbi non ha mai nascosto la sua passione per le donne. Spesso negli show televisivi si è divertito con provocazioni ed eccessive confidenze sulla sua vita. Eppure, quando Sgarbi è entrato nel parco dell’Hotel Marina 10, a Casamicciola Terme e ha visitato le sculture di Felice Meo, è rimasto sorpreso ed entusiasta.

«Il mondo femminile nell’arte consente riflessioni, discussioni e queste opere di Felice Meo  lo documenta. Il mistero e la seduzione che dalle donne del maestro Felice Meo  emerge, è straordinario e lo è  ancor di più se pensiamo che queste sculture sono state realizzate assemblando ‘objet trouvé», spiega il noto critico d’arte, Vittorio Sgarbi.

Certamente quando pensiamo alla scultura ci viene subito in mente il marmo e, in effetti, è un materiale che si presta ad infinite possibilità espressive. Ma, oltre ai materiali tradizionali come pietra, argilla e bronzo, si possono realizzare sculture con un’infinità di altri materiali “non ortodossi“.

Materiali poveri, scartati, effimeri, ma con una grande potenzialità comunicativa ed estetica.

E Felice Meo, con le sue sculture, ci ha voluto far capire che materiali che sembrano imperfetti nascondono una scintilla di bellezza capace di risplendere se viene svelata.

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Così bulloni, dischi, cilindri, pinze dei freni, portiere d’auto, vecchie cisterne in ferro e varie parti metalliche, che solitamente trovano posto in discarica e rappresentano un problema di smaltimento rifiuti, tornano a nuova vita dopo essere state pulite, selezionate e assemblate con gusto e ricercatezza dall’artista ischitano, fino a prendere forma e trasformarsi in un’opera d’arte contemporanea armonica, incredibilmente fluida, quasi morbida. Capace di stupire, di esprimere una forza travolgente, veicolare un concetto chiaro di modernità e creatività dall’impatto immediato.

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La mostra di Felice Meo, dal nome “Visioni e Passioni”, in esposizione fino al 30 settembre nell’Hotel Marina 10, propone sette sculture, di grandi dimensioni, realizzate dal Maestro nel corso di una intensa attività artistica.

Ogni opera, nella quale è sempre ricorrente la donna, è un pezzo unico frutto di ore di selezione, studio e lavoro.

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