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Le Origini delle frecce tricolori

Già a partire dal primo dopoguerra era consuetudine da parte dei piloti militari nelle loro esercitazioni e in generale dai piloti durante le numerose manifestazioni aeree, effettuare delle semplici manovre acrobatiche. Inoltre negli anni venti e trenta presero piede alcune esibizioni circensi di acrobazia aerea con degli acrobati agganciati sulle ali degli aerei.
Nella primavera del 1928 tre piloti del 1° Stormo Caccia dell’aeroporto di Campoformido nel Friuli Venezia Giulia si esibirono in spettacolari looping (cerchi) con i biplani CR.1 e l’1 settembre 1928 fu dato il comando del 1°Stormo al ten.col. Rino Corso Fougier. Fougier era convinto che la tecnica dell’acrobazia aerea dovesse far parte dell’attività addestrativa di un pilota militare ma il Comando non n’era convinto. Nel luglio 1929, su indicazione di Italo Balbo, il 1°Stormo organizzò un’esibizione acrobatica col nuovo caccia CR.20 per onorare i due aviatori statunitensi del primo collegamento aereo tra il Nord America e Roma. L’esibizione riscosse un gran successo e si decise di fondare La prima scuola di volo acrobatico nel 1930 a Campoformido che comprendeva all’inizio 5 aerei Fiat C.R.20 Asso. Il gruppo acrobatico venne chiamato la “Squadriglia Folle”. Nel 1960 si voleva terminare la turnazione tra le varie Aerobrigate per formare la pattuglia titolare e quelle di riserva. Allora per meglio razionalizzare le risorse umane e dei mezzi, ed ottimizzare le competenze maturate nel tempo, si decise di fondare un’Unità Speciale di Acrobazia Aerea, fissa all’aeroporto di Rivolto a pochi chilometri dal prato di Campoformido. La costituzione avvenne il 1° marzo 1961

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