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Forio, il pasticciaccio brutto del molo borbonico

di Francesco Castaldi

foto di Augusto Coppola

FORIO – Dopo mesi di spasmodica attesa, la ditta alla quale fu conferito l’incarico di eseguire il restyling del molo borbonico di Forio ha finalmente terminato i lavori. Ma il risultato finale, già nel corso della giornata di ieri, ha generato un bel po’ di polemiche in seno all’opinione pubblica foriana. Ad alzare il classico polverone è stato, come di consueto, Augusto Coppola, che tramite la propria bacheca Facebook non ha mancato di dire la sua circa i lavori effettuati negli scorsi mesi sul molo presente all’interno dell’area portuale del Comune di Forio. «Il molo Borbonico è stato finalmente consegnato al Comune di Forio», esordisce Coppola. «L’area di cantiere quasi smontata, e questo è il risultato dopo tanti soldi e tanta attesa». Il fiero oppositore dell’amministrazione guidata dall’ex democristiano Francesco Del Deo è quindi passato ad elencare tutte le falle dei lavori. «Gli intonaci delle costruzioni – sottolinea Coppola – sono completamente da rifare. Inoltre, il cordolo in pietra, presente sulla sommità del muro, sembra sia stato mitragliato. Alle pietre intere, risparmiate dal tempo, seguono, per tutta la lunghezza, altre vecchie e consumate: ma non doveva essere rifatto?».

«Se ciò non bastasse – prosegue Augusto Coppola – le due gradinate di accesso alla parte superiore sono impraticabili: un orrore!». Ma il degrado-tour al molo borbonico non finisce qui. «Il basolato del molo – evidenzia ancora Coppola – non è livellato come dovrebbe (per non dire altro), e non capisco perché dovrebbe essere interdetto ai mezzi per il trasporto delle reti e del pescato. Non vedo nessun “capolavoro” da preservare, anzi! Ci sarebbe altro, ma penso basti, a far capire quanto fosse stupida la gara alla paternità di questa opera, che solo a distanza, di notte e con luci da effetto, “sembra bella”. Ma nessuno dice niente? Tutte pecore grasse e rincoglionite? Ho l’impressione, suffragata dai fatti, che gli amministratori di Forio siano affetti da un nuovo virus, l’incapacivirus, che rende impossibile la realizzazione di un’opera decente! Tutti a fare le analisi e poi da un bravo virologo!».

Decisamente caustico è stato anche il commento del capogruppo de “Il Volo” Vito Iacono, che ha scritto: «Il sindaco, che si sta facendo preparare la targa ricordo, i responsabili degli uffici, ma ancora di più i pescatori, sanno bene di chi sono i meriti della opportunità che ha avuto il Comune di Forio relativamente al finanziamento per il restauro del molo borbonico e la realizzazione del punto vendita del pescato. Solo che, da quello che vedo, l’ennesima occasione perduta, anzi l’ennesima occasione per il paese che si è trasformata in un buon malaffare per qualcuno. Un sindaco che non capisce niente di finanza agevolata, di amministrazione almeno poteva esercitare e rivendicare il merito circa la qualità delle opere. Intanto do una notizia, che forse il sindaco non sa: per il finanziamento utilizzato per quelle opere c’è il vincolo di destinazione. Per questo, almeno per qualche anno, questa parte di paese non la possono svendere ai loro amici».

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