Le periferie e il caso Schiappone: oltre Don Antonio, il buio

Lo Schiappone è un caso emblematico dell’abbandono delle zone periferiche di Barano. Salito agli onori della cronaca per la vicenda di Don Antonio, l’ex parroco della zona, il quale negli ultimi giorni è stato al centro di una vicenda sentimentale con una parrocchiana, attirando l’attenzione dei media nazionali. Un clamore che ha acceso temporaneamente i riflettori su questa zona altrimenti dimenticata.
Per il resto, lo Schiappone rimane una frazione dimenticata, dove l’illuminazione pubblica è inesistente e il buio favorisce l’abbandono indiscriminato di rifiuti ingombranti fuori dagli orari di conferimento, senza alcun rispetto per i residenti. Inoltre, da decenni si attende la sistemazione delle aree di sosta o anche solo di fermata per le auto, indispensabili non solo per i residenti della zona, ma anche per consentire a medici, postini e professionisti di raggiungere le abitazioni della zona. Senza dimenticare poi l’abbandono dei sentieri censiti dal Cai e il degrado delle croci che costellano la zona a ricordo delle missioni dei passionisti negli anni ‘50.
L’importante è che i sindaci la luce ce l’hanno. Tutto il resto per questi esseri possono pure stare al buio. Il loro motto è, chi se ne fotte.