LE STORIE DI SANDRA Ricordando Annabel Tomson Esposito
E per questa storia io ho pensato di vivere una favola mentre scrivevo, perché mi ha colpita, per come è nata e per quanto dolce è stata per 45 anni. Il nostro Adriano Esposito nel 1967 collaborava nella sartoria di suo fratello Mario a Sestriere, e la notte amava frequentare i locali notturni. Una sera si sarebbe dovuto eleggere Miss Sestriere al Piepe’s Club, ma Nando Pucci il presentatore, fu bloccato dalla neve e non potè essere presente. Il proprietario del locale chiese ad Adriano di presentare e lui, fu titubante, non si sentiva sicuro, ma accettò e fu subito successo anche per la simpatia di Adriano, che chiese scusa a tutti per il suo accento, ma che in poche settimane divenne famoso come presentatore e trovava scritto spesso su cartelloni di serate “Presenta Adriano”. Era destino che una sera arrivassero alcune ragazze inglesi che studiavano storia dell’arte a Firenze sotto la guida della principessa Colonna. Tra queste, fu detto ad Adriano che c’era Annabel Tomson figlia di Mr J. H.Tomson, noto latifondista, proprietario di migliaia di ettari di terreni coltivabili in tutta Londra e che negli anni 30 raggiungeva con un suo piccolo aereo personale e per questo fu soprannominato l’ agricoltore volante, e di Madame Jacqueline Vernice Paliez.
Adriano, appassionato di caccia, fu attratto dalla possibilità di poterlo fare lì a Londra, e cercò di fare amicizia con Annabel individuando la pista dove andava a sciare. Cosi nacque la conoscenza tra Annabel e Adriano che poi si piacquero subito e per due settimane stettero tanto insieme. Annabel invitò Adriano ad andare a trovarla a Firenze. Il nostro bello e simpatico Adriano quando finì di collaborare con suo fratello Mario, andò a Firenze e Annabel lo invitò ad andare con lei a Londra nella casa del Kent per un weekend. Adriano rimase piacevolmente colpito da quella magnifica tenuta e casa del 1400 che aveva di tutto, compreso campo da tennis, scuderia, una fattoria di 1500 ettari, due persone che gestivano le mucche per mungere il latte ogni mattina, giardinieri, e casa, maggiordomo, cuochi, stiratrici. Adriano fu accolto bene dai genitori di Annabel e dai sei fratelli maschi che lo accolsero come uno di famiglia. E da come si capisce leggendo, il resto fu solo tanto amore. Annabel ebbe il permesso di venire un mese a Ischia con suo fratello Bruno, e quando tornò a Londra scrisse ad Adriano una lettera nella cui busta c’erano ritagli dei giornali Times e Daily Telegraph sui quali Mr e Mrs Tomson annunciavano il fidanzamento della loro figlia Annabel con il Sig.Adriano Esposito of Italy. Nel frattempo Annabel tornò ancora a Ischia e Adriano dopo la piccola casa a Via Alfredo De Luca, ne prese in affitto una più grande da poter ospitare i genitori e un fratello di Annabel. il 23 Ottobre del 1971 nella chiesa cattolica della cittadina di Tenterden, Adriano e Anabel si sposarono. A Ischia comprarono una bella villa nel centro e ci andarono a vivere. Nacquero Sonia e Laura Adriana, due brave figlie. Sonia andò sposa a Eduardo Canestrini ed ebbe due figli Umberto che ha 22 anni, e Dianna 17 anni, e Laura che con il compagno Mauro Buonocore, oggi ha la figlia Giorgia che ha 18 anni.
Annabel, pur essendo una donna di origini nobili, mi piacque tanto perché era semplice, molto colta, ma riservata. Facemmo amicizia quando i nostri figli andarono allo stesso asilo e ci fermavamo spesso a parlare lì fuori. Era sorridente, dolce, si intendeva di musica, di arte, sapeva fare ricami particolari su varie stoffe, cucinare bene anche alla napoletana e, soprattutto, era tanto innamorata del suo Adriano, dal quale non riusciva a stare lontana per mai più di 15 giorni quando andava in Inghilterra. Che bella persona, e come vestiva all’inglese con quei colori caldi, quelle maglie delicate e sportive con camice e jeans, non la vedevo mai truccata, ma curata. Era una donna felice e appagata. Ogni anno tutta la famiglia faceva vacanze ovunque, ma come in tutte le favole belle, il destino diventò crudele e Annabel mori ad appena 61anni nel 2012, lasciando un vuoto incredibile in Adriano e nelle figlie, perché persone come lei sanno esserci sempre per chi amano e lasciano un’eredità di valori che rendono la vita più intensa e in Adriano, una perenne mancanza di lei e di quei meravigliosi 45 anni d’amore. Ringrazio Adriano Esposito per aver collaborato con me