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LE STORIE DI SANDRA Ricordando Maria Grazia Di Meglio e Antonio Messina

E ricordare questa coppia significa ricordare mamma, le mie zie sorelle di mamma, perché erano tanto amiche di Maria grazia che tutti chiamavano Graziuccia. Lei era nata il 25 giugno del 1930, da Giovanna de Angelis e Franceschino di Meglio (Ndriann) ed era la terza di sei figli. Graziuccia cresceva serena nella casa della sua famiglia a Via Roma più meno di fronte al Bar Grottino. Nella zona di San Ciro invece, cresceva Alfonso ultimo di tre figli, (nato il 10 aprile del 1926), da Michelangelo Messina e da Carmela Lauro, detta Minuccia. Il padre di Alfonso riuscì a costruire un palazzo a Via delle Terme, dove attualmente abita Carmen. Non solo questo, ma apri una salumeria sotto il palazzo per lavorarci. Il tempo passava e i ragazzi crescevano. Succedeva che solo la Domenica si aveva un poco di tempo per una passeggiata, e fu proprio una Domenica, avanti alla chiesa di San Pietro che Graziuccia frequentava, che Alfonso la notò e si conobbero. A quei tempi mica due giovani potevano fidanzarsi e camminare abbracciati per strada? No lo potevano fare dopo essersi fidanzati ufficialmente, cioè fidanzati in casa, come si diceva. Alfonso e Graziuccia formarono una dolce coppia che a Ottobre 1959 si sposò nella chiesa di San Pietro. Avendo una casa di proprietà a San Ciro ci andarono ad abitare e entrambi ogni giorno lavoravano nella loro salumeria. Due bravi giovani si direbbe oggi, che furono colpiti da grandi dolori. Ebbero subito due figli, Michelangelo nel 1960 e Carmela nel 1964.I due piccoli erano sofferenti e morirono nel 1968 Michelangelo a 8 anni, perché soffriva di crisi epilettiche, e a cinque anni appena nel 1969, anche Carmela che al parto era stata presa con il Forcipe che l’aveva resa cerebrolesa. Ricordo perfettamente queste due creature essendo io adolescente, e ricordo il dolore dei genitori che sembrarono di colpo invecchiati e senza la solita voglia di vivere e lavorare. Ma il tempo passava e Graziuccia pregava San Ciro. E nei giorni della festa, quando il Santo veniva intronizzato, gli chiese pregando di mettere anche lei in trono. E anche se non più giovanissima per quei tempi, Graziuccia e Alfonso ebbero due gemelle il 25 gennaio del 1974.

Fino al momento del parto, non essendoci ecografie, il dottore Ferrandino aveva notato un feto grande e diceva che forse sarebbe nato “nu bellu masculon”. Invece nacquero le gemelle che per la zona di San Ciro erano un miracolo. Entrambe cresciute con tanto amore non solo dai genitori, ma anche da zie, sono oggi donne che portano avanti i sani principi imparati dai genitori. La salumeria fu chiusa perché Alfonso da solo era stanco e c’era da dare una mano a casa. Purtroppo il 21 giugno del 2000 dopo sette anni di interventi e terapie per un tumore al seno, Graziuccia morì, riuscendo però a vedere Annarita sposa. Alfonso continuò a essere un uomo presente per le figlie, e per chi lo conosceva, ma nell’ottobre del 2011 per una caduta che gli provocò la rottura del femore, Alfonso morì. Ho provato dolci sensazione nel ricordare questa coppia, perché ricordo che sia lei che lui, non avevano rabbia contro un destino duro che aveva portato loro via due figli, anzi erano così cari, e lei io l’ammiravo tanto. La forza della speranza è stata una specie di motore trainante che li ha portati a fare avverare un sogno, quello di avere ancora un figlio, ma ne arrivarono due che, di colpo, regalarono tanta e tanta gioia da lasciare il dolore in un angolino. Ringrazio Carmen e Annarita Messina per aver collaborato con me.

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