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LE STORIE DI SANDRA Ricordando Rita Scotti e Vito Di Costanzo

E chi è nata e cresciuta come me nei vicoli di Via Roma che sono strade non larghe ma diritte e che portano al mare, sa del negozio di tabacchi a Via Roma, che fu gestito per anni prima dalla famiglia di mia madre i Di Meglio con Biagio in testa e poi ceduto alla famiglia Di Costanzo. E che famiglia mi piace dire. Rita si la dolce e bella Rita, dall’aspetto signorile e dai modi delicati, e suo marito Vito, uomo elegante serio, legato ai valori tradizionali che nella loro ripetitività, fanno la vita, e gran lavoratore; che ci teneva all’ordine di ogni cosa in quella Tabaccheria in cui noi ragazze compravano caramelle e le prime gomme americane, come le chiamavamo noi, quelle dal gusto forte a menta. Rita Scotti nacque a Ischia il 5 Ottobre del 1917, terza di cinque figli, Vincenzo, Pasquale, Rita, Felicita e Luca. Fin da ragazza mostrò un carattere mite, e un voler aiutare chi si trovava in difficoltà. Una bella donna Rita, sempre ben vestita, dolce con tutti, sempre mi piace dire, affettuosa. Fu il destino che la fece incontrare con Vito Di Costanzo che era nato a Barano il 9 febbraio del 1912 in una famiglia di quattro figli tre maschi e una donna. Una coppia di persone tranquille e innamorate, che sembravano essere nate per stare insieme. Il 12 dicembre del 1943 Vito e Rita si sposarono e dal loro matrimonio nacquero Anna, Concetta e Biagio. La vita procedeva come quella di tanti in quell’epoca storica in cui tutto sembrava andare meglio. Rita faceva la casalinga e si dedicava ai figli e Vito gestiva lo Stabilimento Balneare per i militari del Palazzo Reale a Via Cristoforo Colombo, diciamo ai piedi del Ristorante Zi Nannina a Mare. Poi decisero di rilevare la Tabaccheria nel 1962 e le dinamiche familiari cambiarono. Infatti Rita aiutava spesso il marito al negozio e loro due insieme si fecero volere bene da tutti. Era un punto diciamo di ritrovo per noi ragazzine che con le 10 lire trovavamo sempre qualcosa mentre Rita non ci diceva niente. Infatti stavamo a guardare e spesso a toccare pacchetti di gomme da masticare o formaggini di cioccolata, mentre in tanti entravano e uscivano con il loro pacchetto di sigarette, con il filtro e senza filtro.

Rita fu una donna che capì di dover fare qualcosa per gli anziani, ma qualcosa che potesse restare nel tempo e insieme a don Salvatore Castiglione, si diede da fare come volontaria, per raccogliere offerte e per dare inizio a quello che oggi è il don Orione. Insieme ad altre donne caritatevoli come lei, non volle fermarsi, e andava ad aiutare gli anziani facendo lavori molto delicati nel tenerli puliti. Vito fu un uomo dedicato al lavoro e alla famiglia. Era così svelto nel servire i clienti e di alcuni sapeva già cosa volessero comprare. Appena li vedeva entrare metteva il pacchetto di sigarette che piacevano a loro sul bancone. Loro lo prendevano pagavano e sorridenti andavano via, dicendo solo buonasera o buongiorno. Anni e anni in una Tabaccheria nel centro di Ischia, Rita e Vito divennero per noi persone che amavamo e loro ci conoscevano bene.Un giorno stavo entrando quando Vito mi disse: “Sono appena arrivati ecco il tuo” Era il famoso pezzo di cioccolato Carrarmato P. di cui ero ghiotta. Vito ci lasciò per sempre il 2 febbraio 2003 e Rita il 28 ottobre 2007, e con loro andarono via due persone signore nell’animo. Ringrazio Anna Di Costanzo per aver collaborato con me.

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