LE STORIE DI SANDRA Ricordando Rita Tartaglia e Mario Molino

E io fin da ragazzina se sentivo dire Molino, pensavo al mare perché gli uomini come Mario e Renato e tutti della famiglia erano uomini di mare e tutti capitani e… aggiungerei tutti molto affascinanti. Mario era nato a Ischia il 22 novembre del 1924, e non potè fare a meno di innamorarsi di una bella ragazzina di anni più piccola di lui, Rita Tartaglia nata a Ischia il 26 marzo del 1934 che aveva notata nella zona del porto di Ischia. Rita era molto bella e Mario fu colpito subito dalla sua bellezza, ma poté solo presentarsi a lei, perché a quei tempi le ragazze non uscivano da sole, ma sempre con sorelle o mamme o zie. Però Mario aveva una delle prime Lambrette e riusci spesso ad andare a Ischia Ponte proprio nel piazzale dove abitava Rita e riuscivano solo a dirsi due parole. Mi emoziono a pensare a quel tipo di corteggiamento, a lui che non si dava per vinto e sia con la lambretta che con la barca riusciva sempre a corteggiare la sua bella Rita. Finalmente il 19 gennaio 1957 si sposarono nella Cattedrale di Ischia Ponte. Mario che aveva 33 anni, e Rita ne aveva appena 22. Andarono ad abitare a Via Quercia 13, in una casa con un panorama bellissimo su tutto il Porto e anche sulla terraferma, che poi divenne di loro proprietà. Mario, così come tutti maschi della sua famiglia, era Capitano, amava il mare e navigò per molti anni. Nel frattempo la famiglia cresceva con la nascita di Giovanna, Renata, le gemelle e infine, Leonardo. Rita si dedicava alla famiglia ed era una donna che non si trascurava anzi, ci teneva a essere sempre ben vestita e curata. Purtroppo un brutto male ai polmoni portò via per sempre Rita, ad appena 51 anni, lasciando i suoi, le sue giovani 4 figlie e il piccolo figlio, nello sconforto totale.
Mario fu un uomo forte e riusci a dare coraggio ai figli. Era un uomo che amava si il suo lavoro di capitano, ma aveva anche altre passioni, come quella del teatro. Infatti faceva parte della Compagnia teatrale Don Bosco e fu anche scelto per partecipare al film “Il Corsaro dell’Isola Verde”. La storia di Mario e Rita è stata una vera storia d’amore, di quelle che ha saputo aspettare, accontentandosi di poco, come una passeggiata a piedi sotto braccio, sempre seguiti da sorelle o parenti. Che dolcezza coltivare l’amore come si coltiva un fiore, aspettando che sorprenda con profumi e colori. Io ricordo sia Rita che Mario, perché la mia mamma conosceva bene la famiglia Molino, alcuni dei quali, cari amici di mio zio Biagio (Gigino) Di Meglio. E quei cinque figli sono riusciti anche senza la mamma, a crescere bene, con valori importanti e, a loro volta a sposarsi a fare figli, ma anche ad avere passioni da curare e seguire. Abitando nella zona del porto, era quasi scontato che i ragazzi Molino, crescendo, avessero il mare come parte di sé stessi. La prima cosa che ci ha tenuto a dirmi Renata una dei figli di Rita e Mario, è stata “Papà era Capitano, ma tutti nella sua famiglia lo erano, ricordi anche zio Renato?” Certo che lo ricordo le ho risposto, un uomo bello e affascinante, una coppia lui e sua moglie Orietta, che se passeggiavano, e venivano notati. Amare il mare significa conoscerlo, saperlo attraversare, e Mario Molino, quando smise di navigare, se si trovava a passare nel negozio di zio Gigino a Via Roma, ci restava male se sentiva parlare solo di Ischia calcio, o di partite, e aspettava che arrivasse qualche altro capitano, per andare fuori a parlare dei tanti imbarchi fatti, di quando i tempi erano diversi e il lavoro più faticoso. Eppure lui non avrebbe voluto fare un altro lavoro, ne era fiero. Se diceva qualcosa di triste era quando ricordava sua moglie Rita, ma poi subito passava a parlare delle figlie e di quello più piccolo tanto desiderato in famiglia. Mario era una bella persona così come Rita, e mi ha fatto piacere ricordarli. Ringrazio Renata Molino per aver collaborato con me.



