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Le strade e quella lunga scia di sangue, l’isola si interroga

Questa mattina il rito funebre di Manuel Calise, ennesima vittima di strade sempre più assassine. Un lungo elenco di vittime e una sola domanda (perché?) che continua a rimanere senza risposta

In un clima di commozione e dolore che continua a essere incontenibile, questa mattina presso la Basilica di Santa Restituta a Lacco Ameno sono stati celebrati i funerali di Manuel Calise, deceduto a 17 anni nella notte tra mercoledì e giovedì dopo un tragico e terribile incidente stradale avvenuto sulla Litoranea tra Casamicciola e Lacco Ameno, nei pressi dell’eliporto. L’ennesima tragedia che si è verificata negli ultimi anni sulle strade isolane che sono diventate ormai una vera e propria scia di sangue.

Anche stavolta, verosimilmente, ci si interrogherà sulle cause di fenomeni che appaiono davvero devastanti nella loro quantità se si considera che ci troviamo su un’isola di nemmeno quaranta chilometri quadrati. Ed anche stavolta, probabilmente, non si riuscirà ad avere risposte. A questo punto, iniziano a temere i più pessimisti, perché forse risposte non ce ne sono. Forse semplicemente abbiamo perso la nozione e la cognizione di cosa significhi mettersi al volante e lo facciamo in maniera sempre più indisciplinata, commettendo infrazioni su infrazioni e pigiando il piede sull’acceleratore in maniera folle, sconsiderata. Qualcuno obietterà che il numero di veicoli in circolazione a Ischia a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 era ridotto rispetto a quello attuale, ma basta questo dato statistico a giustificare una tale reiterata strage? Crediamo di no e allora nell’attesa che magari il vento cambi, in questo focus vi lasciamo alle riflessioni ed alle voci di alcuni isolani.

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GENNARO BORRIELLO

Mi rivolgo a tutti i sindaci dell’isola, attivate con procedura di urgenza, autovelox, e vigilanza con video camera e dissuasori, per ridurre la velocità inaudita.grazie.

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