POLITICAPRIMO PIANO

Le verità di Balestrieri: «Noi usati come capro espiatorio da chi si nascondeva»

Il consigliere comunale di maggioranza torna alla genesi dell’amministrazione Ferrandino, raccontando cosa successe con la giunta tecnica. Poi spazio alle prossime elezioni, ai ragionamenti con i Mattera in vista del 2022, passando per Ischia Ambiente. E le sue considerazioni sull’ultimo allargamento della maggioranza

Non c’è dubbio che l’unica cosa degna di nota che ha caratterizzato negli ultimi mesi la politica ischitana è stata l’ulteriore allargamento della maggioranza, che salvo sorprese potrebbe già aver chiuso i giochi in vista delle prossime amministrative. Nessuno lo dice, eppure l’accaduto non è che all’interno abbia fatto piacere a tutti. Insomma, l’operazione qualche perplessità l’ha lasciata…

«Non credo abbia lasciato le perplessità cui fai riferimento. Il sindaco Enzo Ferrandino aveva prospettato singolarmente a tutti quanti noi la possibilità di allargamento della maggioranza e ciascuno ha espresso parere favorevole. Credimi, sono sincero, questa operazione davvero non ha lasciato alcuno strascico polemico. Piuttosto, vorrei subito fare una puntualizzazione».

Prego.

«Sul vincere sicuro, sul fatto di avere la vittoria in tasca alle elezioni del 2022, non vedo un nesso con la maggioranza ampliata. In fondo la squadra c’era anche prima e tra l’altro in questi anni – nonostante terremoto prima e pandemia dopo ci abbiano fatto amministrare tra mille difficoltà – era andata avanti. Facendo molte cose buone e magari sbagliandone qualcuna ma questo in fondo fa parte del gioco».

Provando a mettersi nella testa del prossimo (e partendo dal presupposto che non è mai una cosa agevole) cosa può aver spinto il sindaco a fare questa mossa?

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«Quando ne abbiamo parlato, e lo abbiamo fatto in più occasioni, la motivazione era veramente quella di fare fronte comune dopo un periodo così devastante per quanto lasciato dal covid in termini di salute e crisi economica sul territorio. Si voleva creare un gruppo in grado di tranquillizzare il paese e dimostrare anche di essere pronti a tutte le esperienze per fare cento passi avanti e non uno indietro».

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Però più commensali a tavola limitano gli spazi e aumentano gli appetiti. Ischia Ambiente, ad esempio, è “corteggiata” da tanti. Insomma, forse tra le controindicazioni potrebbe esserci il fatto che potrebbe tornare ad esserci qualche diatriba interna.

«La controindicazione, ti sono sincero, non dovrebbe mai nascere in politica. Il compromesso finalizzato al miglioramento del servizio onestamente ce lo vedo pure. Ma di lotte intestine almeno fino ad ora io non ne ho notate, anche se è vero che con Ischia Ambiente litigo parecchio».

«Non credo che gli ultimi ingressi in maggioranza abbiano suscitato perplessità o malumori. Il sindaco Enzo Ferrandino aveva prospettato singolarmente a tutti quanti noi la possibilità di allargamento e ciascuno ha espresso parere favorevole. Credetemi, questa operazione davvero non ha lasciato alcuno strascico polemico»

Perché?

«Perché occupandomi un po’ anche di manutenzione ordinaria, ed essendo questi compiti delegati proprio alla società partecipata, alle volte mi tocca chiamare dieci volte. Però devo pure riconoscere che poi ogni servizio viene svolto con cura ed efficienza».

Voci di dentro decisamente attendibili raccontano che in una recente riunione anche il primo cittadino non avrebbe espresso soddisfazione per il livello di pulizia in cui versa il paese…

«Ischia Ambiente ad essere onesti fa quello che può. Diciamoci le cose come stanno, una buona volta: l’età media degli operai è over 50, il numero si è ridotto, certamente ci sono magari anche “generali” di troppo e penuria di “soldati”. Però, ribadisco, l’aspetto anagrafico è quello che maggiormente pesa. Ci sono stati anche dei pensionamenti ma al netto di tutto ciò chiudo io facendo una domanda: ma tu la vedi davvero così sporca Ischia? Io non ho questa sensazione, poi certo se devo soddisfare tutte le persone incivili che vorrebbero il camion fuori casa ad ogni ora o quelli che magari scambiano un vaso da fiori per un deposito di rifiuti, allora è chiaro che i conti non tornano. Qui stiamo davvero confondendo l’educazione e la civiltà con la pulizia».

«E’ giunta l’ora di ripristinare la verità. “Vivere Ischia” non ha mai fatto nessun balletto a destra o a sinistra, il mio gruppo all’epoca è stato individuato come capro espiatorio da chi voleva raggiungere l’obiettivo della giunta politica senza però esporsi in prima persona»

A proposito della nuova maggioranza, l’allargamento non ha coinvolto Ottorino Mattera e Maurizio De Luise ed è chiaro a tutti il perché, anche se nessuno vuol dirlo con esplicita chiarezza.

«Ottorino, con il quale ho un bel rapporto personale, mi ha sempre un po’ tacciato di aver fatto l’operazione con Carmen Criscuolo, di fatto sfilandole un consigliere senza averlo preventivamente messo al corrente. In realtà, credimi (e su questo sono pronto anche a un confronto, sono certo che non potrei essere smentito), Maurizio De Luise non si è seduto a tavolino per spiegarmi per quale motivo passasse nel gruppo Orizzonte Comune, è successo tutto senza che io sapessi nulla. Insomma, mi si accusa di una cosa che poi in maniera identica è stata perpetrata nei confronti della mia persona. Ma tornando alle motivazioni reali di cui alla tua domanda, non ne sono a conoscenza e dunque non posso darti una risposta».

Intanto al paese servirà una minoranza che dovrà arrivare dalle prossime elezioni in programma nel 2022. E allo stato dell’arte metterla su appare una cosa complessa, o sto esagerando?

«Non saprei dirti, sono problemi che francamente lascio agli altri. Il mio pensiero è la maggioranza, creare un gruppo coeso per il domani. Lascio a terzi questi pensieri».

«La giunta tecnica? Noi eravamo visti come se fossimo i ciambellani di corte di Giosi Ferrandino, ma non era affatto così. Portavamo avanti un discorso semplice: siamo stati eletti? Allora bisogna formare la giunta politica. Quella tecnica ha portato tanti problemi e se oggi dovessi provare a dare le motivazioni per cui Enzo decise di agire in quella direzione, non saprei cosa rispondere»

Ti sottopongo un ragionamento più matematico che politico. Con una maggioranza che sulla carta dovrebbe ottenere una percentuale elevata se non bulgara di consensi, c’è il rischio che si alzi il “quorum” e che come scrivemmo qualche tempo fa potrebbe non esserci più posto per tutti. E in questo contesto, aggiungo, quanto è importante anche il modo in cui si andranno a comporre e disegnare le liste?

«L’abbondanza in questo momento potrebbe apparire uno spauracchio. Però la verità è che ognuno di noi sa chi è, da dove viene e dove va. Spero che anche gli elettori siano a conoscenza dei rispettivi percorsi di vita, alla fine il giudice supremo sono i cittadini. Certo, forse troppe liste potrebbero essere un limite: ne abbiamo discusso, ognuno sta cercando di crearsi un gruppo che oltre ad amicizia e progettualità abbia magari anche un passato che ti unisce, requisito oggettivamente non da poco».

Questo è un indizio, insomma a questo punto è evidente che vai dritto verso una lista con Giustina Mattera. E’ un tandem di vecchia data, quello col padre e tuo vecchio amico Luigi, anche se non manca chi maliziosamente sostiene che quella di Pasquale Balestrieri sia una fuga strategica per timore di non riuscire a far scattare il seggio nella lista di “Vivere Ischia” dove il tandem Trofa-Criscuolo appare già “battezzato” e consolidato.

«Guarda, in vita mia non sono mai andato in cerca di poltrone. Ringrazio il Signore, ho una professione e i miei pazienti che mi vogliono bene, insomma le soddisfazioni vengono anche da altre cose. Discorsi “matematici” non ne faccio, anche perché se volessi farli ti porterei su un ragionamento».

Esponilo pure.

«Io credo che Vivere Ischia di certo può esprimere due consiglieri comunali, e il terzo a questo punto farebbe l’assessore, per cui se il discorso avesse avuto una valenza di numeri mi sarebbe convenuto rimanere dove stavo. Anche se i giochi non sono affatto chiusi, io in questo momento non sto lavorando ad una lista con i Mattera ma mi sto incontrando e confrontando con Luigi e Giustina, persone che peraltro hanno sempre accompagnato il mio percorso politico. Certo, proporrò al sindaco qualcosa e poi capiremo se conviene fare una lista o aggregarsi ad altre persone. Ma ribadisco, un discorso utilitaristico mi avrebbe indotto a rimanere in “Vivere Ischia”».

Sono passati quattro anni di sindacatura per Enzo Ferrandino. In che cosa il sindaco ti ha sorpreso favorevolmente e in cosa secondo te deve ancora fare uno step ulteriore?

«Quello che mi ha meravigliato di Enzo è la sua dedizione. Credimi, è un qualcosa di incredibile: ne ho seguiti di politici, ma lui lavora 365 giorni l’anno 24 ore al giorno. Ha staccato dalla professione, vive per il paese, questa “full immersion” a memoria davvero non la ricordo in nessuno. Il paradosso è che in senso negativo mi ha meravigliato la stessa cosa: a mio avviso non è normale non prendersi mai neppure cinque minuti per sé stesso».

«Quello che mi ha meravigliato di Enzo è la sua dedizione. Ne ho seguiti di politici, ma lui lavora 365 giorni l’anno 24 ore al giorno. Ha staccato dalla professione, vive per il paese, questa “full immersion” a memoria davvero non la ricordo in nessuno. Il paradosso è che in senso negativo mi ha meravigliato la stessa cosa: non è normale non prendersi mai neppure cinque minuti per sé stesso»

E’ ipotizzabile che il centro destra alle prossime elezioni amministrative possa tornare a riproporsi all’elettorato magari utilizzando anche i simboli di partito?

«Non penso che sia una ipotesi realizzabile. Il problema è che per una realtà come quella del Comune di Ischia è difficile parlare di partiti e schieramenti, anche dal punto di vista squisitamente politico. I partiti li vedi spuntare solo alle regionali, quando devono magari raccattare qualche foto sul territorio, per il resto sono perennemente assenti, e così diventa un’operazione utopistica. Dalle nostre parti esiste un progetto al quale si aderisce, meglio ancora se da gruppi omogenei».

Chiudo con una considerazione dalla quale mi aspetto una risposta lucida e schietta. In principio fu la giunta tecnica, poi il gruppo Vivere Ischia che andava e veniva, più un’altra serie di “scosse” che non stiamo qui a ricordare. Che cosa è mancato ad Enzo Ferrandino per tenere la barra a dritta sin dal primo momento? In fondo lui stesso ha ammesso a Il Golfo qualche tempo fa che il suo vero rammarico è il tempo perduto per far quadrare il cerchio.

«Questa domanda mi fa molto piacere perché mi mette in condizione di dare una risposta chiara e precisa una volta per tutte. “Vivere Ischia” non ha mai fatto nessun balletto a destra o a sinistra, il mio gruppo è stato individuato come capro espiatorio da chi voleva raggiungere l’obiettivo della giunta politica senza però esporsi in prima persona».

Spiegati meglio.

«Lo faccio subito, e con sincerità assoluta. Noi eravamo visti come se fossimo i ciambellani di corte dell’onorevole Giosi Ferrandino. Ma non è mai stato così, questa cosa non si è mai avverata. Portavamo avanti un discorso semplice e lineare: siamo stati eletti? Allora bisogna formare la giunta politica. Quella tecnica, inutile girarci intorno, ha portato tanti problemi e se oggi dovessi provare a darti le motivazioni per cui Enzo decise di agire in quella direzione, non saprei cosa risponderti. Però, tanto per dirne una, anche il presidente del consiglio comunale avrebbe dovuto essere Luca Montagna, e invece è stato nominato Ottorino Mattera. E già qui c’è una grossa anomalia ».

Anche se non è la prima volta che succede…

«Assolutamente. Ma questo nel momento in cui io non me la sento e allora decido di fare un passo indietro. Forse Enzo è mancato nel fatto di riunirci il giorno prima e dirci: “Ragazzi, qui non si quadra il cerchio per questi motivi: cercate di mettervi d’accordo tra di voi, altrimenti mi costringete a fare una giunta tecnica”. Invece io sono stato chiamato a cose fatte: era domenica sera alle 22, ero a cena con la mia famiglia ed appresi che il giorno successivo sarebbe stato varato l’esecutivo tecnico. Secondo me il sindaco in quel momento, stressato da due anni di vice sindacatura e preoccupato da qualche voce, pensò che noi gli avessimo puntato la prua addosso. Ma una cosa del genere non stava né in cielo né in terra. Che dire, per fortuna il tempo è sempre galantuomo».

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