Le regine della danza made in Ischia
Sono state tutte bravissime e bellissime, vestite con quei costumi colorati di scena che facevano spettacolo insieme agli artistici volteggi, rette sulle punte dei piedi, come deve essere per le ballerine di talento. Le Etoile di casa nostra, giovanissime ed altre appena mature, hanno superato l’esame tanto atteso, quello di esibirsi ancora una vola in una manifestazione ufficiale, in un Cine-Teatro, lo storico e prestigioso, l’Excelsior di Ischia, che si avvia a diventare “grande” nella scia dell’Augusteo di Napoli. La loro prova, nelle serate del sociale dell’associazioni Artemisia e Luca Brandi Onlus, come si capisce, è stata superlativa, supportata da testi musicali sapientemente appropriati, che tra l’altro, sono serviti ad infiammare ancor di più il pubblico in sala, di per sè già entusiasta dell’andamento complessivo della manifestazione dei Licei Musicali con i loro straordinari giovani musicisti. Un pubblico per lo più giovanile e pimpante che ha sfoderato un tifo da stadio a sostegno delle loro beniamine ed anche di qualche beniamino, dal momento che non è mancato nei vari corpi di ballo il ballerino bravo a fare da spalla artistica all’ etoile “prima ballerina”. Vorremmo nominarle ad una ad una, ma dato il loro notevole numero che ammontava ad oltre duecento, occuperemmo molto spazio che purtroppo non abbiamo. Hanno danzato all’insegna di “Una stella per Misia”, loro che sul palco hanno davvero brillato come autentiche stelle. Lode quindi ai gruppi ed ai loro maestri , a cominciare dal Coreutico di Aversa e proseguire con le scuole isolane di danza quali il “Balletto di Ischia”, il “Body Ballet Dance”, la “Comapagnia di Barbara Castagliuolo” e lo “Studio Danza di Daniela”Pugliatti”. In ogni modo, tante emozioni per questa bella edizione derlla MANIFSRTAZIONE Scuola Music Lab cui hanno aderito circa 20 istituti scolastici per un totale di circa 650 studenti e corpi di ballo di oltre 200 ballerine e ballerini. Una opportunità tutto sommato, colta bene per i giovani isolani che sono così potuti ancora una volta entrare in contatto con realtà diverse dalla propria, sia nel mondo musicale che della danza stessa. .