CULTURA & SOCIETA'

Già i contemporanei misero a morte Gesù perché affermava di essere Dio

Infatti il sommo sacerdote domandò: -“Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio”. “Tu l’hai detto”, rispose Gesù. Allora il s. s. si stracciò le vesti dicendo: “Ha bestemmiato! Che ve ne pare?” E quelli risposero: “E’ reo di morte!”(Mt 26, 63-66)

di PASQUALE BALDINO e i suoi Tralci*

La Domenica delle Palme è la domenica precedente la Pasqua. Questa festività ha un significato preciso nella liturgia cattolica, rappresentando difatti l’inizio della Settimana Santa. Non termina tuttavia la Quaresima, che continua fino alla celebrazione dell’ora nona del Giovedì Santo.

Con la Domenica delle Palme partecipiamo in tutte le Chiese al racconto, anzitutto storico, della Passione, Morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, nato da Maria SS Corredentrice Mediatrice Avvocata, sempre Vergine e Immacolata.

Purtroppo con la globalizzazione stiamo assistendo al compiersi di quella impostura antichistica che già la Scrittura aveva profetizzato, affermando che il “mondo” non può accettare in alcun modo che Gesù Cristo affermi di essere Figlio di Dio e Dio egli stesso: “Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo?(1Gv 2,22)”. “Poiché molti sono i SEDUTTORi che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l’anticristo!”. Infatti già i contemporanei di Gesù pensavano di metterlo a morte in quanto Gesù -come detto nel titolo- affermava di essere Dio. E’ proprio così! E la negazione della natura divina di Cristo ha finito con lo svuotare di senso e significato la natura stessa dell’uomo: perché il Verbo (Seconda Persona della SS Trinità, unico Dio) si è incarnato per annunciare agli uomini un Vangelo di salvezza, offrendo la salvezza e la possibilità della vita eterna. Ma, nel mondo di oggi come mai prima, se rifiuto Gesù Cristo, unico Salvatore e Redentore dell’umanità, non faccio altro che ridurre la vita stessa dell’uomo a una sola dimensione, ovvero quella terrena, facendo dell’esistenza umana una triste e assurda parentesi tra la culla e la tomba. Contro questo rischio di riduzione antropologica -conseguente al rifiuto della divinità di Cristo- è intervenuta la stessa Regina della Pace nel corso di quarant’anni di Apparizioni a Medjugorje: “Figli miei, senza Dio non potete nulla, questo non dimenticatelo nemmeno per un istante. Chi siete voi e cosa fate sulla terra dal momento che andrete a finire sotto terra”(18.03.2003). Sempre Maria SS NS di Fatima è intervenuta nei Messaggi dettati a Padre Stefano Gobbi , Fondatore ispirato e provato da Fatima l’8 maggio 1972 del Movimento Mariano col seguitissimo Libro Azzurro dal titolo significativo “Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna” (Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e diffusione; unità al Papa e alla Chiesa a lui unita). Insomma, la negazione della divinità di Cristo di Maria, Sposa Mistica dello Spirito Santo Dio, ha così aperto le porte ingannatrici all’idolatrìa dell’uomo, della ‘scienza’, dell’ambientalismo (cioè, in ultima analisi, di satana, padre della menzogna e perciò omicida). E l’attacco all’Eucaristia, Culmine dei Sacramenti aboliti dai protestanti, è il segno evidente dell’odio anticristico nei confronti della Verità della Fede Cattolica: cioè la Divinità di Cristo, vero Uomo e vero Dio.

Inoltre è necessario affermare che, secondo la fede biblica, l’origine del male non si trova nel mondo materiale e corporeo, sperimentato come un limite o come una prigione dalla quale dovremmo essere salvati. Al contrario, la fede proclama che tutto il cosmo è buono, in quanto creato da Dio (cfr Gen 1,31; Sap 1,13-14; 1 Tim 4,4) e che il male che più danneggia l’uomo è quello che procede dal suo cuore (cfr Mt15,18-19; Gen 3,1-19). Peccando, l’uomo ha abbandonato la sorgente dell’amore, e si perde in forme spurie di amore, che lo chiudono sempre di più in sé stesso. È questa separazione da Dio- da Colui che è fonte di comunione e di vita- che porta alla perdita dell’armonia tra gli uomini e degli uomini con il mondo, introducendo il dominio della disgregazione e della morte (cfr Rm 5,12). In conseguenza, la salvezza che la fede ci annuncia non riguarda soltanto la nostra interiorità, ma il nostro essere integrale. È tutta la persona, infatti, in corpo e anima, che è stata creata dall’amore di Dio a sua immagine e somiglianza, ed è chiamata a vivere in comunione con Lui.

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