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Arriva il quarto congresso del Pciml

Sull’isola d’Ischia al recente G7 dei ministri per la sicurezza dei paesi capitalistici ed imperialistici – paesi che coi loro governi borghesi e antipopolari perseguitano politiche neoliberiste e di repressione dei diritti e dei bisogni sociali delle masse lavoratrici e popolari, attraverso lo sfruttamento del lavoro, la disoccupazione, la povertà, la scarsa assistenza sanitaria, i tanti disagi sociali, le guerre di aggressione, di occupazione e di sottomissione di nazioni e popoli – si contrappone il quarto congresso nazionale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, del Partito che lotta per la conquista del potere politico alla classe lavoratrice operaia e intellettiva, per costruire la nuova e superiore società socialista e per liberare i popoli dall’odierna schiavitù capitalistica e imperialistica. Il P.C.I.M-L. si batte per migliorare sin da subito le condizioni di vita familiare e sociale delle famiglie lavoratrici, ma ciò all’interno della battaglia politica più generale e fondamentale per il socialismo. La sessione pubblica del congresso, che sarà aperto dalla relazione politica del Segretario generale, compagno  Domenico Savio, si terrà a Forio nella sede nazionale del PCI ml venerdì 3 novembre 2017 a partire dalle ore 17.00. All’Assemblea di apertura del Congresso sono pure invitati a partecipare tutti i simpatizzanti del Partito e gli intellettuali d’avanguardia, oltre ai lavoratori e agli studenti più avanzati dal punto di vista della classe operaia. Tutti avranno la possibilità di intervenire. Politica locale, nazionale e internazionale del Partito, l’attualità della Rivoluzione d’Ottobre del 1917 in Russia nel 100° anniversario e la ricorrenza del 64° anniversario della morte del compagno Stalin sono i temi principali posti alla base della relazione del Segretario generale, che saranno ampiamente dibattuti sia nell’assemblea plenaria che in quella riservata ai soli iscritti.

Inoltre, la relazione di Domenico Savio ripercorrerà nei dettagli gli avvenimenti relativi alla costruzione del socialismo nell’ex Unione Sovietica dopo il passaggio dallo stato capitalistico a quello socialista, la collettivizzazione dei mezzi di produzione, la sostituzione dall’economia di mercato con quella collettivizzata, la lotta contro i revisionisti vecchi e nuovi, le cause che hanno determinato la momentanea sconfitta del socialismo realizzato nel Ventesimo secolo e la disumanità politica e sociale dell’odierno sistema capitalistico e imperialistico. Sarà una relazione, quella di Domenico Savio, che andrebbe ascoltata e dibattuta da tutti, anche perché si contrappone totalmente alle politiche antipopolari dei governi capitalistici, politiche ben rappresentate anche al G7 di Ischia. Sarà un congresso per cambiare l’Italia e per consentire al suo popolo di vivere, finalmente, una vita dignitosa.

Gennaro Savio

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