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LETTERA APERTA Tra inciviltà e paura, la spiaggia è un far west

Siamo un gruppo di residenti della zona di Via Spiaggia dei Pescatori, un angolo suggestivo e storico del centro di Ischia, che da anni vive forzatamente una situazione di crescente degrado sociale e assenza di controllo delle autorità. Nel tratto compreso tra i civici 54 e 90, una strada pubblica e di servizio — che nulla ha a che vedere con una zona designata a livello ricreativo o un’area ludica — si assiste quotidianamente a assembramenti disordinati, schiamazzi, litigi e comportamenti intimidatori, tanto da generare un clima di vera e propria tensione urbana. Ieri (martedì per chi legge, ndr), tra i tanti episodi ormai “normali”, se ne è verificato uno particolarmente inquietante.  

Una signora straniera anziana, in vacanza sull’isola, stava tranquillamente prendendo il sole sulla spiaggia, quando è stata brutalmente e senza alcun riguardo avvicinata da un gruppo di ragazzi. I giovani — come purtroppo accade quasi ogni giorno — cercavano di accedere al tetto di una casa privata per recuperare l’ennesimo pallone finito lì. E per farlo, hanno insistito affinché la signora li facesse entrare nel suo alloggio in affitto.

La donna, che non parlava italiano e non comprendeva la situazione, si è spaventata a tal punto da cercare aiuto ed infine cercare rifugio nella propria abitazione, mentre intorno nessuno interveniva. Le madri, i padri e altri adulti presenti sembravano trovare la scena normale, quasi divertente. Ma quello che si stava verificando non era un gioco: era un episodio di intimidazione verso una donna sola, impaurita e vulnerabile. Un vergognoso comportamento da parte di tutti quelli presenti. Solo una giovane signora del luogo ha avuto il coraggio di intervenire e redarguire i ragazzi, facendo notare la gravità della situazione. A seguito dell’accaduto, qualcuno ha allertato i Vigili Urbani che, a differenza di episodi precedenti, sono intervenuti prontamente — e questo va loro riconosciuto. Anche un rappresentante del Comune, informato della situazione, ha mostrato attenzione cercando di mettersi in contatto con la signora coinvolta. Purtroppo, forse per lo spavento o per difficoltà linguistiche, non è stata presentata alcuna denuncia formale. Questa vicenda, che in qualsiasi altro contesto avrebbe fatto indignare un’intera comunità, qui viene minimizzata, normalizzata, tollerata. Ma non è normale che un’anziana venga messa sotto pressione da ragazzini arroganti. Non è normale che gli adulti presenti si voltino dall’altra parte o ridano. Non è normale che tutto questo si ripeta ogni giorno. Non è normale che una strada pubblica e di passaggio diventi, senza alcun controllo, un campo di guerriglia psicologica, un campo sportivo improvvisato, una pista per bici elettriche lanciate ad alta velocità.

Quello che si osserva è la manifestazione evidente di una cultura anti-sociale sempre più radicata, dove il rispetto, la buona educazione e il senso civico sembrano dimenticati. E ciò che più sconvolge è che gli adulti sono complici, non più educatori ma spettatori passivi — quando non diretti sostenitori — dell’arroganza dei propri figli. Dove siamo arrivati? Il rischio è che, se non si interviene ora, la situazione possa sfuggire completamente di mano. E a quel punto non basterà più scrivere lettere. Le istituzioni devono intervenire, senza se e senza ma. Abbiamo più volte richiesto — senza ottenere risposte tangibili — maggiore presenza, controllo e azioni concrete da parte delle autorità. E’ importante sottolineare che i comportamenti incivili e intimidatori non sono opera di gruppi estranei all’isola, ma provengono principalmente da giovani e giovanissimi del posto, figli di famiglie ischitane che scendono quotidianamente verso la spiaggia dai centri abitati limitrofi. Per questo ci rivolgiamo ai nostri concittadini, ai genitori, alle autorità competenti: è il momento di guardarsi allo specchio e riflettere seriamente su che tipo di società stiamo contribuendo a costruire. Questa è Ischia, non un far west balneare. E i Residenti e gli Ospiti della Spiaggia dei Pescatori meritano rispetto.

LETTERA FIRMATA

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